Stasera al Grand Hotel Chiambretti ci sarà tra gli ospiti la conduttrice Barbara DUrso. Amata da molti, odiata da alcuni, ma da anni è una delle regine dei salotti televisivi e della cronaca mista all’emozione. Lei è Maria Carmela D’Urso, conosciuta da sempre al grande pubblico come Barbara D’Urso. Napoletana verace, classe 1957, perde la madre a soli 11 anni. Già da giovanissima sviluppa un fisico invidiabile che la spinge a tentare la sorte come modella in quel di Milano. Lascia dunque la natia Napoli a 18 anni, in rotta con il padre che non approverà la sua decisione, ma le porte delle passerelle le non le verranno mai aperte, a causa di una statura giudicata inadatta alle sfilate. Barbarella, allora semplicemente Maria Carmela, non si perde d’animo e riesce a ottenere un posto come annunciatrice in quella TeleMilano 58 che pochi anni dopo diverrà Canale 5.



In quell’occasione i vertici della rete le consigliano di adottare un nome d’arte per coprire quel nome considerato “troppo meridionale”. La consacrazione arriverà anni dopo, ma è proprio in quell’occasione che nasce Barbara D’Urso. Il suo debutto come showgirl arriva nel biennio 1977-78 con Goal, nel quale conoscerà attori/tifosi allora emergenti come Diego Abatantuono, Teo Teocoli e Massimo Boldi. Nel 1979 arriva anche l’esordio cinematografico con il poliziesco Delitto in Via Teulada, realizzato e ambientato negli stabili Rai dell’omonima via di Roma. Gli anni ’70 si concludono con la partecipazione di Barbara all’allora scandaloso Stryx, programma sperimentale di intrattenimento nel quale comparivano anche donne a seno nudo in pose e atteggiamenti apertamente sensuali. Un’esperienza che successivamente cercherà di rinnegare e di lasciare in un cassetto. Dopo alcune apparizioni in film e programmi minori sulle reti Rai, per la D’Urso arriva il primo grande successo a metà anni ’90 con il film TV La Dottoressa Giò del 1995, dal quale discenderà due anni dopo anche un’omonima serie tv in due stagioni. Nello stesso periodo comincerà anche a farsi conoscere come valida conduttrice di rubriche contenitori come Mattina in Famiglia e Mezzogiorno in Famiglia, entrambi su Rai 2.

A cavallo tra la fine degli anni ’90 e i primi anni 2000 torna anche a recitare in alcune serie tv e miniserie come Le Ragazze di Piazza di Spagna (remake dell’omonimo film degli anni ’50 di Luciano Emmer), Donne di Mafia e Lo Zio D’America. Dal 2003 torna su Mediaset e approda al genere reality show, conducendo prima Il Grande Fratello (2003-2004), poi La Fattoria (2005-2006) e Reality Circus (2006). Verso la fine degli anni 2000 torna, con successo, al genere contenitori televisivi, approdando prima a Mattino 5 e poi ai più longevi Pomeriggio 5 (dal 2008) e Domenica Live (dal 2012) tuttora in programmazione. Nonostante alcune polemiche e accuse di falsità piovute sulla conduttrice, i programmi vantano tuttora buoni ascolti, rendendo Barbarella fra le regine dell'”infotainment”, abile come pochi a mischiare cronaca pura e impatto emotivo di ciò che viene raccontato. La D’Urso è anche scrittrice.

Dopo l’esordio nel 1994 con Debole è la Carne, edizioni ERI, riprende a scrivere a partire dagli anni 2010 con opere parzialmente biografiche come Più Forti di Prima (2010), Ma Credo Ancora nell’Amore (2012) e Se lo Desideri Accade (2014), tutte edite da Mondadori. Più turbolenta invece la sua vita amorosa, costellata da numerose storie lampo come quella con Fabio Testi e più recentemente con Alex Pacifico, e di due matrimoni più lunghi: il primo, il più duraturo e importante, con Mauro Berardi, dal quale sono nati i suoi due figli Gianmauro ed Emanuele, e il secondo con Michele Carfora dal 2002 al 2008. Insomma, nonostante la vulcanica Barbarella giuri di essere una donna semplice e fragile e di non voler spaventare proprio nessuno, gli uomini appaiono spesso intimiditi da lei.