Su Rete 4 dalle 21:15 Nicole Kidman e George Clooney vestono i panni di una fisica nucleare e di un colonnello dell’esercito statunitense chiamati a scongiurare un pericoloso atto terroristico che potrebbe portare all’uccisione di centinaia di migliaia di persone nella città di New York. Delle testate nucleari sono pronte a sterminare la popolazione: la coppia riuscirà a trovarle tutte, ma una sarà più difficile da rintracciare. Ecco il trailer del film in lingua originale
Cosa ne è stato delle migliaia di testate nucleari in possesso dell’ormai ex Unione Sovietica, dopo la dissoluzione di quest’ultima? Sono davvero così ben sorvegliate e sotto chiave, perché nessuno possa più usarle? Forse no…è su questo presupposto che si sviluppa “The Peacemaker“, pellicola inserita a pieno titolo nel filone del cinema thriller d’azione. A dirigerla è Miriam Reder, che proprio con The Peacemaker marca il suo esordio come regista cinematografica dopo una buona esperienza in film tv e serie televisive. Il film, che verrà mandato in onda stasera su Rete 4, prende spunto dal disarmo nucleare attuato nell’ex Unione Sovietica negli anni successivi alla sua caduta. Nella base missilistica di Chelyabinsk è in atto il disarmo di dieci missili balistici con testata nucleare. Alla fine di questa prima fase delle operazioni le testate vengono caricate su un treno, tramite il quale verranno inviate a un altro sito attrezzato per il definitivo smantellamento. Le cose non vanno però come previsto.
Tra i militari assegnati a scortare il treno c’è infatti il generale Kodoroff assieme a una squadriglia di fedelissimi soldati molto ben addestrati. Le intenzioni di Kodoroff appaiono via via più chiare: impossessarsi delle testate atomiche e rivenderle ai migliori offerenti. Il piano va a buon fine, e nove delle dieci testate vengono trasferite su un altro treno, mentre l’ultima viene lasciata sul primo treno e armata, esplodendo poco dopo l’impatto, con un altro treno passeggeri. L’idea di Kodoroff di coprire meglio le proprie tracce, ritardando quanto più possibile la scoperta del furto, sembra vincente. Durante una riunione operativa ad alto livello l’esperta di armi nucleari Julia Kelly (Nicole Kidman) è convinta che quanto accaduto sia un attentato da parte di terroristi ceceni, e la sua ipotesi sembra convincere gli astanti fin quando a interromperla è il Tenente Colonnello Thomas Devoe (George Clooney).
Quest’ultimo è fermamente convinto che l’esplosione sia stata soltanto una copertura, una specie di specchietto per le allodole, e un dialogo con un militare russo suo amico sembra confermare sempre più questa possibilità. A questo punto la priorità assoluta diventa il capire dove siano state fatte sparire le altre nove testate. Kelly e Devoe ricorrono anche a metodi poco ortodossi, tra cui l’aiuto di una branca della mafia russa e un uso spregiudicato dei satelliti spia. Il tutto diventa quasi una corsa contro il tempo, e la situazione arriverà presto a complicarsi ulteriormente proprio quando si crede di essere a un passo dalla soluzione… Il film è ispirato a un inquietante articolo di Leslie e Andrew Cockburn, giornalisti e validi analisti militari che in più occasioni si sono occupati sia di Stati Uniti sia di Unione Sovietica/Russia, paventando la possibilità realistica di un furto di testate nucleari anche a causa dell’imperizia degli alti comandi militari russi.
La regista Miriam Reder è abile a raccogliere ed espandere in maniera opportuna lo spunto dei Cockburn, e le due ore del film scorrono veloci quasi come uno dei treni su cui viaggiano le atomiche. Protagonista maschile è George Clooney in uno dei suoi primi ruoli di grande successo dopo Dal Tramonto all’Alba, lui che aveva esordito sul grande schermo nel 1986 proprio con una commedia di ambientazione militaresca, Combat Academy. Il viso e l’espressività si prestano bene anche al ruolo del diretto e tutto d’un pezzo Tenente Colonnello Devoe, pronto a tutto per raggiungere lo scopo fondamentale di recuperare le bombe atomiche scomparse.
Accanto a lui Nicole Kidman, il cui talento e la cui versatilità difficilmente hanno bisogno di ulteriori presentazioni. Capace di muoversi con estrema disinvoltura in questo ruolo di scienziata militare così come, in precedenza, aveva mostrato nell’avventuroso Cuori Ribelli o nel sentimentale Ritratto di Signora. La regista Reder tornerà inoltre anni dopo alla Casa Bianca, metaforicamente, con la serie tv di successo West Wing.