Mattino 5 torna anche oggi giovedì 11 giugno 2015 sul piccolo schermo di Canale 5 con la penultima puntata della stagione, condotta come sempre da Federica Panicucci e Federica Novella. Come anticipato ieri dai due presentatori, anche oggi si tornerà sui principali fatti di cronaca e ad affrontare il tema dellimmigrazione. In attesa della messa in onda, ecco che cosa è successo ieri: si comincia con la rubrica di Belpietro che affronta il tema dei clandestini e delle posizioni dei governatori di Liguria, Veneto e Lombardia. In collegamento Maroni, governatore della Lombardia, non gradisce che il Governo abbia deciso di ignorare il rifiuto all’ospitalità delle regioni settentrionali, destinando arbitrariamente i profughi. Il governatore propone di evitare gli sbarchi costruendo campi di accoglienza in Libia.



Belpietro accenna poi alle presunte indagini in corso su Maroni circa un’assunzione all’Expo, ma il governatore specifica che l’indagine riguarda un viaggio che non ha nemmeno fatto. Il servizio successivo riguarda il caso Sarah Scazzi. Una perizia disposta dal Tribunale scagionerebbe Cosima Serrano, pare infatti che non ci sia certezza circa la presenza in garage della donna nel momento del delitto. La cella telefonica agganciata dal suo cellulare lascia un dubbio: la donna era in casa, come ha sempre sostenuto, o era in garage? Remo Croci e il dottor Picozzi spiegano meglio il funzionamento delle celle telefoniche. La Panicucci ci parla poi di Ivano Russo e Sabrina Misseri, uno dei loro incontri potrebbe essere il movente dell’omicidio. Ancora nessuna certezza sulla morte della piccola Sarah. Si passa poi a parlare della morte di Loredana e del giudice Maffeo.



La madre si appella alla magistratura affinchè punisca il giudice che non ha imposto l’arresto dell’ex marito della donna. Federico Novella parla di questa scandalosa leggerezza con Roberto Poletti, Diana De Marchi e Daniela Santanchè. Vito Monetti, procuratore di Genova, avrebbe aperto un’inchiesta informale sulla vicenda. Poletti prevede che l’indagine non peserà affatto sui privilegi dei magistrati, la Santanchè invece sottolinea come Maffeo fosse inadatto per l’indagine, visti i precedenti di stalking. Infine la De Marchi parla di risorse insufficienti per seguire adeguatamente questi casi delicati. A chiudere l’argomento un servizio sul corteo funebre di Loredana e le dichiarazioni affrante dei presenti. L’argomento successivo è molto più leggero, si parla di cibi a cui fare attenzione nella rubrica Sani e Snelli. Pochi minuti ed eccoci di nuovo a parlare di cronaca. Patrizio Piatti è stato ucciso nella sua casa, forse per una rapina finita male. Il tutto è accaduto poco dopo le 6.30, l’uomo avrebbe trovato i suoi aggressori in garage.



Gli investigatori però hanno dubbi sull’orario insolito per una rapina. Federico Novella parla della sensazione di insicurezza che pervade gli italiani e Gabriele Madala, in collegamento, ci presenta il sindaco di Canale D’Alba, Michele Sarni che monitora il proprio paese con l’aiuto dei suoi consiglieri. In studio Angelo Ciocca e Adriana Fantacroce parlano di furti in abitazione. Il primo chiede che il governo intervenga, la seconda invece sostiene che lo stia già facendo. Federica Panicucci ci parla poi di Yara Gambirasio e Massimo Giuseppe Bossetti. L’uomo avrebbe incontrato la sua commercialista nel giorno dell’omicidio, un F24 lo allontanerebbe dalla scena del crimine. A pochi giorni dal processo l’alibi di Bossetti potrebbe scagionarlo definitivamente, ma la procura sostiene che nonostante questo avrebbe avuto il tempo di compiere il delitto. Tosi e Picozzi parlano della dinamica dell’omicidio di Brembate e del probabile percorso compiuto da Bossetti, ricostruito da un servizio in diretta. Si parla poi delle lettere anonime ricevute dalla redazione del settimanale “Oggi”, in cui si parla di un assassino, anch’egli ucciso. L’insalata del Sole di Samya ci riporta all’estate, mentre il servizio sui bambini in Nepal ci ricorda il terremoto di poche settimane fa. La puntata si chiude con Sara Teruzzi e il libro Giallo Metropoli.