Tra gli ospiti di Fabio Fazio per la puntata di Che tempo che fa in onda oggi, domenica 7 giugno 2015, uno dei gradi attesi è Giorgetto Giugiaro, famoso designer di auto italiano: recentemente Giugiaro è stato lospite donore, insieme al figlio Fabrizio, al BeHouse di Milano per la presentazione di Giorgetto Giugiario, le strade del design, un libro che racconta la sua carriera, scritto da Giuliano Molineri e pubblicato da Rizzoli. Sarà uno degli argomenti che affronterà stasera nello studio del conduttore di Rai 3? Non ci resta che attendere per scoprilo.



C’è molta attesa per Giorgetto Giugiaro, ospite della puntata di Che tempo che fa in onda stasera. Il famoso designer italiano si è appena raccontato tramite “Le strade del design”, il libro in cui vengono ripercorse le tappe che lo hanno condotto alla prestigiosa nomina di designer del secolo e ora si appresta a interloquire con il conduttore, al fine di approfondire alcuni temi di estremo interesse. La figura di Giugiaro è estremamente sfaccettata, trattandosi non solo di un creativo, ma anche di un imprenditore, il quale ha saputo riassumere in sé una matrice artistica, quella presente nella sua famiglia, e una cultura tecnica. 



Nato a Garessio (CN) nel 1938, quattordici anni più tardi si è trasferito a Torino per motivi di studio, scegliendo gli indirizzi del disegno tecnico e delle belle arti. Tre anni dopo è stato quindi assunto alla Fiat su preciso input di Dante Giacosa, che dopo averne intuito le doti, lo ha introdotto nel Centro Stile della casa piemontese. Nel 1959 è poi passato agli ordini di Nuccio Bertone, un passo fondamentale per la sua crescita professionale: nei successivi cinque anni, infatti, ha dato vita a una serie di progetti estremamente interessanti, culminati nella sua assunzione presso la Ghia, avvenuta nel 1965.



Risale invece al 1968 il suo passaggio alla funzione di imprenditore, tesa a sfruttare le competenze accumulate sino a quel momento. Con il varo della “Italstyling”, Giugiaro ha infatti compiuto il passo definitivo verso la realizzazione di una sua precisa ambizione, quella tesa alla fornitura di una serie di servizi completi e ad altissimo valore aggiunto all’industria automobilistica. Servizi non solo di design, ma anche relativi alla progettazione di nuove autovetture, con conseguente messa in strada e assistenza. Il successivo passo è stato il lancio della Ital Design, trasformatasi poi in Italdesign e infine Italdesign Giugiaro. Dopo aver iniziato la sua attività a Torino, l’azienda si è poi spostata nell’hinterland, a Moncalieri. Dall’azienda madre, si sono in seguito dipartite alcune ramificazioni, a partire dalla Giugiaro Design, dedicata proprio al design industriale, che è considerata un vero e proprio fiore all’occhiello del Made in Italy.

Quest’attività gli ha consentito di ricevere una lunga serie di riconoscimenti e onorificenze, tra cui ben otto Compassi d’oro e il titolo di Cavaliere del lavoro. All’estero è stato insignito del titolo di designer del secolo, conferitogli da una giuria formata da esperti e giornalisti, nel 1999, a Las Vegas. Tre anni più tardi è invece stato ammesso all’Automotive Hall of Fame, a ulteriore conferma di una fama che non conosce frontiere.
Oltre all’attività che lo ha reso famoso, va ricordato il suo impegno nello sport, tanto da partecipare all’organizzazione dei Giochi Olimpici invernali di Torino del 2006. Ha anche disegnato il pallone da basket per la Fiba, il Molten, usato dal 2004.