Questa sera, venerdì 19 giugno 2015, su Rete Quattro va in onda il film avventura Il Primo Cavaliere, per la regia di Jerry Zucker e con Sean Connery, Richard Gere e Julia Ormond. In una delle scene più belle e significative della pellicola, Re Artù (Sean Connery) entrando nella stanza della propria moglie, la Regina Ginevra (Julia Ormond), la trova tra le braccia del suo più valente cavaliere, sir Lancillotto (Sean Connery). Artù impietrito dal tradimento non proferisce parola per poi andare a riflettere nella sala rotonda chiedendosi ripetute volte: Perché?. Clicca qui per vedere il video.
Il fascino eterno delle leggende arturiane, ben calato nel cinema di Hollywood senza che lo spirito ne esca snaturato. Questo è Il Primo Cavaliere, un film di Jerry Zucker del 1995 inserito a pieno titolo nel filone epico di ambientazione fantasy medievale. La pellicola va in onda stasera su Rete 4. La trama comincia dove una parte del ciclo legato a Re Artù ha fine. Non dunque un Artù giovane, ansioso di formare un regno e con al suo fianco il mago-consigliere Merlino, bensì un monarca dalla tempra sempre forte ma più maturo, con il dominio di Camelot ormai consolidato su valori come onore, coraggio e fratellanza. Artù (Sean Connery), vittorioso nella serie di battaglie che lo hanno portato sul trono di Camelot, ha ormai consolidato il proprio regno e riunito attorno a sè i migliori e più virtuosi combattenti del regno, i celebri Cavalieri della Tavola Rotonda.
Subisce però uno smacco quando uno di essi, Malagant, sceglie di abbandonare Camelot in disaccordo con il comando del Re, diventando di lì a poco un bandito. Il Re intanto vorrebbe prendere moglie, tanto per la propria felicità quando per garantire un erede che possa portare avanti il suo regno. Presto viene a conoscenza di una donna particolare, Ginevra (Julia Ormond), signora del villaggio di Leonesse. Bella, coraggiosa e orgogliosa della propria indipendenza e dell’integrità del proprio villaggio, difficilmente poteva passare inosservata agli occhi di un uomo come Artù, che infatti la invita a Camelot per approfondire la conoscenza reciproca. Ginevra accetta l’invito, sinceramente lusingata ma anche per un pizzico di senso dell’opportunità: Leonesse è minacciato dai banditi di Malagant, una minaccia che solo la protezione del re potrebbe sventare. Da qui la scelta di tentare di instaurare un legame profondo con il monarca di Camelot. Durante il viaggio però le cose non vanno come previsto: Ginevra e la sua scorta vengono attaccati proprio dai mercenari al soldo dell’ex Cavaliere, e solo l’intervento di un abile spadaccino vagabondo riesce a spostare gli equilibri e a salvare almeno la promessa sposa di Artù.
Lo spadaccino, Lancillotto (Richard Gere), prenderà sulle proprie spalle il compito di scortare la signora di Leonesse a Camelot, ma è proprio durante il cammino che viene gettato il seme di un sentimento proibito. I due riescono comunque a tenerlo nascosto al Re, che si innamora subito di Ginevra (ricambiato, nonostante tutto) e organizza un torneo per la propria festa di nozze. Il premio: un bacio della futura regina Ginevra. Lancillotto, allettato dal premio e dalla possibilità di mostrare il proprio valore in battaglia, partecipa e vince, ma decide di rinunciare al premio limitandosi a un galante baciamano. Re Artù, colpito ancor di più dal rispetto dimostrato dal cavaliere, gli offre un posto alla sua Tavola Rotonda. Lancillotto accetta, felice di tornare ad avere uno scopo nobile dopo una vita giovanile travagliata e precaria. Fuori dalle mura di Camelot, però, la minaccia di Malagant si fa sempre più grave, e arriverà a coinvolgere molto da vicino anche la futura regina…