Ballarò, riassunto e ospiti puntata 9 giugno 2015 – Nella puntata di martedì 9 giungo 2015 della trasmissione Ballarò, condotta da Giovanni Floris sulle frequenze di Rai 3, tra gli ospiti troviamo Alessandro Di Battista del Movimento Cinque Stelle, Marco Travaglio de Il Fatto Quotidiano, Daniela Santanchè di Forza Italia, Michele Emiliano neo Governatore della Puglia, Enrico Zanetti sottosegretario del Ministero dellEconomia, Vimar Cusenza de Il Messaggero, Emanuele Fiano del Pd e Marco Bentivogli. La puntata ha inizio con il lancio di un servizio nel quale viene riepilogato quanto successo nel corso delle indagini per la vicenda di Mafia Capitale, con a seguire una breve intervista realizzata a Gianni Alemanno in cui lex sindaco di Roma si dice incredulo per tutto quello che sta emergendo dalla vicenda, facendo presente come lui avesse piena fiducia in quegli uomini che lui stesso aveva indicato. Di Battista chiede a gran voce le dimissioni del sindaco Marino, aggiungendo che con ogni probabilità se si dovesse andare in questo momento alle elezioni il suo schieramento potrebbe avere vita facile, mentre Fiano difende loperato di Marino aggiungendo però che quanti abbiano sbagliato nel partito debbano prendersi le proprie responsabilità.



Travaglio insiste sulla linea dello scioglimento per mafia nel comune di Roma, facendo presente come vi siano tutti i presupposti affinchè si possa arrivare a tale decisione, mentre Cusenza non crede che questa possa essere una soluzione al problema giacchè convinto che il vero punto cruciale sia presente nellamministrazione pubblica. Duro attacco da parte di Di Battista che sottolinea come a Roma non ci sia soltanto il problema causato da Mafia Capitale, ma tanti altri problemi come i servizi pubblici e via dicendo aggiungendo che la sinistra sia passata dallavere personaggi del calibro di Berlinguer a Buzzi. Pronta la replica da parte di Fiano che accusa il collega di star facendo una vera e propria campagna elettorale, mentre Travaglio parlando della legge anticorruzione, fa presente come sia una mezza occasione persa. Travaglio, ricordando come lui sia critico con il Movimento Cinque Stelle, sottolinea come il sindaco di Pomezia si sia dimostrato incorruttibile e soprattutto permettono di spendere molto meno per la politica. Viene proposto il risultato di un sondaggio secondo il quale per il 62% degli italiani, il sindaco Marino dovrebbe presentare le proprie dimissioni.



Di Battista sottolinea la differenza tra il M5S ed il Pd, rimarcando che quando sono capitati casi simili, il M5S ha cacciato via quanti non si erano dimostrati integerrimi. Fiano fa presente che il Pd non debba sprecare troppo del proprio tempo per delle questioni interne in quanto ci siano diverse questioni di interesse nazionale di cui occuparsi e poi sottolinea come ogni politico dovrebbe dire addio ad ogni possibile regalo. Travaglio prova a stuzzicare Fiano sulla vicenda Rosy Bindi, che sottolinea essere irreale, riportando il fatto che De Luca abbia detto in direzione che lei abbia commesso un fatto infame. Fiano prova a difendersi ma viene incalzato sia dallo stesso Travaglio che da Di Battista. Di Battista prima di lasciare lo studio apre alla possibilità di potersi candidare per il Comune di Roma, ma soltanto nel caso che le elezioni dovessero capitare una volta terminato il proprio mandato di deputato. Poi su Emiliano, lo invita a fare proposte concrete e nello specifico vorrebbe chiedergli cosa intende fare con lIlva. In studio arriva proprio il neo Governatore Emiliano che sottolinea come ci siano molti punti in comune con il Movimento, facendo presente che lui non abbia necessità di aprire a loro per una questione di voti aggiungendo che vorrebbe dare al M5S diversi assessorati.



La Santanchè attacca il Governo per la questione dei rimborsi pensione e poi se la prende con la Consulta e la Fornero, mentre Travaglio ricorda che sono stati i partiti a votarla per cui avrebbero dovuto valutare prima le conseguenze e non ora. Viene mandata in onda una intervista realizzata a Romano Prodi che fa presente come sia una prassi consolidata che quando un partito parli di giustizia fiscale esca sconfitto dalle elezioni. Si parla quindi di questioni economiche con una piccola polemica che scoppia tra il conduttore e la Santanchè. Travaglio fa presente come in Italia ci siano tante ingiustizie sociali ed inoltre si parla con Zanetti e Bentivogli di evasione fiscale. Secondo un sondaggio la fiducia degli italiani in Matteo Renzi è al 35% mentre sono in risalita sia Salvini che Landini.

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