Dalle 21:10 Rai 4 trasmette “Atlantis”. La serie televisiva britannica, giunta al dodicesimo episodio della prima stagione intitolato “Lo spavaldo”, narra le gesta di Jason, un valoroso giovane deciso a immergersi con il proprio batiscafo nella profondità del mare al fine di ritrovare il padre scomparso a bordo di un sottomarino: le sue esplorazioni lo porteranno ad Atlantide. Clicca qui per seguire la diretta streaming di “Atlantis” su Rai 4.
Stasera, domenica 28 giugno 2015, Rai 4 torna a trasmettere Atlantis, la serie tv con Jack Donnelly nei panni del protagonista Giasone. Verranno mandati in onda il dodicesimo e il tredicesimo episodio, ovvero gli ultimi della prima stagione, intitolati Touched by The Gods 1 e 2 parte. Prima di scoprire qualche anticipazione, ecco dove siamo arrivati la settimana scorsa: Giasone (Jack Donnelly) gira per il mercato cercando qualcosa da mangiare. Giunge dal panettiere ma si rende conto di non avere abbastanza soldi, quindi dice al panettiere che farà venire Ercole a saldare il resto del conto. La cosa potrebbe anche funzionare, ma Ercole (Mark Addy) ha un debito di addirittura tre settimane. Giasone alla fine prende una pagnotta e scappa.
Nella fuga il pezzo di pane finisce in acqua e giunto in un capanno è costretto a buttarlo. Trova però del cibo e lo porta alla magione, dove però non c’è nessuno. Giasone quindi decide di mangiarsi la carne che ha trovato. I suoi amici sono alla taverna: Ercole non smette di bere, distrutto com’è dalla convinzione di aver perso Medusa. Pitagora (Robert Emms) invece cerca di tirargli su il morale, affermando che troverà modo di curare la donna che ama. Ad un certo punto Pitagora lo saluta e gli dice che sarà “in grado da solo di trovare la via di casa, sempre che sia in grado di reggersi in piedi”. Tornato a casa, Pitagora, mentre si lamenta di Ercole, comprende che qualcuno ha mangiato della carne e proprio mentre sta per scoprire che Giasone non gli ha lasciato nulla, ritorna Ercole, che crolla addormentato sull’uscio di casa. Approfittando del momento di trambusto, Giasone si libera del piatto lanciandolo dalla finestra. Cala la notte e nel capanno dove Giasone si era rifugiato e aveva trovato la carne, arriva una persona, la quale si avvede della mancanza della carne.
La scena si sposta quindi al mattino: i tre amici si svegliano in preda alla fame e Ercole arriva alla conclusione che “è assolutamente necessario trovare un lavoro”. Pitagora allora fa presente di aver trovato un lavoro per tutti. Il lavoro consiste nel fare la guardia ad un granaio, dove i topi ormai sembrano farla da padrona. Arrivati nel granaio Giasone trova subito un topo e per il furibondo inseguimento che mette in atto attira l’attenzione del datore di lavoro, il quale non apprezza questo modo di lavorare. Arriva la notte e tutti si addormentano. Il sonno di Pitagora viene interrotto da alcuni rumori e dopo aver camminato per la città seguendo questi suoni, si ritrova davanti ad un lupo, da cui fugge subito. La scena a questo punto si sposta nuovamente al mattino e vediamo Giasone, il quale esce dal sonno in un pollaio e…completamente nudo.
Non si capacita di come sia finito lì e nemmeno del perchè abbia delle piume in bocca. Coprendosi con una gallina riesce a fare ritorno alla magione, perdendo però la gallina. In casa viene ovviamente subito fatto oggetto delle domande dei due amici. Giasone afferma di “non avere idea di cosa sia successo”. Pitagora cerca allora di capire cosa sia accaduto e Giasone allora gli svela del capanno della carne. Pitagora ci va subito e scopre che quel capanno non è un semplice capanno. Veniamo così a conoscenza del fatto che è un luogo consacrato alla dea della stregoneria, ovvero Ecate. Giasone alla fine confessa il furto della carne, la quale però era un dono per la divinità. Pitagora allora esce dalla magione per cercare una soluzione, raccomandandosi con Ercole di “non far uscire assolutamente Giasone”. Pitagora alla fine ha la risposta per cui era uscito e torna a casa di corsa. Entratovi trova tutto a soqquadro e Ercole svenuto.
Quando rinviene, dice a Pitagora che probabilmente l’amico è “vittima di una maledizione” e che al giunger della sera assume le fattezze di un lupo e si trova costretto a vagare per la città, uccidendo chiunque incontri. Fattasi mattina, Giasone, visto sotto forma di lupo da qualcuno, torna a casa e Ercole lo colpisce alla testa. Mentre Pitagora continua a cercare il modo di tirare l’amico fuori dai guai, Giasone verrà tenuto in una botola. L’uomo che ha visto Giasone sotto forma di lupo, fa presente il tutto alle guardia. Heptarian (Oliver Walker) non sembra convinto, ma chiede di essere tenuto informato. Nel frattempo Minosse (Alexander Siddig) sta sempre peggio a causa dell’avvelenamento orchestrato da Pasifae (Sarah Parish). Pitagora trova il rimedio per salvare l’amico: serve molto argento e quindi con Ercole va al tempio di Poseidone. Qui c’è Arianna (Aiysha Hart), la quale riceve un messaggio da Ercole. Usciti dal tempio Ercole e Pitagora vengono fatti prigionieri: a catturarli è l’uomo del granaio, che gli ridarà la libertà solo quando loro lo libereranno dai topi.
Fatto quanto chiesto i due vanno al tempio, ma Arianna è già andata via, direzione la loro magione. Giasone è uscito dalla botola e fa entrare Arianna in casa. Quando si avvede dell’arrivo della sera la congeda in tutta fretta prima che ella lo veda trasformarsi in lupo. La ragazza però non se ne va e quando lui, ormai lupo, la sta per assalire, arrivano Ercole e Pitagora, che intervengono. Arianna consegna loro l’argento, ma ora Giasone è fuggito ed è inseguito dalle guardie. I due amici infine riescono a rinchiudere Giasone nel tempio. Fattosi giorno entra però in scena l’uomo del capanno, che aggredisce Giasone: alla fine è Pitagora che risolve la situazione, facendogli carambolare addosso la statua di Ecate. Rientrati a casa Giasone ingerisce l’argento fuso e la maledizione viene meno. Capito quanto fatto con Arianna, non la prende bene
Negli episodi di Atlantis in onda stasera, domenica 28 giugno 2015, Circe ricorda a Giasone la promessa che le ha fatto e anche le cupe conseguenze che ne deriverebbero, se lui non la mantenesse. Il giovane, allora, si vede costretto a mantenere il patto e organizzarsi per uccidere la regina. I tre amici devono dunque infiltrarsi a palazzo, missione pericolosa tanto quanto potenzialmente mortale, e ben presto si renderanno conto di aver bisogno anche di un aiuto dallinterno. Nel frattempo, le condizioni di salute di Minosse si aggravano e la crudeltà di Pasifae cresce tanto da condannare Arianna ad una pena che nemmeno il peggiore dei nemici meriterebbe. Lunica speranza della ragazza è proprio Giasone