Nel nono episodio e Il trono di spade 5, in onda stasera su Sky Atlantic, vedremo Melisandre convincere finalmente Stannis a prendere la decisione più difficile della sua vita: quella di sacrificare la figlia Shireen al dio della luce R’hllor. La scena della morte dell’erede di casa Baratheon inizia con il dialogo tra Shireeen e Stannis: la bambina si offre di aiutare il padre ma mentre lui le chiede di perdonarlo non sa ancora in che modo il fratello di Robert intende mettere a frutto tale disponilità. Shireen viene quindi condotta dalla sacerdotessa Melisandre e inutilmente chiede aiuto al padre mentre viene legata al palo della pira. Stannis appare tra la folla ma nemmeno le urla della bambina lo smuovono: accanto a lui la miglie Selyse sembra inizialmente convinta che si tratti di un sacrificio nesessario, ma quando le urla si fanno più forti corre fra la folla cercando di raggiungere la figlia per liberarla. La moglie di Stannis viene però fermata dai soldati e cade in ginocchio affranta dal dolore. Clicca qui per vedere la scena.
Sky Atlantic manderà in onda questa sera in prima tv la nona puntata de Il trono di spade 5. Nel video promo dell’episodio, intitolato “The dance of dragons”, vediamo il confronto tra Jamie e Doran Martell, il principe di Doorne. Nel frattempo, a Braavos, Arya deve portare a termine il compito che le è stato assegnato, mentre Stannis va incontro al suo destino e Daenerys dà il via ai combattimenti nelle fosse. Clicca qui per vedere il video promo della puntata de Il trono di Spade di oggi, 8 giugno 2015.
Stasera, lunedì 8 giugno 2015, sul piccolo schermo di Sky Atlantic torna Il Trono di Spade (Game of Thrones) con la sua quinta stagione. A partire dalle 21.10 verrà trasmesso lottavo episodio, dal titolo Hardhome, già manato in onda la settimana scorsa on lingue originale e di cui trovate il riassunto qui sotto. A seguire, invece, verrà trasmetta linedita nona puntata, che precede il gran finale, e che si intitola The Dance of Dragons. Ecco qualche anticipazione: Sam dovrà affrontare la morte del maestro Targaryen, che lo lascerà solo come studioso in un campo di sadici guerrieri assetati di sangue. Stannis invece dovrà prendere un’importante decisione in merito alla battaglia con i Bolton, che intendono barricarsi dietro le proprie mura e lasciare che l’inverno uccida l’esercito dell’aspirante re del sud. Il bastardo di Roose invece vuole armarsi di 20 uomini e tentare l’assalto al Castello nero. In oriente invece Daenerys assisterà a uno scontro di Jorah nelle fosse, che non la lascerà impassibile, mentre dovrà difendersi anche da un nuovo attacco delle Arpie, pronte a sfruttare questo evento pubblico per liberarsi di lei una volta per tutte.
Daenerys (Emilia Clarke) si ritrova dinanzi Tyrion (Peter Dinklage) e Jorah (Iain Glen), dopo la loro drammatica esperienza alle fosse di combattimento. La tensione è palpabile e Daenerys è letteralmente furiosa con Jorah, che ha avuto l’ardire di presentarsi nuovamente al suo cospetto. Discorso diverso per Tyrion, che col suo solito fare ardito cattura l’attenzione della giovane. Resta però da capire se possa fidarsi di lui e soprattutto se abbia qualcosa da guadagnare in questa collaborazione proposta. Anche se Tyrion a dire il vero continua a sottolineare come la sua presenza non indichi un suo mettersi al servizio della madre dei draghi, dal momento che anche lui deve capire prima di tutto se le storie di Varys siano vere o fasulle e se le sia realmente l’unica speranza per un futuro diverso nel Continente occidentale. Tyrion si presenta come il più grande assassino di Lannister dopo aver ucciso sua madre al parto e suo padre di recente con una balestra.
Daenerys gli chiede un primo parere come consigliere in merito a Jorah. Il nano le dice chiaramente che uccidere qualcuno che la venera non aiuterà il popolo di nessun continente a venerarla a sua volta. Proprio per questo farlo fuori non è contemplabile, ma allo stesso tempo non lo è tenerlo al proprio fianco. L’uomo viene così scacciato e allontanato dalla città, e la prima cosa che fa è tornare alle fosse, così da poter avere la chance di rivedere Danerys, combattere per lei e magari morire guardandola negli occhi. Nel frattempo Cersei (Lena Headey) è ancora imprigionata e torturata, senza acqua o cibo. La carceriera che le va visita ogni ora continua a metterla dinanzi a un po’ d’acqua, offrendogliela in cambio di una confessione che non giunge mai. Cersei è furiosa, ma anche stanca.
La minaccia di morte e poi lecca l’acqua versata sul pavimento. Infine scopre che Jaimie non le risponde, a palazzo c’è chi le sta voltando le spalle, suo zio Kevan non vuol parlarle e suo figlio il re è rinchiuso nelle sue stanze come il bambino che in realtà è. Nel frattempo, Arya ha rinnegato il suo nome ed è divenuta Alana. Parla con Jaqen e prova ad avvicinarsi al volere del dio dai molti volti. Cambia il percorso abituale delle vendite dei frutti di mare, giungendo al porto, dove scorge uno scommettitore, che perde soltanto se i capitani che lanciano la scommessa muoiono in mare. Un disperato tentativo di lasciar soldi alla povera famiglia. Il denaro però viene spesso tenuto avidamente dallo scommettitore, che dovrà essere punito da Arya, che dovrà dapprima studiarlo e poi avvelenarlo. Nel Nord, e per la precisione nel palazzo dei Bolton, Sansa è furiosa con Theon, che ha riferito a suo marito le sue intenzioni di scappare.
Lui dice d’averlo fatto per lei, memore delle torture subite dal bastardo di Roose, che lo ha tagliuzzato avidamente, facendolo divenire Reek. Lei è felice di sentir tutto questo e dice che lo farebbe a sua volta se ne avesse la chance, soprattutto perché lui ha sterminato la sua famiglia, o ciò che ne restava. Alla fine però, debole mentalmente, Reek confessa che Bran e Rickon sono ancora in vita e che quelli bruciato a Winterfall non erano loro. Sansa ne è felice e vuol sapere dove siano ora, ma Reek sbotta e va via, temendo che il troppo parlare possa farlo finire nei guai col suo padrone. Alla fine Daenerys decide di non uccidere Tyrion, facendolo divenire suo consigliere, e per prima cosa i due discutono del trono di spade. Lui la mette in guardia e lei dice di non volersi sedere lì per un po’, bensì distruggere il gioco del trono in occidente. Jon Snow (Kit Harington) è partito oltre la Barriera per salvare i bruti alla mercé dei Walkers. Tra tante difficoltà riesce a convincere i vecchi di Hardhome che dovranno giurare fedeltà al mantello nero dei corvi per poter avere protezione e una speranza di salvezza, ma non tutti sono d’accordo, dati i trascorsi violenti tra i due schieramenti.
Un primo viaggio in barca lascia molti bruti al villaggio, mentre i walkers avanzano e attaccano. Ne nasce il caos e la battaglia vede i corvi incapaci di reagire a modo. Jon torna indietro per recuperare delle armi di Valyria e si ritrova faccia a faccia con il capo dei walkers, che Jon riesce a distruggere, mentre un altro leader guarda il tutto da un’alta sporgenza ghiacciata. Il numero degli schieramenti è impari e i walkers continuano ad arrivare. Jon riesce a salvarsi a stento, fuggendo dal campo per un pelo. Si allontana rapidamente in barca, guardando la riva e scorge il capo dalla sporgenza che alza le braccia, e con questo gesto fa risorgere i bruti uccisi nel villaggio, aumentando ulteriormente il numero del proprio schieramento.