Si continua riportando in auge due geni musicali, appartenenti a due mondi diversi ma che, per risonanza ed estro, questa sera rivivono attraverso un confronto tanto insolito, quanto avvincente: da una parte Mozart e dallaltra i quattro ragazzi di Liverpool capitanati da Lennon, in mezzo cè Vessicchio e la tribute band dei Beatles a intonare sinfonie ibride che strizzano locchio alluno e allaltro. Il confronto assume talvolta tinte ironiche Abbiamo creato questo singolare Frankenstein musicale commenta sorridente Bonolis. E poi si ritorna allopera con la gloriosa Va, pensiero dal Nabucco di Verdi che ripercorre il tema ancora attuale di chi si trova costretto a lasciare la propria patria in cambio di una vita migliore. Lo showman romano riprende la parola e spiega lo stato danimo che lo ha accompagnato in questo percorso che gli ha consentito di avvicinarsi al mondo fino a quel momento sconosciuto della lirica. Non è una musica per vecchi afferma Bonolis ricordando un frammento del film Philadelphia di Jonathan Demme, sottolineato da una catàrtica Maria Callas. Bonolis ringrazia il pubblico veronese per aver creduto in lui, chiama tutti i suoi ospiti e compagni davventura sul palco e saluta il pubblico, tra larghi applausi. Si sceglie di chiudere con un giovane talento in erba, Federico Paciotti, che esprime nel classico Nessun Dorma tutto il suo spirito contemporaneo.
Due ore di musica a tutto spiano fino a questo momento: dallopera lirica al pop, i vari artisti si passano il testimone senza soluzioni di continuità. A ricordarci che si tratta pur sempre di intrattenimento televisivo e che locchio, quindi, vuole la sua parte, è lingresso in scena, dopo minuti e minuti di latitanza, di Belen. La showgirl si rende partecipe di un siparietto comico con qualche battuta, appiccicata qua e là, a stuzzicare il giovane tenore. A riportarci ai fasti musicali è il successivo omaggio a Puccini e allautore di musical Andrew Lloyd Webber, i toni tornano seri e gli occhi tradiscono una certa commozione. Dalle aree pucciniane ai musical di respiro internazionale, lorchestra dellArena non sbaglia un colpo e ci lascia assaporare la vera essenza della musica, svecchiandola all’occorrenza, e riportandola alle sue origini.
Bonolis ci conduce in questo affascinante salto nel passato, alla scoperta delle radici del jazz in quellirriverente terra di nessuno, New Orleans, patria di grandi geni e contaminazioni musicali. Il racconto attraversa epoche e stili diversi fino ad arrivare alla contemporaneità, fucina di molti talenti, tra cui quello di Amy Wiinehouse, ricordata questa sera attraverso il suo celebre successo Back To Black, interpretato dalla voce di Nina Zilli. Dopo la parentesi dedicata alla genesi del jazz e alle sue più fortunate contaminazioni, si ritorna allopera lirica con Vittorio Grigolo ancora protagonista: questa volta lo sentiamo dare voce alla Tosca di Puccini. Il giovane tenore italiano che, passa dal contemporaneo allopera lirica con bravura ed estrema duttilità, è il vero protagonista della serata. A esibizione conclusa, quando ormai la presenza di Belen sembra solo un lontano ricordo, la sua presenza viene invocata proprio da Grigolo che si imbatte così in un piacevole scambio con la showgirl.
Con la celebrazione dei Queen lo spettacolo è entrato nel vivo regalandoci momenti di grande musica e nostalgici frammenti di storia. Lo show continua spedito presentando la maestosa opera di Verdi, lAida, un dramma legato alla storia dellarena che viene rappresentato da una trionfante coreografia. Il momento si conclude con grandi applausi del pubblico. Bonolis e il palcoscenico, intanto, si preparano ad accogliere il prossimo momento e il prossimo tema. Il racconto prevede, ancora una volta, insoliti momenti di commistioni e intrecci musicali. Vittorio Grigolo entra in scena e si abbandona, con la sua immensa voce, a un viaggio musicale che parte d Donizetti e si conclude con la canzone napoletana I te vurria vasà. Dopo il contributo di Grigolo, Bonolis riprende il suo racconto dipingendo gli affascinanti toni della nascente scena musicale jazz, quella di New Orleans, patria della musica nera, terra di mezzo in cui svariate musiche europee si sono intrecciate, sperimentando nuove sonorità.
E giunto il momento per loro di intonare il grande successo dei Queen, Somebody to love. Si vivono minuti intensi allArena di Verona con i due protagonisti a calarsi perfettamente nella parte, con lorchestra più calda che mai e il pubblico trascinato dallestensione vocale di Ellis e dai riff di Brian May. A esibizione conclusa il fondatore dei Queen ringrazia il pubblico e poi invoca i loro battiti di mano per accompagnare il prossimo brano in scaletta, lesuberante e trascinante We will rock you. Grande ovazione per loro, Brian May si intrattiene sul palco per farsi intervistare da Bonolis: si parla del legame tra il rock e lopera e del modo scelto questa sera per riviverlo. Cè solo un brano nella storia della musica in grado di esplicitarlo, stiamo parlando di Bohemian Rhapsody, questa sera eccezionalmente interpretato dalla voce del tenore Vittorio Grigolo. Ad accompagnarlo naturalmente Kerry Ellis, Brian May e lorchestra al completo. Unescalation di emozioni allArena, se con Somebody to love abbiamo applauditI tronfi di entusiasmo, con Bohemian Rhapsody ci siamo lasciati trascinare, letteralmente rapiti.
Una bella interpretazione di Romeo e Giulietta con la coralità della coreografia a corredare la perfetta sinfonia dellorchestra capitana da Battistoni. Bonolis anticipa la prossima opera in scena, ovvero Il barbiere di Siviglia, ma prima di dare il via a orchestra, tenori e coreografi, accoglie sul palco dellArena laltra spalla femminile che questa sera lo accompagnerà in questa escalation musicale, la showgirl Elena Santarelli. Piccolo break pubblicitario per poi subito tuffarsi nellaria di Rossini. Larghe panoramiche ci mostrano il folto pubblico dellArena, composto ma molto partecipe. Era il 1986 quando una grande folla riempiva Wembley, quasi 30 anni fa si celebrava la storia di una delle band più popolari dello scenario rock, i Queen e il loro impareggiabile frontman Freddie Mercury:i megaschermi dellArena immortalano quel momento catartico con Bonolis che, con occhi colmi di commozione, ci fà rivivere quellatmosfera invitando ancora un volta sul palco Kerry Ellis e Brian May.
Il sipario musicale affidato a Vessicchio e a Nek che ripercorre levoluzione della musica, da Bach al contemporaneo rock progressive, è particolarmente suggestivo. La musica è un terreno di mescolanze, di ibridazioni e di reciproche influenze e lorchestra dellArena questa sera ne è testimone. Bonolis saluta Nek e introduce la sua musa comprimaria, la showgirl Belen Rodriguez che, cinta in uno sfavillante abito rosso fuoco, fà il suo ingresso in scena. La televisione è fatta di stilemi, non bisogna sovvertirli altrimenti la gente si disorienta ironizza Bonolis con Belen facendo riferimento al suo ruolo e quello della showgirl. Belen sorride, prende la parola e presenta la prossima aria affidata allorchestra del maestro Battistoni, è la volta di Romeo e Giulietta. Gli artisti del coro e i ballerini si esibiscono in una coreografica e possente esibizione, come in una sorta di tableau vivant.
Dopo lapertura in pompa magna affidata alla celebrazione di una delle rock band più influenti del panorama musicale degli eighties, Bonolis presenta le due orchestre, luna per la parte lirica, laltra per quella pop, e prima di dare il via allo spettacolo con la prima aria della serata, lascia alla sua retorica di bravo showman spiegare lo spirito dello show, di questo viaggio musicale a cavallo tra due mondi: La musica è una sola, non è qualcosa a compartimenti stagni. Siamo qui per celebrare due universi musicali apparentemente distanti, eppure tanto vicini, quello della lirica e quello pop”. E ora di dare inizio allo spettacolo, la prima aria è la Tosca di Puccini. E per un incursione nella lirica, naturalmente ce ne sarà uno nelluniverso pop. Lorchestra capitanata da Vessicchio, infatti, ci trasporta dalle note di Bach fino a quelle rock progressive, con lingresso in scena del cantautore italiano Nek.
Si è alzato il sipario sullArena di Verona: lo spettacolo è ufficialmente iniziato. Paolo Bonolis e le sue vallette, la bionda e la mora, la Santarelli e la Rodriguez, sono pronti per darci il benvenuto nella frenesia e nella calda atmosfera di una location deccezione, come lArena veronese. Quello a cui assisteremo sarà uno show musicale con unanima ibrida, che alternerà leleganza della lirica allenergia delle melodie più pop. In scena le arie più belle della storia lirica, dallAida a Romeo e Giulietta, ma anche alcuni tra i più illustri rappresentanti del panorama pop e soul. Lo show inizia in grande stile con Vittorio Grigolo e limmensa voce di Kerry Ellis ad accompagnare la star deccezione della serata: il chitarrista dei Queen, Brian May. LArena si accende, gli applausi sono tutti per lui.
Saranno Elena Santarelli e Belen Rodriguez a salire questa sera sul palco insieme a Paolo Bonolis per condurre levento Arena di Verona 2015 in onda su Canale 5. Il programma è un prodotto per la tv e come tale ha bisogno di una cornice anche televisiva. Le loro sono presenza iperboliche, del resto liperbole è alla base del racconto operistico, ha detto il conduttore in unintervista al Corriere della Sera. Solo nellopera una persona per presentarsi ci mette cinque minuti ha aggiunto Bonolis pensi alla cavatina del Barbiere: quale persona normale nella vita ci mette ben cinque minuti a presentarsi a parte Berlusconi e Renzi?. Ma perché Belen è più popolare della Santarelli, chiede il giornalista: Perché non è italiana risponde Bonolis E lesterofilia tipica del nostro Paese. Basti pensare che la nostra opera allestero è amatissima e da noi perde pubblico.
In attesa di vederlo questa sera su Canale 5 alla guida dellevento Arena di Verona 2015 insieme a Belen Rodriguez ed Elena Santarelli, Paolo Bonolis si è raccontato in unintervista pubblicata oggi dal Corriere della Sera: Il programma nasce come presentazione della stagione lirica dellArena di Verona ha spiegato il conduttore La musica non deve essere presa in considerazione a compartimenti stagni: da una parte la lirica, lopera e la classica come privilegio di generazioni precedenti; dallaltra la musica moderna (rock, pop, soul). E tutto frutto di uno stesso albero. Anche se i puristi potrebbero storcere il naso, secondo Bonolis chi ha la fortuna di avere a disposizione unarte deve avere il piacere di renderla più popolare possibile giocandoci e semplificandola, perché la musica non deve separare ma unire.
Team al lavoro: è in questo modo che Belen Rodriguez, showgirl amatissima dagli italiani, ha intitolato uno scatto pubblicato sul suo profilo Instagram ufficiale: largentina nei giorni scorsi è stata infatti impegnata con le prove e la preparazione dello spettacolo Arena di Verona 2015, che prenderà il via stasera, mercoledì 3 giugno 2015, su Canale 5 (è stato però registrato lunedì 1 giugno). Alla conduzione ci sarà Paolo Bonolis, che nello scatto è circondato dal copione e anche da qualche genere di conforto, ma il presentatore non sarà solo. Al suo fianco, appunto, la bellissima Belen e anche Elena Santarelli. La serata avrà come ospite deccezione Brian May, il chitarrista dei Queen e lo scopo di presentare il programma estivo, per quanto riguarda le opere liriche, proprio dellArena veronese. Clicca qui per vedere lo scatto pubblicato da Belen Rodriguez.
Ha avuto luogo lo scorso lunedì 1 giugno, presso lArena di Verona, ma verrà trasmesso oggi – mercoledì 3 giugno 2015 – sul piccolo schermo di Canale 5 in prima serata: Paolo Bonolis, infatti, ha condotto levento Arena di Verona 2015, presso il più grande teatro allaperto del mondo, in occasione della presentazione della stagione lirica che partirà il 19 giugno prossimo. Al suo fianco troveremo largentina Belen Rodriguez ed Elena Santarelli, e saranno molte le opere che intratterranno gli spettatori. Tra queste lAida, ma anche il Nabucco e Il Barbiere di Siviglia: il tutto naturalmente grazie alla presenza dellOrchestra dellArena di Verona, diretta dai Maestri Andrea Battistoni e Peppe Vessicchio.
Numerosi anche gli ospiti: tra di loro, il fondatore dei Queen Brian May che insieme a Kerry Ellis si esibirà in alcuni dei maggiori successi del gruppo, ma a seguire ci saranno anche Nina Zilli – che si lancerà in uninterpretazione di Back to Black di Amy Winehouse – il tenore di origini italiane Vittorio Grigolo, il soprano Jessica Nuccio – che canterà Memory del musical Cats – e infine probabilmente anche Nek, alias Filippo Neviani. La messa in onda è prevista per le 21.10 sulla rete ammiraglia Mediaset.