stato svelato il nome del quarto giudice che presenzierà la settima puntata della fase serale della quattordicesima edizione del talent Amici, che verrà trasmessa sabato 23 maggio 2015 su Canale Cinque. Si tratta della cantante romana Fiorella Mannoia. Mannoia che proprio in questo ore ha annunciato che festeggerà i primi 40 anni della propria carriera con un concerto evento che andrà in scena il prossimo 7 settembre 2015 allArena di Verona. Nel corso della serata la cantante riproporrà tutti i maggiori successi che hanno caratterizzato la sua carriera per un appuntamento da non perdere non solo per i propri fan ma per tutti gli amanti della buona musica.



Il quarto giudice della puntata di Amici 2015 in onda stasera sarà Fiorella Mannoia: interprete dotata di quella sensibilità, propria dei grandi cantautori. Con i quali, del resto, ha spesso collaborato nel corso della sua prestigiosa carriera: da Pierangelo Bertoli a Enrico Ruggeri, da Ivano Fossati a Francesco De Gregori, passando per l’indimenticabile Pino Daniele. Giusto per citarne qualcuno. 61 anni ma non li dimostra! Potrebbe essere questa la frase simbolo per introdurre la cantante romana. La Mannoia inizia la sua carriera nel mondo dello spettacolo ancora minorenne, nel 1968, come controfigura al cinema: facendo proprio il mestiere del padre.



Alle prime apparizioni faranno seguito anche delle piccole parti, in alcuni spaghetti western degli anni ’70. In quegli stessi anni compie i primi passi nel mondo della musica: partecipa al festival per esordienti di Castrocaro nel 1968, e a Un disco per l’estate nel ’69, passando però quasi inosservata. La svolta arriva a metà anni ’70, grazie all’incontro con il discografico Memmo Foresi, che l’aiuterà a pubblicare i primi 45 giri. La prima notorietà la Mannoia la conosce nel 1980, grazie al duetto “Pescatore” con Pierangelo Bertoli: la voce di Fiorella è ancora irruenta, ma già traspare tutta la raffinatezza che contraddistinguerà il proseguo della sua carriera.



Nel 1981 si segnala la sua prima partecipazione sanremese, con “Caffè nero bollente”. Seguirà la partecipazione ad altre tre edizioni del festival, senza mai vincerlo ma aggiudicandosi per due volte il premio della critica. La seconda è datata 1984 con “Come si cambia”, brano allora forse poco apprezzato ma divenuto oggi un pezzo forte del suo repertorio. I riconoscimenti, invece, giungeranno grazie a due pezzi simbolo della sua carriera: “Quello che le donne non dicono” (1987) scritta da Enrico Ruggeri e dal suo fidato chitarrista Luigi Schiavone, e “Le notti di maggio” (1988) scritta da Ivano Fossati. In quello stesso anno la Mannoia vincerà un disco per l’estate, grazie a “Il tempo non torna più”. Sull’onda lunga del secondo premio della critica sanremese, dalla collaborazione con Fossati nascerà nel 1989 “Oh che sarà”.

Negli anni ’90 proseguono le collaborazioni con i grandi cantautori: ancora Fossati, con “Il cielo d’Irlanda”, ancora Ruggeri con “L’altra madre”, e l’incontro con il più interessante tra gli (allora) emergenti, Samuele Bersani. Il pupillo di Lucio Dalla scrive per lei “Crazy Boy”, contenuto (al pari de l’altra madre) nel fortunato album “Gente Comune” del 1994. A fine decennio esce il primo album live della Mannoia, e nel 1999 Fiorella incontra il re del rock italiano, realizzando una deliziosa cover di “Sally” di Vasco Rossi.

Il 2002 è l’anno del memorabile tour con Ron, De Gregori e Pino Daniele, dal quale è stato ricavato un fortunato doppio cd. Nel 2003, invece, si registra il sodalizio con un altro grande rocker, Ligabue. Fiorella canterà la sua “Metti in circolo il tuo amore.” La Mannoia 2.0, quella contemporanea, è molto attenta al sociale e al mondo dei giovani. Madrina con la Nannini, la Pausini, Giorgia ed Elisa dell’evento Amiche per l’Abruzzo (2009), per la ricostruzione del dopo terremoto; sulle pagine dei social si è spesso schierata contro le politiche governative, poco attente ai giovani. Musicalmente, ha duettato con due giovani artiste venute anch’esse fuori dai talent: Noemi con “l’amore si odia”, e Chiara con “Mille passi”.