Questa sera, giovedì 28 maggio 2015, va in onda sul canale Fox Crime della piattaforma satellitare Sky, lepisodio intitolato Mercanti di morte (Merchants of Menace) della quindicesima stagione della serie poliziesca CSI Scena del crimine. La squadra del CSI è chiamata ad occuparsi delle indagini su un omicidio dai tratti molto particolari. Infatti, allinterno di una vecchia auto abbandonata viene ritrovato il corpo di un uomo. Lauto risulta aver avuto tra i propri precedenti proprietari anche un serial killer attualmente rinchiuso in carcere. Le indagini porteranno ad un perfido collezionista di oggetti relativi ad omicidi o appartenuti a serial killer. Clicca qui per vedere il video promo dellepisodio.



Stasera, giovedì 28 maggio 2015, su Fox Crime continua la messa in onda della quindicesima stagione di CSI – Scena del Crimine: verrà mandata in onda la quattordicesima puntata, dal titolo Mercanti di morte. Ecco qualche anticipazione: la scena del crimine sarà alquanto particolare, dal momento che un omicidio sarà commesso a una convention di appassionati di cimeli di atroci serial killer. Si tratta di materiale vario, che va dalle auto ai più macabri oggetti di tortura. In un luogo come questo, colmo di persone all’apparenza deviate, ma soltanto annoiate e con qualche soldo da spendere, sarà difficile individuare il vero folle che ha compiuto l’efferato delitto. Intanto continuano le ricerche per acciuffare Paul, ora libero di uccidere indisturbato.



Maya (Brooke Nevin) è legata e con del nastro sulla bocca. A farle questo è stato Jared Briscoe, che le tiene come ostaggio. Lei teme possa farle del male, ma al momento non pare questa la sua intenzione. Le dice che non le farebbe mai una cosa del genere, ma la tensione ovviamente è altissima. Lui le libera la bocca e il corpo, chiedendole se intende scappare. Lei lo fa e lui la insegue. La guarda terrorizzata e le dice che è bellissima in questo stato. Vede una porta e la apre, ma al di là trova ad aspettarla Paul Winthrop. Le urla sono così forti nella sua testa da farla svegliare spaventata nel suo letto. Lei chiama suo padre e gli dice di voler tornare a Seattle, ma Russell (Ted Danson) non intende lasciarla andare fin quando il caso Gig Harbor è ancora aperto. Lei dice d’essere pronta a tornare alla sua vecchia vita. Ha già prenotato un volo e sarà Crawford a venirla a prendere. Intanto Shaw è appostato fuori casa sua, controllando ogni telefonata.



Quando questa viene interrotta, avverte qualcuno che avverrà stanotte. Paul fa visita a Jared, dicendogli che in poche ore sarà finalmente libero e potranno riprendere il loro piano, andando come prima cosa a festeggiare a Vegas. Gli dice inoltre di avere una sorpresa per lui, qualcosa cui stava pensando da molto tempo, ed è chiaro il riferimento a Maya. Russell, Julie (Elisabeth Shue) e Sarah (Jorja Fox) guardano la testimonianza di Paul in merito all’accusa rivolta al fratello. Dice che perseguiterà penalmente le persone che lo hanno costretto al carcere, mentre i detective non possono fare nient’altro, dal momento che Keri Torres non è in grado di ricordare d’essere stata rapita e dunque non ci sono prove sufficienti per incastrare Jared. Maya non aveva idea d’essere stata usata come esca e Julie si stupisce di come l’abbiano usata a tal modo, anche se Crawford le spiega che era sotto sorveglianza 24 ore su 24. Ecco però il vero motivo per il quale Russell non voleva lasciarla andar via. 

Hodges parla con Morgan della donna al Mizu, dicendole che finalmente hanno un indirizzo, seppur non ancora un nome. Si dirigono a casa sua e notano la serratura distrutta. All’interno c’è puzza di cadavere, ma la prima cosa che salta all’occhio è una lavagna con sopra ogni dettaglio del caso Gig Harbor. C’è una donna legata in camera da letto, ancora viva, che spiega loro che un uomo si è recato in quell’appartamento in cerca di qualcosa. I due agenti continuano a cercare ed ecco che in un armadietto spuntano pezzi di un cadavere. Intanto Shaw è andato a prendere Maya, arrivando in anticipo, così da prendere Crawford in controtempo. Lui ha lavorato col padre di Maya a Seattle, dunque si fida. La sua scorta intanto è stata spedita via per rispondere a una chiamata in merito a una sparatoria. Ecco scovato il complice di Paul che era entrato nella casa dei pezzi ritrovati. Le impronte sono tutte di Shaw, che intanto supera l’uscita dell’aeroporto, terrorizzando Maya che capisce d’essere finita in una trappola.

Si scopre intanto che il cadavere è della sorella di Rebecca, ma non corrisponde al modus operadi del killer. Maya rivela un microfono e dunque il piano per incastrare chi la vuole morta. Rebecca era una prostituta e sulla sua lista compaiono anche Winthrop e Shaw, ed ecco dunque il collegamento che cercavano. DB pare aver trovato l’auto, che va verso l’aereo privato di Paul, che porta con sé anche Jared. Nick (George Eads) e Greg (Eric Szmanda) seguono Shaw fino a un garage, di proprietà di Paul. Il garage però è una trappola, con Shaw che ha trovato il microfono e ha messo su una cassetta con musica e la sua voce registrata, ottenendo tempo prezioso e mettendosi in fuga. Le indagini in laboratorio portano a un possibile luogo dove Maya potrebbe essere stata condotta, Bighorn Ridge. Si scopre perché Shaw stia facendo questo. Aveva una storia Rebecca, e quella che si crede fosse la sua sorellina era in realtà loro figlia, che Paul ora, dopo aver ucciso Rebecca, tiene in ostaggio.

Shaw ottiene sua figlia e prova a fare la cosa giusta. Tira fuori una pistola nascosta e spara a Paul, per poi avere la meglio contro Jared e strozzarlo. Paul si rialza e gli spara alle spalle. Maya sopraggiunge e aggredisce violentemente Paul, che resta steso a terra, mentre lei va fuori a chiedere aiuto. Lì in arrivo ci sono suo padre e molti altri poliziotti. Julie parla con Shaw e gli dice che sarebbe dovuto andare da lei, e lui le chiede di trovare la nonna di Amy, così da non farla finire in un orfanotrofio. Paul è ancora vivo, come dimostra una scia di sangue trovata sulla scena del crimine. Il suo cadavere non c’era. Ora è un predatore libero di agire, irato per la morte del fratello, dunque sarà imprevedibile.