morto alletà di 71 anni il regista Mario Di Iorio. Nei prossimi giorni sarà cremato a Salerno e non si terranno commemorazioni. «Alla cultura abruzzese viene a mancare un interprete sagace e competente: la sua vivacità intellettuale e l’illuminismo intelligente con cui affrontava ogni argomento ne facevano una persona con cui il confronto risultava sempre costruttivo e gravido di crescita, così scrive nel messaggio di cordoglio il presidente della regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso. «Serbo di lui una memoria ricca di aneddoti e il ricordo di un’opera quale la trasposizione cinematografica de “La figlia di Iorio”, intenso omaggio alla sua terra natia. Esprimo tutto il cordoglio dell’Abruzzo e mio personale alla sua famiglia e a quanti lo hanno amorevolmente assistito nella fase più difficile della sua vita. Il regista era nato a Chieti il 24 settembre del 1944. Ha diretto e prodotto e anche scritto oltre 30 programmi per Rai Tre, oltre 70 documentari e video istituzionali per multinazionali come la Cirio e la Fiat. Ha lavorato dal 1975 in poi come aiuto regista e poi come regista al Teatro Stabile de LAquila. Famoso il film da lui prodotto e diretto La figlia di Iorio, che realizzò in collaborazione con le istituzioni abruzzesi e la fondazione il Vittoriale degli Italiani. (Serena Marotta)