La puntata di Superquark di questa settimana è stata incentrata sulle origini della Terra e sulle prime specie viventi comparse sul nostro Pianeta. Abbiamo ripercorso una storia lunga milioni di anni insieme a Piero Angela e agli esperti intervistati. Le piante sanno essere estremamente combattive per conquistare spazio e luce. Ci sono bambù che crescono di metri ogni giorno. Poi ci sono piante come l’Eucaliptus che rilasciano sostanze che inibiscono la crescita di semi altrui. Ci sono poi le piante killer, che bloccano le loro vittime, in genere insetti, ai quali viene inibita ogni via di fuga. Particolari sono invece le piante che riescono ad entrare in uno stato di quiescenza per poi riprendersi dopo qualche tempo. Si tratta soprattutto della vegetazione che caratterizza zone più impervie, come i deserti. Le piante proprio nella preistoria hanno contribuito a realizzare la moderna società industriale trasformandosi in carbone.



Questo accadde più di 300 milioni di anni fa, quando il nostro pianeta era letteralmente coperto di foreste. Una grande quantità di vegetali morti si accumulò pian piano al suolo. Dove c’è vita, infatti, c’è sempre anche morte. Pian piano la Terra si popolò di anfibi, animali che vivono in acqua e sono capaci di allontanarsi dagli ambienti umidi. Nonostante tutto, essi si trovano a proprio agio anche sulla terraferma. Sicuramente quella degli anfibi è una specie ben riuscita, dato che popolano la Terra da milioni di anni. L’uovo accompagnerà invece tutta la storia dei vertebrati, rettili, uccelli, mammiferi, che non depositano più e covano l’uovo ma lo sviluppano nel corpo del genitore. A lungo il nostro Pianeta fu popolato dai rettili, alcuni dei quali raggiunsero dimensioni davvero gigantesche. Grande fu l’evoluzione dei dinosauri. Diversi ritrovamenti hanno permesso ai paleontologi di scoprire le grandi diversità di questi rettili che si diversificarono in numerose specie, di cui solo alcune sono quelle che noi tutti conosciamo.



A quell’epoca non tutti i dinosauri erano giganteschi. Il Velociraptor ad esempio era alto solo due metri, ma era pienamente in grado di difendersi con i suoi artigli. Altri ancora erano in grado di volare, proprio come i primi insetti. La differenza è che ora si tratta di animali pesantissimi capaci di alzarsi in volo. Alcuni pesavano ben 600 chili ed avevano aperture alari che potevano raggiungere anche i 15 metri. Un solo attimo è bastato per cambiare il pianeta. Un asteroide che ha impattato con la Terra e si è schiantato con così tanta forza da distruggere tutto ciò che è stato colpito e disintegrarsi allo stesso tempo, Da nessuna parte si poteva essere al sicuro e alcuni frammenti dell’asteroide erano grandi quanto un intero isolato. La vegetazione iniziò a prendere fuoco e mesi ancora dopo l’impatto i fumi e la cenere continuavano a coprire la luce solare. Così ogni forma di vita ne risentì e un regno durato 165 milioni di anni, quello dei dinosauri, era giunto al termine. Siamo a 250 milioni di anni fa e quello che accadde somiglia quasi ad un film da incubo. Il suolo iniziò a surriscaldarsi con enorme pressione da sotto la superficie.



Si trattava di lava e quello che prima era un lussureggiante paradiso adesso era diventato una landa desolata e senza vita. Quella che sembrava inizialmente una catastrofe locale divenne presto un disastro planetario. Piante, trilobiti, predatori, morirono tutti, e a sopravvivere nelle acque stagnanti furono solo le alghe. Il 95% delle forme di vita è stato spazzato via e si è tornati praticamente al punto di partenza, un Pianeta senza vita. Eppure quel poco che si è salvato dimostrerà una forza di ripresa davvero stupefacente. Siamo a 190 milioni di anni fa, quando la Pangea si inizia a spezzare per dar vita a quelli che diventeranno i continenti. Gli spostamenti sono di 2 centimentri e mezzo all’anno ed è così che nascono anche i nuovi oceani e il mondo a noi conosciuto inizia a prendere forma. Quasi 20 milioni di anni dopo la caduta dell’asteroide arrivarono le prime creature, che con l’evoluzione avrebbero portato nel corso di milioni di anni alla nascita della specie umana. Pian piano la foresta iniziò a lasciare il posto alla savana e le creature viventi dovettero cercare nuove forme di cibo. Questo le costrinse ad alzarsi e a camminare a 4 zampe.

Fu questa un’evoluzione fondamentale nella storia umana. Ecco dunque l’Homo Erectus e l’inizio della storia dell’umanità. I paleontologi hanno ritrovato teschi soprattutto in Africa, considerata la culla dell’umanità, dove vissero in quei periodi addirittura miliardi di ominidi. Sicuramente la risorsa più importante dell’Homo Erectus stava nella capacità di comunicare. La vita era difficile e pericolosa, tuttavia l’Erectus ebbe la meglio e riuscì anche ad uscire dall’Africa, colonizzando il Pianeta. Sempre dall’Africa vennero anche i primi Sapiens, che 70.000 anni fa attraversarono il confine del continente africano, riuscendo ad arrivare sull’altra sponda. Nel corso degli anni i nostri antenati si sarebbero poi moltiplicati, raggiungendo India, Asia ed Europa. Contemporaneamente un gigantesco muro di ghiaccio viaggiava verso sud. Siamo a 40000 anni fa e il clima è sempre più freddo. I fiumi sono ghiacciati e la temperatura terrestre è molto bassa. La Terra sta per entrare nell’Era Glaciale, con tutti gli sconvolgimenti che questo comporta.

Replica Superquark, puntata 18 giugno 2015: come vederla in video streaming – E possibile vedere o rivedere la puntata di Superquark trasmessa ieri, 19 giugno 2015, grazie al servizio di video streaming disponibile su Rai.tv, cliccando qui.