la signora della tv italiana: Maria De Filippi è da anni la star dei programmi di Mediaset. Non sbaglia un colpo. Professionista seria e puntigliosa è attenta a ciò che le accade intorno per migliorare i suoi programmi. Cè posta per te, Uomini e donne, Amici, fanno ascolti e coniano euri.
Maria i programmi se li produce chiavi in mano con la sua Fascino, ma pensate se un giorno prendesse armi e bagagli e se ne andasse a Sky che terremoto accadrebbe a Canale 5, ormai votata a telenovelas stile Rete 4 degli anni 90? Meglio non inzigare.
Torniamo a Maria. Non fa la star, non è malata di faccionismo tv, non è centrale nei suoi programmi e le piace creare. Invitare Roberto Saviano ad Amici poteva essere una moda oppure un azzardo, ma anche lì ha centrato lobiettivo.
Una moda, sullonda dei programmi di Fabio Fazio che ormai sta scivolando verso loblio, ma un azzardo per un programma come Amici sullammiraglia di Mediaset. Chi avrebbe pensato che disquisire a partire da Le notti bianche di F. Dostoevskij avrebbe interessato il pubblico tanto da far entrare il libro in classifica nei primi 10 libri più venduti di quella settimana? I media hanno coniato il termine effetto Saviano. In quella puntata gli brillavano gli occhi quando più di una volta ha parlato di felicità. Mi è sembrato libero, contento. Un po guru, un po profeta, con poca ideologia, mi è parso molto umano.
Non ho letto Gomorra, raramente leggo la sua pagina su LEspresso, ma nel 2010 ho recensito il libro Visera di Varlam Salamov (autore de I Racconti di Kolima) dove
Roberto Saviano ha scritto la prefazione dal titolo: La conferma del bene. Mi aveva colpito lo sguardo di speranza che vedeva nel libro, come se fosse diventata sua esperienza personale.
La speranza è uno dei suoi cavalli di battaglia. Ieri sera ha raccontato la storia vera di una ragazzina della Sierra Leone, Michaela, che dopo varie esperienze dolorose viene adottata da una famiglia americana e da lì si concretizza il suo sogno, quello di diventare ballerina di danza classica. Un sogno che era partito dalla copertina di una rivista. Il talento vince sul lamento. La speranza è la forza per osare.
Voi, lettori di questo quotidiano on-line, vi chiederete se son impazzito: incenso Maria, i suoi programmi, poi parlo benino di Saviano. Maria è professionalmente molto brava, i suoi format son discutibili sotto l’aspetto contenutistico, ma realizzati benissimo. Fate un paragone con la presentazione mondiale dell’Expo su RaiUno della Clerici e poi ne parliamo. Quanto a Saviano, vorrei conoscerlo di più, non è sicuramente una persona banale e le barricate e gli steccati li ho ormai utilizzati come legna da ardere.