Si chiude con Loredana Lecciso in studio. Questa niente pettegolezzi, nessuna smorfia, solo tanta rabbia e qualcosa da chiarire. Nelle ultime ore, infatti, Repubblica aveva riportato la notizia secondo cui la donna non fosse riuscita ad avere l’autografo di Justin Bieber per via delle guardie del corpo anche quando lei ha rivelato “sono la moglie di Albano”. La ex di Albano, però, nega tutto e in studio conferma “io non ho mai chiesto l’autografo a Bieber”. Sarà vero?



Dopo una lunga pausa, Barbara D’Urso torna alla guida di Pomeriggio 5 e anche lei ammette di aver ceduto al facino della Casa reale e della notizia del momento con le ultime novità sulla figlia di William e Kate che porterà il nome della bisnonna e della nonna Diana. La puntata, però, non sarà solo leggera e dedicata al gossip ma ci sarà anche la cronaca con Massimo Bossetti e nuove tracce audio delle sue deposizioni. E’ proprio con questo argomento che prende il via la puntata con l’ausilio del direttore Giangavino Sulas, oggi in studio. 



E tutto pronto per una nuova puntata di Pomeriggio 5, in onda anche oggi a partire dalle 17 su Canale 5. Tanti i temi di cui si tornerà a parlare: probabilmente verranno analizzate le novità sul caso riguardante la scomparsa di Guerrina Piscaglia, visto che proprio per oggi è atteso il ricorso che l’avvocato Luca Fanfani presenterà al tribunale del Riesame per chiedere la scarcerazione di Padre Gratien Alabi, accusato di aver ucciso la donna. In attesa di scoprire i contenuti della puntata, ecco cosè successo nellultimo appuntamento della scorsa settimana, quello del 30 aprile: si inizia a parlare proprio di Guerrina Piscaglia, analizzando la notizia relativa allintercettazione di una conversazione avvenuta via Skype dal computer dato in dotazione a Padre Graziano e usato anche da Padre Silvano. Il contatto è avvenuto con un anonimo e si tratta di una conversazione che, come ha spiegato Luca Serafini, si è protratta per più giorni. La conversazione è avvenuta in lingua francese e si pensa che si tratti di Padre Silvano più che di Padre Graziano, mentre dell’altro soggetto non si sa ancora nulla, tantomeno si conosce la sua collocazione. La frase “se non i aiuti diffondo il video” sarebbe partita dal computer esterno a quello della canonica. Si presuppone che il video in questione sia compromettente, ma al momento del filmato non si è ancora trovata traccia. Pare che ci sia stato persino un riferimento a una pennina in cui il video sarebbe memorizzato. Per questo sarebbe stato impossibile farlo sparire, esistendone più copie.



Si cambia argomento e si torna sul caso Yara Gambirasio: il 19 giugno Massimo Bossetti fu interrogato davanti al Gip e nei giorni scorsi per la prima volta abbiamo avuto modo di ascoltare la sua voce. Bossetti ha dichiarato di non aver mai visto Yara e di non conoscerla. La sera del 26 novembre ricorda dove stava lavorando e ricorda di essere tornato direttamente a casa. Secondo lui è impossibile che una traccia del suo DNA possa essere finita sul corpo di Yara. Ovviamente Bossetti aveva saputo dai giornali della morte di questa ragazza, come lo sapevano tutti nel suo cantiere. A Val Brembo vive un super testimone che ha raccontato agli inquirenti di aver visto un furgone identico a quello di Bossetti. La sua testimonianza è importante perché l’uomo ha detto di aver visto quel furgone prima ancora che le immagini dello stesso venissero diffuse. Il testimone si trovava in quella zona proprio nei minuti in cui scomparve Yara perché stava accompagnando sua figlia in palestra e così ha notato il furgone che veniva dalla direzione opposta. Erano per esattezza le 18.40.

Secondo Giangavino Sulas il processo non si farà su tutte queste cose ma soprattutto sull’errore che è stato fatto nell’esame del DNA. Si tratterebbe per l’esattezza di un errore effettuato nell’esame mitocondriale, che avrebbe portato a delle conclusioni errate. In parole povere, sarebbe stato attribuito quel DNA mitocondriale a Ignoto 1, mentre era invece quello di Yara. Solo il DNA nucleare porterebbe a Bossetti. La difesa però dice che se hanno sbagliato con il mitocondriale nessuno può dire con certezza che non abbiano sbagliato anche con il nucleare. Assurdo è che i dati siano stati fatti girare in buona fede anche se si sapeva dell’errore, ma questo è quello che afferma Sulas. Nell’ultima puntata di Matrix, il giornalista Luca Telese ha intervistato di nuovo Marita Comi, la moglie di Bossetti, che dopo anni di indagini ha detto che si aspettava che ci sarebbe stato un processo. La donna è invece sorpresa che sia stata respinta la proposta di effettuare ulteriori esami per verificare la sua colpevolezza.