Ieri, domenica 7 giugno 2015, è andata in onda una nuova puntata di Che tempo che fa, la trasmissione condotta da Fabio Fazio su Rai 3: ecco, di seguito, che cosa è successo. Tra gli ospiti di Fazio abbiamo visto l’eclettico giornalista Luca Sofri, figlio di Adriano, che ha aperto la puntata. Sofri dirige “Post” dall’anno 2010. La sua ultima proposta come scrittore è stata un libro nel quale ha raccolto le maggiori notizie infondate o bufale vere e proprie diffuse ai massmedia negli ultimi tempi. Un’idea, ha spiegato Sofri, nata da una rubrica sul tema da lui curata per il Quotidiano “La Gazzetta dello sport”.
La sua è stata una provocazione culturale importante, perché ha messo a nudo la vulnerabilità del sistema della comunicazione postmoderna, suscitando molte interpretazioni e riflessioni. Troppo spesso non si verificano le fonti. Troppo spesso si parte dal presupposto che la maggiore percentuale del pubblico sia rappresentata da persone di bassa intelligenza e di modesta cultura, senza strumenti critici, che potenzialmente credono a qualsiasi cosa gli viene detta, purché il comunicatore sia mediamente autorevole. Per farla breve, ha affermato Sofri, il reato di “procurato allarme” viene commesso continuamente quasi senza consapevolezza. Il libro di Luca Sofri è intitolato “Notizie che non lo erano – Perché certe storie sono troppo belle per essere vere”.
Nell’epoca dell’audience a tutti i costi, anche su Internet non deve stupire troppo che i massmedia ricorrano a questi stratagemmi per suscitare interesse: il vero problema è che dall’altro lato c’è una pubblica opinione vittima conclamata dell’analfabetismo di ritorno, spesso distratta e inetta nel riconoscimento di informazioni che dovrebbero balzare agli occhi immediatamente come poco attendibili. Il fenomeno è molto frequente anche sui moderni social network, dove spesso viene disinvoltamente data notizia della morte di personaggi molto in vista al solo scopo di aumentare il numero di visitatori e di clic sugli annunci pubblicitari di singole pagine. E’ interessante notare come molti lettori lasciano il loro dolente commento senza nemmeno prendere in considerazione la possibilità di andare a cercare conferme della notizia sui molti portali d’informazione facilmente raggiungibili in Rete.
La provocazione di Luca Sofri ha lasciato il segno, come sottolineato da Fabio Fazio, che lo ha intervistato in trasmissione. Il presentatore, abile a mantenere un ritmo narrativo e mai noioso, ha poi intervistato un personaggio poco noto al grande pubblico e cioè Giorgetto Giugiaro, che è il Presidente onorario di Italdesign. Nel mese di febbraio 2015 Giorgetto Giugiaro, ha dato alle stampe l’opera “Le strade del design”, un libro che raccoglie bozzetti, prototipi, immagini fotografiche di vario genere per sintetizzare e al tempo stesso narrare l’evoluzione dell’eterogeneo universo del design, che influenza notevolmente il mondo culturale.
Per fare questo in modo esaustivo serve però una notevole preparazione anche nel campo dell’ingegneria e Giugiaro è appunto sembrato un autore con le giuste credenziali per aprire una finestra accessibile a tutti sul ricco mondo del design, ennesimo prodotto dell’inesauribile creatività italica. A seguire abbiamo visto arrivare l’artista Mika, che si è presentato in giacca blu con decorazioni bizzarre a forma di stelle, ha raccontato a Fazio alcuni simpatici aneddoti relativi ai suoi faticosi esordi e presentato il suo quarto album, in uscita il 16 giugno 2015. Il titolo di questo lavoro è “No Place in Heaven”. Mika ha presentato in anteprima, nel corso di Che tempo che fa gli interessanti singoli Last Party e Good Guys, ben supportato dal suo gruppo musicale (clicca qui per vedere il video della sua esibizione da Rai.tv).
Mika ha detto che sta vivendo un’importante fase della sua carriera artistica, in quanto sta esibendosi in tutto il mondo nell’ambito di un importante tour che è partito il 3 maggio da Brooklyn. Sono ben sei gli appuntamenti con lui nel nostro Paese: il 10 giugno sarà a Milano. Come ricorderete Mika si è calato nel ruolo di giudice della scorsa edizione di X Factor Italia. Magro, viso simpatico, sguardo un po’ stralunato da eterno Peter Pan, Mika è apparso in ottima forma e a suo agio nei panni di intervistato. La trasmissione del 7 giugno 2015 è terminata col programmato intervento di Luciana Littizzetto, umorista piemontese che ha passato in rassegna, col suo personalissimo stile caratterizzato da una grande ironia, le principali vicende settimanali di cronaca e vita politica di un Paese, l’Italia, che sta attraversando una fase estremamente complessa, che si presta a innumerevoli interpretazioni, anche in chiave comica.
Replica Che tempo che fa, puntata 7 giugno 2015: come vederla in video streaming – E possibile vedere o rivedere la puntata di Che tempo che fa in onda ieri, domenica 7 giugno 2015, grazie al servizio di video streaming disponibile su Rai.tv, cliccando qui.