Corleone è un film di genere drammatico realizzato in Italia nel 1978 per la regia di Pasquale Squitieri, il cui soggetto è tratto dal romanzo I complici dellAntimafia scritto da Orazio Barrese e con sceneggiatura di Massimo De Rita, Dino Maiuri e dello stesso Pasquale Squitieri. La durata delle pellicola in onda stasera su Iris è pari a 2 ore ed 12 minuto circa, mentre nel cast figurano Salvatore Billa, Remo Girone, Tommaso Palladino ed Enrico Maisto. Ecco la trama. Siamo a Corleone durante gli anni Cinquanta e qui due uomini legati da una profonda amicizia si convincono di voler percorrere la propria vita in maniera completamente differente l’una dall’altro per non dire completamente opposta.
Vito Gargano (Giuliano Gemma) ha da sempre la voglia e la passione di primeggiare, decide così di immischiarsi nella mafia e qui giorno dopo giorno acquisisce sempre più potere e responsabilità fino a divenire l’uomo di fiducia di Giusto Provenzano (Francisco Rabal). Michele Labruzzo (Michele Placido) invece è un sindacalista e si mette al fianco dei cittadini per ottenere la conquista delle terre e quindi maggior diritti sindacali. Michele per le proprie idee e le proprie lotte sindacali incomincia ad inimicarsi il Barone Miceli e quindi lo stesso Provenzano che è il boss a cui Micelli sottostà. Vito Gargano viene incaricato da Provenzano di far fuori il sindacalista Michele Labruzzo in quanto si sta opponendo con troppa forza e determinazione al boss causandogli numerosi problemi. Gargano però si rivela un uomo freddo e calcolatore, incomincia infatti ad essere stimato e apprezzato all’interno della criminalità organizzata avvalendosi anche di uomini fidati che lo spalleggiano.
La sua sete di potenza e potere lo porta a conoscere personalità importanti e molto influenti all’interno del Parlamento tant’è che riesce anche ad inviare alla stesso Parlamento un onorevole, e più precisamente l’avvocato Natale Calìa (Stefano Satta Flores) che è una persona di propria fiducia, inoltre riesce anche a inserire presso delle banche loro complici una persona di cui Vito si fida e cioè il ragionier Lo Cascio. Gargano inoltre incomincia a frequentare Rosa (Claudia Cardinale) una vecchia fiamma di Michele fino a farla innamorare perdutamente di lui. Così Vito decide di sposare Rosa e questo avviene di fronte alla presenza di Don Giusto Provenzano. Vito però non si accontenta di essere l’uomo di fiducia del potente boss ma vuole prendere il suo posto, e così incomincia ad affrontarlo e a tradirlo apertamente prima attraverso alcuni affari immobiliari e poi lo uccide sterminandolo insieme alla sua famiglia.
Gargano si ritrova quindi ad avere ora pieni poteri, mese dopo mese diviene sempre più potente e temibile tant’è che dopo alcuni anni anche gli ambienti politici sono preoccupati del suo potere sempre crescente. Viene quindi arrestato ma nel corso del processo, poiché il suo avvocato è Natale Calìa nonché anche onorevole, Gargano riesce a ottenere la piena assoluzione anche grazie a vari illeciti e alla scomparsa di alcune prove fondamentali per condannarlo. Dopo poco tempo visti i propri illeciti e malaffari Gargano non riesce ad evitare un nuovo ordine di cattura, ma la polizia che ha avuto il compito di arrestarlo viene anticipata da un sicario che mette fine per sempre alla vita del boss Vito Gargano.