Nella puntata di lunedì 25 maggio della trasmissione Piazzapulita condotta da Corrado Formigli su La7 sono presenti in studio Paola De Micheli del Partito Democratico, Maurizio Landini segretario della Fiom, Roberto Masi amministratore delegato di McDonalds, Oscar Giannino noto giornalista di Radio 24, Claudio Cerasa direttore del quotidiano Il Foglio, Khalid Chaouki del Partito Democratico, Massimiliano Fedriga della Lega Nord, Mario Gomez de Il fattoquotidiano.it ed il rapper Piotta. Si incomincia parlando di lavoro, con Landini che attacca il Governo Renzi reo di non aver creato posti di lavoro e di non aver pensato ad un degno piano industriale. Pronta la replica da parte della De Micheli, che fa presente come i numeri della situazione generale non possono lasciare a momenti di trionfalismo, ma sicuramente ottimismo aggiungendo che solitamente accade sempre così dopo una lunga crisi come quella vissuta in questi anni dallItalia.
La De Micheli rimarca come sia intenzione del Governo nella seconda parte dellanno indirizzare i propri sforzi per consentire un rilancio delledilizia e del turismo. Cerasa fa presente come lunico modo per rilanciare il Paese sia quello di stimolare la crescita, mentre Gomez fa presente come Matteo Renzi ne esca debilitato da queste elezioni regionali. Landini invece fa un discorso maggiormente generico rivolto allEuropa, evidenziando come ci siano stati dei fenomeni come quello di Syriza e Podemos che lasciano capire come lassetto e la struttura dellUnione debba essere ripensata. Per Landini in Italia cè un problema di rappresentanza politica, aggiungendo come nemmeno le ascese dei vari Grillo e Salvini siano riusciti nellinvertire la tendenza dellastensionismo. La De Micheli risponde a Landini enfatizzando il fatto che il Governo di Renzi abbia fatto cose di sinistra attuando una serie di strumenti che hanno consentito di abbassare le tasse. Contro replica di Landini che polemizzando facendo notare come nessun cittadino si sia reso conto di questo presunto abbattimento di tasse. Si ritorna a parlare di lavoro con Masi che sottolinea come il problema sia dato anche dal fatto che lItalia sia a livello europeo il Paese con i maggiori diritti acquisti, il che rende difficile permettere ai giovani di poter entrare nel mondo del lavoro.
Si discute sul modo di governare da parte di Renzi con molti ospiti in studio che sottolineano la sua tendenza nel voler fare un po da solo mentre viene mandato in onda un reportage realizzato in Italia e che dimostra come a prescindere dalla zona di riferimento, riuscire a trovare un posto di lavoro sia cosa molto difficile. Mentre Mai annuncia come lazienda che lui rappresenta riuscirà a formare oltre mille posti di lavoro nella seconda parte dellanno, viene proposta una intervista di un pensionato che è molto scosso per quello che sta succedendo soprattutto per i giovani ed inoltre si dice indignato per il comportamento di Renzi per quanto concerne il rimborso delle pensioni facendo presente che non ha mantenuto la promessa ed infatti lui rientra nel cerchio di quanti non ne usufruiranno. Si continua a parlare di lavoro in studio con un nuovo scontro verbale tra Landini e la De Micheli. Il primo sottolinea come il Governo non abbia fatto nulla per rilanciare il Paese mentre la seconda rimarca come dallo stesso Landini siano sempre arrivate soltanto critiche e nessuna proposta concreta.
Vengono lanciare in studio alcune proposte per consentire ai giovani di accedere ad un posto di lavoro, con Gomez che ribatte sul fatto che si debba incominciare con il non permettere che si presentino nelle fila di alcuni partiti certi personaggi che vengono definiti come impresentabili. Nella parte finale del programma, con larrivo in studio di Fedriga e degli altri ospiti annunciati della puntata, si parla del problema dellimmigrazione incentrando il discorso soprattutto sui costi che si sta accollando lo Stato. In studio cè anche il rapper romano Piotta per parlare del problema immigrazione soprattutto a Roma. I vari ospiti presentano le proprie soluzioni che sono molto differenti tra di loro. C’è chi vorrebbe che fosse l’Europa ad occuparsene e chi che il problema venga risolto direttamente sulle coste libiche.
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