Nella puntata di lunedì 1 giugno 2015 di Piazzapulita, andata su La7 per la conduzione di Corrado Formigli, sono presenti tra gli ospiti di serata Simona Bonafè del Partito Democratico, Corrado Passera ex Ministro del Governo Monti e fondatore di Italia Unica, Marco Damilano giornalista de LEspresso, il costituzionalista Ainis, Paolo Mieli presidente della RCS Libri, Rosy Bindi e Lucia Annunziata. Si parte con un servizio di apertura che racconta tutto quello che è successo nelle sette Regioni dove si è andati al voto, compresa la discussione tra la Bindi e Renzi sul caso De Luca in Campania. La discussione in studio comincia proprio da questo fatto, con la Bindi che rimarca come lei abbia soltanto riportato quanto deciso dallintera commissione antimafia e sullimpresentabilità da parte di Vincenzo De Luca per il reato commesso, mentre Ainis fa presente che quella lista sarebbe dovuta uscire fuori quindici giorni prima il voto e non il venerdì precedente.



La Bindi fa presente che per lei sono inaccettabili le accuse che le sono state mosse dallinterno del Pd, per cui si aspetta delle scuse in quanto non ha voluto assolutamente utilizzare il proprio ruolo istituzionale per una sorta di resa di conti allinterno del Pd facendo presente come lei sia riuscita a fare il proprio lavoro in soli venti giorni mentre il proprio predecessore in altre occasioni ci aveva impiegato un anno. LAnnunziata crede alla buonafede da parte di Bindi di non aver sfruttato il proprio ruolo per fini politici, mentre Mieli crede che lantimafia si sia data delle regole un po pasticciate aggiungendo che già in passato è accaduto che un personaggio inserito nella lista sia stato in seguito cancellato. Mieli poi rimarca che liter giusto sarebbe quello di presentare ai partiti alla commissione anzitempo i candidati in maniera tale che la stessa commissione possa valutare. Bindi poi introduce alcuni temi politici, ed ossia elenca alcuni fatti emersi da questa tornata elettorale, come la perdita di voti del Pd ed i problemi che vengono dallala sinistra del partito.



Damilano rimarca come quello che succede nel Pd sia diretta conseguenza del volere di Renzi, mentre la Bonafè rimarca come ad esempio nel caso di De Luca la sua candidatura sia stata scelta dal popolo attraverso le primarie. Vengono mandati in sovra-impressione dei dati relativi allastensionismo palesatosi in queste elezioni, ed inoltre vengono confrontati i risultati ottenuti dal Pd in questa tornata rispetto alle elezioni europee dello scorso anno. La Bonafè ribadisce la vittoria del Pd aggiungendo che sia improprio il confronto con le europee per una serie di ragioni. In collegamento Cofferati che commentando il dato della sconfitta in Liguria del Pd fa presente che sia penoso dare a lui le colpe della disfatta. La Bonafè fa notare che la somma dei voti di Pastorino e della Paita avrebbero permesso al Pd di imporsi tranquillamente. Cofferati non è dello stesso avviso rimarcando che qualora non si fosse presentato Pastorino probabilmente lo avrebbe fatto un candidato di Sel. Mentre Mieli parla di sgambetto da parte di Cofferati, per Damilano Renzi sembra volere un nemico alla propria sinistra. Botta e risposta tra Cofferati e la Bonafè con il primo che rimarca come tutti si siano fatti prendere in giro mentre la seconda gli rinfaccia di aver fatto vincere Toti.



Poi Cofferati fa presente come la sua decisione di lasciare il Pd sia stata molto sofferta, ma allo stesso tempo rimarca come fosse inevitabile visto che ci sono tantissime cose su cui non è daccordo, come il Jobs Act. Viene mandata in onda unintervista realizzata a Matteo Salvini, il quale sottolinea lottimo risultato ottenuto dalla Lega aggiungendo come probabilmente in questo momento non ci sarebbe lalleanza con Forza Italia. In collegamento cè Borghi della Lega che parla della Lega e di come le proprie linee politiche e programmatiche debbano essere seguite mentre Passera non la pensa alla stessa maniera, soprattutto sullEuro. Damilano fa notare che in questo, se la Lega non si dovesse unire a Forza Italia, non arriverebbe al secondo turno previsto dallItalicum in quanto verrebbe sopravanzata dal Movimento Cinque Stelle. Borghi insiste parlando della possibilità di diventare il secondo partito, ma Mieli gli fa notare come Salvini avesse previsto un risultati almeno superiore al 6% quando poi è stato soltanto del 2%.

La Bonafè difende la Moretti che in Veneto ha ottenuto un risultato molto inferiore alle attese rimarcando come abbia ottenuti molti più voti del Pd. Nellultimissima parte del programma si parla del problema immigrazione, del caso successo a Roma con il rom che ha travolto nove persone alla guida della propria auto. In studio cè Pavlovic che denuncia il clima ostile che cè in questo momento a Roma contro i rom per poi parlare delle prova di condivisione del Governo tra Pd e M5S che sta tentando di fare Emiliano in Puglia con la Bonafè che ricorda come il Pd ci abbia già provato anche a livello nazionale in diverse occasioni, senza ottenere riscontri.

Replica Piazzapulita, puntata 1 giugno 2015: come vederla in video streaming – E possibile vedere o rivedere la puntata di Piazzapulita andata in onda ieri, lunedì 1 giugno 2015, grazie al servizio di video streaming disponibile su La7 (Rivedila7), cliccando qui.