Tutti, o quasi, hanno battuto il nuovo reality di Raidue che ha preso il via ieri sera. Coppie in attesa non convince e non vince e il pubblico, seppur coinvolto sui social, non è numeroso davanti allo schermo. Raidue finisce in coda nella lista dei programmi della prima serata arrivando dietro anche a a Raitre e La7 e lasciandosi alle spalle, ma di pochissimo, solo Rete 4 il che la dice lunga. La prima puntata del reality porta a casa 1.028.000 spettatori registrando uno share del 4.38% di share.



Se davvero il nuovo reality proposto da Rai 2 ieri sia stato ritenuto degno della fiducia da concedere ad una prima serata, ce lo diranno solo i dati di audience: nel frattempo, però, sui social network è possibile sbirciare i commenti di quanti l’hanno seguito e anche il modo con cui hanno partecipato. Su Twitter, per esempio, sono molte le riflessioni – sia spiritose che cariche di emozioni – relative alle storie delle persone che ieri hanno occupato il piccolo schermo. C’è chi è ammirato per la forza e la calma di Ruriko, chi non ha trattenuto una piccola risata per il vestito del battesimo del piccolo Emilio Riccardo, chi fa il tifo per Ugo e chi commenta in merito alla suocera Anna. Insomma, i volti e le vite di queste persone, nonostante siano stati presentati tramite filmati, hanno saputo emozionare e coinvolgere i telespettatori: e questo è, senza dubbio, il primo gradino fondamentale per un format di questo genere.



Stasera è andato in onda su Rai 2 il nuovo reality show che ruota attorno all’attesa prima di diventare genitori. Protagoniste sono state le coppie che abbiamo accompagnato nei nove mesi prima della nascita del loro bambino. Pino e Francesco sono una coppia non più giovanissima, ma con tanta esperienza e la voglia di avere un figlio. Ruriko e Luca sono due ragazzi che hanno fatto della loro differenza culturale un vero e proprio punto di forza. Lucrezia e Ugo invece vivono separati questo percorso, con la ragazza appena 16enne che soffre per i comportamenti di lui. Le situazioni narrate sono reali e con un ottimo sviluppo narrativo, anche se in qualche passaggi si rischia di essere un po’ troppo meccanici. Alla fine le emozioni sono forti e si vivono davvero nonostante lo schermo patinato del televisore sembra sempre romanzare gli avvenimenti dandogli un contorno poco reale. In tre storie vengono percorsi tre attimi differenti di vita in modo che lo spettatore e il target sia ampio. Tutti potranno immedesimarsi anche se alla fine non sarà facile comprendere a fondo le situazioni se all’interno di queste non ci si è passati con l’esperienza personale.

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