Bones torna anche la prossima settimana con uno degli ultimi episodi di questa nona stagione. Nell’episodio numero 18, in onda mercoledì prossimo su Fox con il titolo “Il cuore della carota”, assisteremo al ritrovamento del cadavere del corpo di un attore televisivo per uno show per bambini. Il team del Jeffersonian va dietro le quinte dello show per scoprire chi ha ucciso l’amato personaggio, “Carota Bill”. A quanto pare, però, Booth scoprirà un lato oscuro della vittima dedita alla promiscuità. Lui e Bones, intanto, dovranno pianificare la prima festa di compleanno di Christine e questo potrebbe essere ancora più duro di ogni loro caso.



Stasera, mercoledì 10 giugno 2015, torna la nona stagione di Bones sul piccolo schermo di Fox a partire dalle 21.50: verrà trasmesso il diciassettesimo episodio, dal titolo Il corpo nella cisterna. Ecco qualche anticipazione: a colazione tra Booth e Bones c’è la solita discussione imbarazzante. I due si confrontano su una tematica spinosa come quella religiosa, perché Booth vuol introdurre Christine al mondo della Chiesa. Per Bones però non c’è differenza tra Gesù e Superman. Arriva intanto un nuovo aiutante, Rodolfo Fuentes, tanto bravo quanto Bones, e la cosa non può che creare problemi. E’ così bravo che non intende comportarsi come un ragazzino alle prime armi. Il caso della settimana riguarda un recuperatore crediti ritrovato in una cisterna. L’uomo ha un passato oscuro e le indagini fanno saltare fuori una lunga scia di sospetti e papabili omicidi.



Hodgins (T. J. Thyne) e Angela (Michaela Conlin) parlano delle nuove finanze nelle quali si ritrovano, quando uno psichiatra di una struttura specializza si avvicina a lui e gli rivela qualcosa di sconvolgente, ovvero che i conti del fratello ricoverato non sono stati saldati e che occorre porre rimedio. Hodgins viene così a sapere di non essere figlio unico come credeva e che i suoi genitori gli hanno nascosto un fratello per tutto questo tempo. Booth (David Boreanaz) trova un assegno intestato a Bones (Emily Deschanel) da 75mila dollari. Lei è impegnata con un caso e chiede a lui di versarlo, ma loro non condividono un account e così i soldi devono prima essere versati su quello di Booth e poi fare il giro sull’altro. Booth però prende male la storia dell’assegno e tra i due nasce un silenzio teso che non trova risoluzione. Il caso della settimana parte dal cadavere di una donna sotterrato e ritrovato.



Qualcuno le ha rotto tutti i denti, sperando che nessuno fosse in grado di identificarla, alla fine però il nome salta fuori ed è quello di Lauren Frank. Viveva con i suoi genitori, che non ne hanno denunciato la scomparsa. Booth e Bones vanno da loro, che si comportano in maniera strana. Si scopre che Lauren era stata rapita. I rapitori chiamano mentre Booth e Bones sono ancora lì. I due capiscono di star ragionando con dei principianti, che hanno ucciso la vittima troppo presto e continuano a far sbagli, invece di abbandonare il piano. 

Hodgins scopre che la storia del fratello è vera. Questi era malato e iracondo e, una volta nato Hodgins, i suoi genitori decisero di internarlo. Va a fargli visita e si rende conto di non poterlo portare a casa, ma ora è dispiaciuto all’idea di doverlo portar via da quella che considera casa sua, a causa dei prezzi elevati, per trasferirlo in una struttura pubblica. Si sospetta della matrigna prima e del padre poi per il rapimento e l’omicidio, ma l’alluce della giovane è stato reciso e inviato ai parenti. Ciò aveva provocato un’infezione, al che Lauren prese della pennicillina, cui era allergica. Ecco la causa della morte, ma la premura dimostra che l’assassino ci teneva a lei. Lauren aveva finto il rapimento, sfruttando un amico innamorato di lei per alcuni dettagli, per poi incastrarlo e scappare coi soldi dei suoi genitori. Le cose sono andate male per lei, ma anche per lui, che comunque andrà in carcere.

Nel secondo episodio, Booth e Bones discutono in merito all’assicurazione sulla vita. Quella di lei è più elevata e non riesce a capirne il motivo. Analizza la situazione e si rende conto che inevitabilmente lei gli sopravvivrà. Per fortuna arriva un cadavere in decomposizione a risolvere il tutto. Il corpo è stato incastrato in una borsa e gettato in una palude. Era una donna vicino ai trenta, proveniente dal Medio Oriente, ma gran parte della carne è stata mangiata dalle anguille. Si riconosce un’intervento recentemente eseguito e viene rilevato un osso impiantato. Da qui ecco riconosciuto il nome, Sari Nazari, una donna afgana giunta negli Stati Uniti per chiedere asilo dopo aver aiutato degli americani nel suo paese. Bones e Booth vanno da suo fratello per dargli la notizia e incontrano Danny Beck, agente della CIA. Si scopre che la giovane era una risorsa della compagnia, avendo aiutato il governo a uccidere Ibrahim, pericoloso terrorista. Aziz, fratello di Sari, però non crede questi sia davvero morto.

Ci fu un attacco con i droni e una grande esplosione, ma nessuna reale prova che l’uomo sia deceduto. Vanno a parlare con il caporale Johansson, che ora è nella sicurezza privata ma pensa ancora a quella storia. Daisy è evidentemente nervosa. Bones prova a parlarle ma lei le mente, parlando di test che in realtà ha già dato. Il problema è che li ha falliti e non vuole che Bones lo sappia. Si scopre che Aziz chiamò casa, volendo tornare lì con sua sorella, ma aveva ordini chiari di non farlo. Dice che la sorella usciva fino a tardi prima di morire, ma Danny non ne sa nulla. La verità è che l’agente si era innamorato di lei. Johansson era certo che Ibrahim fosse vivo perché aveva falsificato le prove. Lui era morto ma la sua organizzazione no e l’agente li stava aiutando nelle operazione. Ha ucciso Sari per aver preso parte all’assassinio di Ibrahim. Il governo prova un accordo in cambio delle informazioni sulla cellula terroristica in Afghanistan. Johansson ovviamente accetta e svela tutto ciò che sa dei terroristi, ma i detective hanno un piano B in mente. Tecnicamente il caporale è ancora registrato nell’esercito, dal momento che ottiene gli assegni per la disabilità. Ciò vuol dire che può essere sottoposto alla corte marziale. Lo consegnano a questa corte dunque, che agirà in maniera separata, non tenendo conto dell’accordo stipulato. Potrebbe dunque anche fronteggiare la pena di morte per l’assassinio di Sari.