Ieri sera, domenica 28 giugno 2015, su Rai 4 è stata mandata in onda lultima puntata di Atlantis: ecco di seguito il riassunto degli ultimi due episodi. Giasone (Jack Donnelly) fa un sogno strano, nel quale vede Circe, che gli ricorda del giuramento fatto. Dovrà uccidere Paiphae, e al termine di questo incubo tremendo vede il corpo senza vita di Ercole (Mark Addy). Giasone si sente con le spalle al muro e racconta tutto a Piatgora ed Ercole, facendosi aiutare da loro a organizzare un piano per entrare nel palazzo della regina e ucciderla. Pitagora (Robert Emms) ha ideato un modo per sfruttare un’alga come sedativo.
Pasifae (Sarah Parish) intanto continua a ordire un piano per la morte del re, e ovviamente il matrimonio di Eptario (Oliver Walker) con Arianna (Aiysha Hart), per poter arrivare al trono. I tre riescono a entrare nel palazzo, mettendo fuori gioco alcune guardie grazie al sedativo. Giasone però, una volta entrato in camera della regina, non riesce a ucciderla. Questa si sveglia, lo nota e urla per allertare le guardie. Giasone viene ferito da una freccia, ma è in grado di rintanarsi nella stanza di Aridne, mentre la regina non può che chiedersi perché non l’abbia uccisa quando ne aveva la possibilità. Pitagora ed Ercole scappano, mentre Giasone spiega ad Arianna il perché del suo gesto. Le guardie entrano ma lei non svela la presenza dell’uomo in camera. Arianna anzi lo cura, ricucendo la sua ferita, e lui le dice che qualcosa lo ha fermato mentre tentava di uccidere la regina. Lei gli dice d’aver pensato più volte di ucciderla, ma togliere una vita non è affatto un gesto semplice. Gli consente poi di svicolare fuori all’alba, come ringraziamento per i suoi tanti aiuti in passato. Prima di andar via però i due si baciano.
Di ritorno dagli amici, Giasone si scusa per il proprio fallimento, e ora non resta che un giorno prima della vendetta di Circe. Al palazzo intanto viene scoperta la via di fuga segreta usata da Giasone, e la cerchia dei sospetti si restringe alla famiglia reale, essendo loro gli unici a conoscerlo. Il giorno dopo Giasone è sparito, pronto ad affrontare Circe da solo. Le chiede di ucciderlo e risparmiare i suoi amici. Lei rifiuta e lui l’affronta. Circe si divide in tre copie, ma Giasone vede il riflesso nell’acqua di quella originale, e così sa chi colpire. Mentre Circe muore, lancia un incantesimo con delle ossa scagliate nel fango. Arrivano Ercole e Pitagora, e devono fronteggiare tre guardie scheletriche. Intanto a palazzo una traccia di sangue svela il segreto di Arianna, che viene processata per tradimento. La sentenza è ovviamente la morte, mentre la giovane prova a urlare la verità, ovvero che la regina sta tramando per il trono.
Giasone scopre del suo arresto, mentre lei si rifiuta di fare il suo nome. La pena prevista per Arianna è quella d’essere rinchiusa nel toro di ferro, al di sotto del quale verrà acceso un fuoco, così da farla cuocere lentamente e tra mille agonie. Giasone vuole confessare, ma Pitagora gli spiega che la vita di Arianna non verrebbe comunque risparmiata, essendo ormai l’unica cosa a frapporsi tra la regina e il trono tanto agognato. Arianna parla con un prete in prigione, e gli dice che si pente di quanto fatto, per il solo motivo che ha consentito a Pasifae di regnare sul paese, e dopo la sua morte in tanti soffriranno a causa delle sue gesta. Infine gli chiede di prendersi cura di suo padre nei suoi ultimi giorni di vita. L’Oracolo (Juliet Stevenson) mette in guardia la regina, dicendole che la condanna di Arianna non le sarà perdonata dagli dei. Le dice che sarà fermata, preannunciando la sua caduta, il che fa infuriare la donna, la quale sostiene di star soltanto gestendo il regno durante la malattia del re, che l’Oracolo sottolinea essersi ammalato in maniera molto sorprendente.
Le guardie del palazzo fanno visita a Giasone, Pitagora ed Ercole, offrendo il loro aiuto per salvare Arianna, dicendosi fedeli soltanto al re. Il piano riesce e la ragazza viene tratta in salvo dal terrificante toro. I tre vengono ricongiunti con Arianna, la quale però è ferita, e a far loro da scudo sono le guardie, che restano indietro per liberare la strada. Nella foresta Arianna si cambia d’abito. Teme di non poter più tornare a casa, ma Giasone le dice che questa è la chance di una vita semplice, come quella che lei diceva di volere. Il gruppo raggiunge le mine, come suggerito dall’oracolo, mentre vengono inseguiti da Eptario, Pasifae e le guardie a lei fedeli. Al palazzo intanto il re viene avvelenato dai servitori traditori di Arianna, mentre il prete osserva tutto in segreto. Si scopre intanto che nelle mine ci sarà il padre di Giasone a proteggerlo.
L’uomo pare essere Ticone, il quale offre il suo aiuto, dopo aver notato la collana di Giasone, e chiesto della sua famiglia. Intanto il prete, su ordine dell’Oracolo, versa nella bocca del re una fiala curativa. La regina riesce a portar via Arianna, mentre Giasone viene difeso da Ticone, che svela essere figlio suo e di Pasifae. Giasone si riprende dalle ferite e, sotto attacco, riesce a uccidere Eptario. Giunta a palazzo, la principessa e la regina vengono accolte da un ripreso Minosse (Alexander Siddig), furioso dopo aver scoperto della condanna a morte della giovane. Il re ringrazia Giasone in una lettera, ma gli dice che dovrà dimenticarsi di sua figlia, a causa della differenza di sangue tra loro. L’Oracolo infine, parlando con la regina, le dice che il suo futuro resta in bilico, e che suo figlio Giasone presto o tardi arriverà per ucciderla.