Ballarò, riassunto e ospiti puntata 5 maggio 2015 – Nella puntata di martedì 5 maggio 2015 del talk Ballarò condotto da Giovanni Floris su Rai 3, sono presenti in studio per dibattere i vari temi della serata il segretario della Lega Nord Matteo Salvini, Ennio Doris del Gruppo Mediolanum, Emanuele Fiano esponente del Partito Democratico, Carlo Sibilia del Movimento Cinque Stelle, Irene Tinagli del Partito Democratico, Nicola Fratoianni di Sinistra ecologia e libertà, Eugenio Scalfari, Peter Gomez de IlFattoQuotidiano.it e Federico Rampini del quotidiano La Repubblica. Giannini incomincia la puntata con il suo classico editoriale dove si parla dellapprovazione della legge elettorale a suon di fiducia parlando di un possibile scenario delle elezioni anticipate. Vengono mandate in onda le prime battute di Scalfari che commenta lapprovazione dellItalicum etichettandola come una vittoria del Governo aggiungendo che ora occorra capire se sia utile o meno per il Paese. Scalfari però critica nel merito la legge elettorale sottolineando come nella prima volta della storia vi sia una legge che permette di bypassare il ballottaggio con 40% + uno de voti anziché il 50% + uno dei voti. Per Scalfari potrebbe esserci un pericolo autoritario perché si va verso una sola Camera con tutto il potere che di fatto viene concentrato nelle mani del Presidente del Consiglio.



Sul Pd, Scalfari crede che Bersani e tutti coloro sono contrari a Renzi non debbano lasciarlo ed aggiungendo come esso sia ormai un partito di centro, si debba cercare al suo interno una alternativa a Renzi citando il nome di Pisapia che sta facendo molto bene a Milano ricordando i 20 mila cittadini che lo hanno seguito nel suo corteo contro quanto fatto dai black bloc. Scalfari chiude il proprio intervento annunciando che voterà Pd nel caso nasca una alternativa a Renzi altrimenti opterà per la scheda bianca. Viene mandato in onda un servizio nel quale si parla di quanto accaduto lo scorso venerdì 1 maggio nelle strade di Milano con gli assalti e la devastazione provocata dai black bloc. In studio Fiano rimarca come questo fenomeno da sradicare non sia collegato soltanto allExpo ma accade in diverse manifestazioni per cui occorre operare per cercare di evitarlo. Sibilia parla di come i soldi spesi nella manifestazione e bruciati dalla corruzione nellExpo potessero essere utilizzare per realizzare il reddito di cittadinanza mentre Salvini parla della possibilità che si potesse evitare questa devastazione aggiungendo come i poliziotti ed i tutori della legge debbano essere maggiormente tutelati in queste situazioni. Gomez dissente sia da Fiano rimarcando come dubiti che lattuale maggioranza possa fare qualcosa in termini di prevenzione vista la decisione sulla riforma delle custodia cautelare e sia rispetto a Salvini al quale fa notare come in tutti i Paesi gli agenti nelle manifestazioni abbiano il numero sul casco. Salvini controbatte facendo notare come non ci si possa stupire se accade quello che accade in piazza se poi si vogliono coccolare i centri sociali. Salvini viene poi chiamato in causa dopo i discorsi fatti da J-Ax al concerto di primo maggio, con il leader della Lega che rimarca che fanno semplice retorica ed inoltre sottolinea la loro contraddizione citando anche Fedez, in quanto prima attaccano il sistema di potere e poi fanno i giudici nel talent. Sul problema degli immigrati, Salvini crede che sia meglio pensare a dei centri di accoglienza nel Nord Africa mentre Fiano fa presente che quelli di Salvini siano dei proclami inutili visto che la sua proposta sia irrealizzabile per la presenza della guerra in quelle zone. Fiano ricorda a Salvini come siano stati anche loro al Governo senza fare nulla in merito e che una soluzione possibile sia quella di rivedere il trattato di Dublino in maniera tale che gli immigrati vengono divisi equamente dai vari Paesi dellEuropa. Spazio a dei sondaggi su quello che pensano gli italiani sui barconi con il 47% che vorrebbe aiutare i profughi. Dopo un servizio che parla dei Rom, Salvini accusa Giannini di avergli fatto una domanda per metterlo in cattiva luce paragonandolo a personaggi che parlano di nazionalismo e squadrismo.



Poi Salvini sottolinea come Bonanno abbia compiuto un errore in tal senso. Si cambia argomento passando a parlare delle pensioni con la Tinagli che ricorda come la legge Fornero fu necessaria per il bene dellItalia e che la stragrande maggioranza di rimborsi imposti dalla Consulta, andrà alle pensioni sopra i 3 mila euro al mese. Salvini ripropone la propria contrarietà alla legge Fornero. Fratoianni attacca il Pd che è bravissimo ad accelerare su questioni di secondo piano come lItalicum mentre invece quando cè da fare qualcosa di veramente utile per il bene degli italiani no. La Tinagli risponde ad una serie di punzecchiature, sottolineando come la situazione sia certamente migliore rispetto al 2011 ma allo stesso tempo non trova giusto che ci siano persone che prendono oltre 3 mila euro al mese di pensione e giovani senza lavoro e che probabilmente non andranno mai in pensione. Salvini quindi parla della proposta della Lega di regolarizzare la prostituzione per evitare che essa possa essere in mano al racket, facendo presente che la cosa già si sta facendo in Germania. Poi viene presentato il risultato di un sondaggio su un possibile referendum sulla prostituzione con ben il 64,7% degli italiani che voterebbe a favore della legalizzazione. Si chiude con un servizio che parla delle detrazioni fiscali e sulle deduzione fiscale. Siccome la puntata si è prolungata oltre misura, in questo caso non viene mandato in onda il consueto episodio della sitcom Il Candidato.



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