Ha raccontato la sua lunga conversione iniziata nel 2000 e i problemi affrontati dopo il film girato con Tinto Brass nel 1992, ”Così fan tutte”. Dal Giubileo del 2000 a oggi sono cambiate molte cose e soprattutto nella sua vita è entrato Jean Marie, un ragazzo originario del Burundi che ha in affido. Così ha raccolto IlGiornale.it: “E’ da quindici anni che giro tutto il mondo con una sola missione: annunciare la misericordia di Dio. C’è l’impegno concreto dell’associazione ”Le pere del Padre” poi che opera in Africa e soprattutto in Burundi. Il Signore mi ha donato un ragazzo che è venuto in Italia per essere curato. Il tribunale me l’ha affidato quando aveva 16 anni, oggi ne ha 23. Prendere i voti e diventare suora non è il compito che Dio mi ha chiamato a fare. L’ho pensato di farmi suora, però poi ti chiedi che cosa vuole Dio da te e se la risposta è diversa non vuol dire che io non metta Dio al mio primo posto“.



Tempo di bilanci per Claudia Koll: l’ex attrice ha da poco compiuto cinquant’anni e, per celebrare questa ricorrenza, ha rilasciato una lunga intervista a Il Giornale. Facendo il punto sulla sua vita e sulla sua carriera, la Koll ha però usato parole dure nei confronti di Tinto Brass, il regista che l’aveva diretta nel 1992 in “Così fan tutte”. Sebbene sia stato proprio quel film a fare conoscere Claudia al grande pubblico, l’ex attrice ritiene di aver fatto un errore di valutazione nell’accettare la parte: “Io sognavo il cinema di Bergman. Feci un grosso errore di valutazione: pensai che mi avrebbe fatta conoscere e invece lo impedì, perché tutti si fermarono al mio corpo, e le uniche chance di lavoro erano dello stesso genere. Così mi fermai per due anni, fino a che Baudo mi chiamò al Festival di Sanremo”. La Koll, che nel 200 si è convertita divenendo una fervente cattolica, convive con un certo disagio coi ricordi dell’epoca in cui recitava per il regista veneziano: “A volte i giornali pubblicano anche immagini di quellepoca, e mi dispiace”. Abbandonata la carriera d’attrice, Claudia Koll si è infatti dedicata ad altri progetti: “Da 15 anni giro il mondo per annunciare la misericordia e la grazia di Dio. E poi cè un impegno concreto, lassociazione Le opere del Padre, che opera in Africa e soprattutto in Burundi”.

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