Nella puntata di lunedì 4 maggio 2015 di Piazzapulita condotta da Corrado Formigli sulle frequenze di La7, sono presenti in studio in qualità di ospiti i vari Paola De Micheli del Partito Democratico, Alessandro Sallusti direttore del quotidiano Il Giornale, Arturo Scotto esponente di Sinistra Ecologia e Libertà, Paolo Mieli presidente della RCS Libri, Marco Damilano giornalista dellEspresso e Stefano Scabbio. Viene lanciato un servizio nel quale vengono mostrate le immagini del corteo di protesta contro la riforma della scuola con tanto di lancio di oggetti e soprattutto le immagini della devastazione portata nelle strade di Milano dai cosiddetti black bloc. Nello studio il dibattito ha inizio parlando della legge elettorale con la decisone di Renzi di porre la fiducia, il che viene salutato criticamente da DAttorre, altro esponente del Pd presente in studio, e dalla De Micheli che in effetti ammette sia stata una forzatura e che loro labbiano votata anche se non è piaciuta la scelta. Poi la De Micheli fa presente che a suo dire in ogni caso lItalicum sarebbe stato approvato dal Parlamento. Molto critico Scotto che parla di un vero e proprio funerale della democrazia, mentre Mieli sottolinea come quanto successo non possa essere vista come una vittoria per Renzi in quanto ci sono i primi segnali di rottura allinterno del Pd e della stessa maggioranza. Mieli sottolinea di aver visto un Renzi meno sereno del solito.
Mieli è abbastanza favorevole alla legge soprattutto al doppio turno, mentre Sallusti parla del fatto che ci sia un problema legato alle modalità con cui si è arrivati a questa legge elettorale facendo presente come ci sia un eccessivo utilizzo della fiducia ed inoltre rimarca come Forza Italia sia uscita dallaccordo per via dellelezione del Presidente della Repubblica. La De Micheli ci tiene a sottolineare come questa legge elettorale non porterà a nessuna forma di presidenzialismo. Viene quindi mandata in onda unintervista rilasciata da Alessandro Di Battista che commenta la legge elettorale dicendosi certo che in un eventuale doppio turno contro il Pd, il Movimento Cinque Stelle avrebbe facilmente la meglio. Inoltre, sottolinea come in caso dovesse essere il Movimento ad andare al Governo allora gli esponenti del Pd farebbero meglio a lasciare lItalia. Infine attacca la minoranza del Pd, incapace di portare avanti i propri ideali in maniera concreta. Tornati in studio, la De Micheli ironizza sui toni poco garbati con cui si esprime Di Battista. La De Micheli poi sottolinea come sia necessari rivedere i regolamenti della Camera per evitare il dilatarsi dei tempi per emettere legge. In studio cè la Marzano del Pd che rivendica una delusione rispetto allazione di Renzi nel quale aveva riposto grande fiducia per un cambiamento di marcia del Paese mentre Mieli fa presente che comunque lopposizione debba avere un progetto piuttosto delineato per riuscire a prendere il posto della maggioranza, cosa che non sta avvenendo nel centrodestra. Si passa a parlare delle contestazioni violente dei black bloc con la presenza in studio del cantante Frankie Hi nrg che si dissocia completamente da questo genere di protesta. Poi viene mandata in onda una intervista di J-Ax che attacca Salvini ricordandogli peraltro come anche nella Lega siano state rubate ingenti somme di denaro. Sallusti sottolinea come Fedez e lo stesso J-Ax si ergono paladini della protesta contro il potere ma allo stesso tempo incassano milioni di euro lavorando per multinazionali.
Il discorso incentra maggiormente sulla protesta del Corte No Expo anche con la presenza in studio di Scabbio che lavora per una delle multinazionali attaccate, il quale spiega una serie di cose tra cui il motivo per il quale siano stati fatti dei contratti a tempo determinato. Cè una serie di botta e risposta tra Scabbio, Frankie Hi Nrg e Sallusti sul vero ruolo che dovrebbe avrebbe la ManPower, azienda che rappresenta lo stesso Scabbio, nel mondo del lavoro. La De Michele ci tiene a precisare che senza dubbio ci sono stati dei problemi in Expo ma che comunque sia stato messo tutto a posto grazie allintervento della legge. Viene mandato in onda un servizio in cui si parla di Garanzia Giovani e di come in realtà si tratti di un qualcosa che dia aiuto soprattutto alle aziende piuttosto che a favore dei giovani. Scabbio precisa che non sia un grandissimo vantaggio per la sua azienda in quanto corrisponda all1% del fatturato. La De Micheli precisa che Garanzia Giovani sia uno strumento per cui non può creare lavoro anche perché ciò non è possibile farlo con le leggi. Intervista alla Fornero che rivendica le proprie scelte fatte quando allepoca era Ministro e che il blocco della rivalutazione delle pensioni era un sacrificio chiesto a persone che percepivano pensioni non basse.
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