La puntata di ieri sera “Tocco d’artista” de Il commissario Montalbano, in onda su Rai 1, si apre con Montalbano che riceve di mattina presto la telefonata di Catarella che lo informa di un uomo ritrovato morto, tale Alberto La Russa, un orafo di Vigata. Davanti alla sua casa c’è già la stampa, un cordone di poliziotti e anche Iacomuzzi della scientifica e Fazio. Una morte raccapricciante perché il cadavere è su una sorta di sedia elettrica artigianale. All’apparenza sembra un suicidio e nel controllare l’ambiente il commissario trova uno strano biglietto con una frase. Il cadavere è stato scoperto da Anna, amica di Montalbano, che ne subisce il fascino: si rivedono dopo 2 anni. La donna conosceva La Russa che le aveva regalato anche dei gioielli ma non è convinta del suicidio. Augello si trova ad avere a che fare col caso di un elettricista, Ignazio Cucchiara, un sessantenne ucciso durante la notte ma non ha nessun indizio e nessun testimone.
Intanto Montalbano incontra il medico legale Pasquano che gli conferma la morte per scarica elettrica e che prima di morire si era ubriacato con il whisky nonostante fosse astemio. Anche Livia conosceva l’orafo e decide di partecipare ai suoi funerali. Iacomuzzi conferma che l’orafo ha fatto tutto da solo ma il commissario non è affatto convinto anche se l’inchiesta sta per essere chiusa dal giudice. Un testimone va a trovare Montalbano al commissariato. E’ un signore anziano che soffre di insonnia e che porta il cane a spasso di notte. Proprio il cane si era agitato vedendo uscire una macchina a tutta velocità dalla casa dell’orafo che lo aveva anche investito. Augello e Montalbano si trovano a discutere dei rispettivi casi al ristorante e parlano del biglietto. Per trovare però il significato del messaggio si affidano a Catarella che fa una ricerca su internet e trova il libro da dove è stata tratta. Intanto arriva Lidia che gli suggerisce di leggere il libro perché anche l’autore è morto allo stesso modo dell’orafo. Ai funerali Lidia incrocia lo sguardo di Anna che attira la sua attenzione e c’è anche un uomo misterioso che segue il feretro.
Il commissario nota che ha la macchina con una vistosa ammaccatura e quindi fa controllare la targa. Per non far chiudere l’indagine il commissario convince il giudice a farsi concedere due giorni di tempo per ulteriori indagini. Si reca quindi a casa dell’orafo e Fazio trova un album dove ci sono molte foto strappate a metà e Montalbano ne prende una, dove c’è anche una donna. In un cassetto trova anche una pistola avvolta in un panno e la fa analizzare mentre Galluzzo recupera anche il suo testamento olografo, dove è citato anche l’uomo che era al funerale: è suo fratello, erede universale di un patrimonio ricchissimo. Per sicurezza il commissario vuole una perizia calligrafica che conferma la falsità del testamento. Naturalmente si reca proprio dal fratello di La Russa che trova però a scuola dove insegna fisica. Il professore vedendo i poliziotti non oppone resistenza e sale sulla volante con la quale lo accompagnano a prendere della biancheria a casa. Qui confida al commissario che non si vedeva con il fratello da oltre 30 anni e che lo vide anche la sera del suicidio.
Senza mezzi termini gli dice che non è lui l’assassino di suo fratello. A Montalbano sembra tutto molto strano. Il giudice si convince che La Russa è stato ucciso perché arriva la testimonianza di una ragazza che dice di aver sentito una lite furibonda tra 2 uomini. Al commissariato trova Anna che gli riferisce che sua zia vide un’automobile entrare nel cortile di La Russa. In tribunale avviene l’udienza preliminare e il professore smentisce insieme al suo avvocato tutte le accuse e tutte le testimonianze. Augello intanto scopre che l’elettricista era un usuraio ma nessuno lo conferma. Montalbano va a trovare il notaio a cui era stato affidato il compito di gestire il patrimonio del padre dei La Russa che gli racconta la storia della famiglia e gli conferma che Giacomo non impugnò il testamento quando suo fratello fu nominato erede universale suo fratello Alberto.
In verità Alberto rimase paralizzato dopo essere stato spinto dal fratello giù da una torre mentre litigavano per una ragazza, Emma, di erano entrambi innamorati. Emma è la ragazza della foto e lasciò Ragona dopo l’incidente. Iacomuzzi informa Montalbano che il meccanismo costruito da La Russa per realizzare la sedia elettrica era fatto di Xeron 50, materiale conduttore non reperibile in Sicilia, e scopre che è stato ritirato da una ditta del nord da Alberto. Va a trovare quindi Giacomo in carcere e capisce che non si ribella perché vuole espiare l’antica colpa sul fratello. Alla fine Montalbano decide di far scarcerare il professore e capisce che Alberto voleva vendicarsi di lui facendo credere di essersi suicidato dopo aver riallacciato i rapporti con lui e invitandolo a casa. Montalbano va a parlare proprio con Emma, la ragazza della foto che alla fine scelse Alberto. Giacomo intanto si era prestato di pagare i suoi debiti, contratti dal marito con l’usuraio elettricista. Per non pagare gli stessi debiti monto ingenti lo ha ucciso con la pistola trovata nella casa del fratello.
Replica Il commissario Montalbano, puntata 29 giugno 2015: come vederla in video streaming – E possibile vedere o rivedere la puntata de Il commissario Montalbano andata in onda ieri grazie al servizio di video streaming disponibile su Rai.tv, cliccando qui.