Ieri, lunedì 22 giugno 2015, è andata in onda su Rai 2 una nuova puntata di Voyager – Ai confini della conoscenza. Roberto Giacobbo ha preparato uno speciale dedicato alla Regione Puglia. Una delle meraviglie che Giacobbo ha voluto mostrare è stata la Grotta di Lamalunga, ubicata nel Parco dell’Alta Murgia, dove è stato ritrovato il più antico scheletro integro di uomo di Neanderthal, quello di Altamura. Roberto Giacobbo è andato nella Basilica di San Nicola ed è salito sul tetto della stessa. Su San Nicola esiste una leggenda, quella del furto delle sue reliquie da parte dei crociati. Questi ultimi trovatono il sarcofago pieno d’acqua ma non si fermarono, presero le ossa, il cranio e uscirono. Ma cos’era quel liquido? La chiamarono la manna di San Nicola, ma non sapevano cosa fosse. Il 9 maggio del 1087 essi raggiunsero Bari e lasciarono qui le spoglie del santo. Questi resti sono ora custoditi all’interno della cripta della Basilica e si trovano qui da circa mille anni.



Al centro della teca c’è un piccolo foro da cui si attinge dell’acqua, per l’appunto la manna di San Nicola, un’acqua pura che è stata anche analizzata dai ricercatori dell’Università di Bari. Qualcuno vi ha voluto vedere un prodigio che ogni anno si ripete. Seguendo proprio la linea dell’acqua, Giacobbo è poi arrivato in un castello, il più originale del mondo. Si tratta di Castel Del Monte, una costruzione ottagonale fortemente voluta dall’imperatore Federico II, che però non l’avrebbe mai visto, anche per colpa di una profezia che l’avrebbe portato alla morte. Egli era salito al trono a 26 anni ed era chiamato “fanciullo di Puglia”. A Trani, ad appena 25 km da Castel Del Monte, c’è un altro castello, sempre realizzato da Federico II, ma con finalità prettamente difensive. Un fossato circondava infatti le sue mura e l’acqua entrava direttamente dal mare. Secondo i documenti d’epoca qui si trovavano 20 soldati, pronti a intervenire, controllando le vie protetti da muri alti e possenti, con aperture alte che permettevano di gettare olio bollente sugli invasori. Gli scogli impedivano alle navi nemiche di avvicinarsi troppo.



Segnali di fumo di giorno e luminosi di notte permettevano di restare in contatto con gli altri castelli federiciani. Castel Del Monte, al contrario, secondo alcuni sarebbe troppo bello e rifinito per avere funzioni solo difensive. Per molti sarebbe stato un simbolo di potere ma anche un luogo di piacere. Secondo alcuni sarebbe stato dedicato alla caccia, passione alla quale Federico II dedicò anche un trattato. Studiosi del Politecnico di Bari hanno osservato i vari dettagli architettonici e sulla base di specifici elementi ipotizzano che potesse trattarsi addirittura di una struttura termale, assimilabile agli antichi hammam islamici. Si tratta di una ricerca che si è basata non solo sulla tradizione e sulla storia ma anche sulla roccia. E’ possibile che l’intero castello fosse stato realizzato per il piacere ed il benessere del re? Federico aveva ricevuto delle cure nelle Terme di Pozzuoli e forse questo potrebbe averlo influenzato, perché era a conoscenza delle logiche per la cura del corpo legate all’utilizzo dell’acqua. Non bisogna dimenticare inoltre che egli crebbe in una Palermo completamente araba e quindi era totalmente impregnato da quel tipo di cultura, che vede nell’hammam un centro in cui si discute persino di politica, un luogo dove ostentare potere e forse ospitare personalità illustri, magari provenienti da oriente. Giacobbo ha visitato l’intero Castello, salendo anche al piano di sopra attraverso la scala a chiocciola.



Alle pareti ci sono feritoie ma sono lunghe e strette, scomode per lanciare con l’arco, quindi non finalizzate alla difesa con le armi. Qualcuno pensa che Castel Del Monte fosse invece un enorme battistero, con la sua forma ottagonale. Altro luogo ricco di storia è la Grotta di Altamura, una grotta dove solo gli speleologi hanno il permesso di entrare e dove la televisione arriva molto raramente. Vederla su Rai Due è stato infatti un vero e proprio evento. Dopo essersi calato nella grotta seguito dalle telecamere, Giacobbo si è spostato nel sito dell’antica città di Egnatia, lì dove il tempo sembra essersi fermato e dove il fulcro del villaggio preistorico è rappresentato da una bellissima chiesa rupestre. Le pitture sulla roccia raffigurano i vescovi e in alto, sopra l’altare, si conservano le figure di Cristo, Maria e San Giovanni. Spostatosi infine a Trani, Giacobbo è entrato all’interno della Cattedrale ed ha ottenuto l’accesso ai sotterranei della stessa, dove è andato alla ricerca delle tracce dei cavalieri templari. La Cattedrale è un luogo maestoso e al tempo stesso molto semplice nella sua struttura. Il soffitto è realizzato a travi lignee e l’orientamento è est-ovest. Roberto Giacobbo ha dovuto calarsi in una botola per raggiungere i sotterrani, dove ha trovato una cripta con delle ossa umane e poi una seconda cripta mai esplorata in tempi recenti, ma nessuna traccia dei Cavalieri del Tempio. Egli ha dunque continuato la sua caccia nel famoso ipogeo di San Leucio. Qui l’unico indizio che ha trovato è stata una pietra posizionata a tamponare un crollo. Il mistero legato ai Templari resta dunque sempre vivo.

Replica Voyager – Ai confini della conoscenza, puntata 22 giugno 2015: come vederla in video streaming – E’ possibile vedere o rivedere la puntata di Voyager andata in onda ieri grazie al servizio di video streaming disponibile su Rai.tv, cliccando qui.