Questa sera in prima serata va in onda su la7 il film prodotto da Cecchi Gori “I tartassati“. La storia narra dei problemi che il Cavalier pezzella, ricco mercante, si è procurato non pagando le tasse molto alte. In una scena tratta dal film vediamo Totò che, spudoratamente, chiede al maresciallo: “per curiosità, quanto verrei a pagare?” Il poliziotto, timidamente gli risponde “una quindicina”. Totò sorride, pendando che si tratti di 15.000 lire. Il commissario scuote la testa. “150?” domanda Totò. E’ proprio a quel punto che il maresciallo è costretto a dire esplicitamente al suo “amico” che sarà costretto a pagare quindici milioni di lire. La reazione del mercante non è proprio quella che ci si può aspettare. Clicca qui per vedere la scena.



Nella prima serata di stasera, domenica 19 luglio 2015, su La7 sarà trasmesso I tartassati, un film commedia diretto da Steno nel 1959, con la coppia formata da da Totò e Aldo Fabrizi, di nuovo insieme dopo lo straordinario successo ricevuto in precedenza da Guardie e ladri. La narrazione, della durata di quasi due ore, vede al centro il cavalier Torquato Pezzella (interpretato da Totò), un commerciante che guida un avviatissimo negozio di abbigliamento di lusso. Gli affari vanno a gonfie vele e la clientela gli consegna di giorno in giorno incassi molto ingenti, ma nonostante ciò l’uomo non è mai contento e vorrebbe guadagnare ancora di più, ricorrendo a sotterfugi che ben presto lo metteranno in grave pericolo. La sua gestione, infatti, non può dirsi irreprensibile: l’uomo, ritenendo le tasse un ingiustificato balzello e una vera vessazione da parte dello Stato, è solito affermare che quando vede la tributaria, gli si chiude la bocca dello stomaco. Il grande problema è che alle parole fa seguire i fatti. Proprio per non versare il dovuto, infatti, si avvale della consulenza di un professionista, grazie al quale riesce a sottrarre una parte dei suoi guadagni alle attività di riscossione fiscale. Ad un tratto, però, il suo operato viene messo in pericolo dalla decisione della Guardia di Finanza di mandargli una ispezione, della quale vengono incaricati Fabio Topponi (Aldo Fabrizi) e Bardi (Ciccio Barbi), un maresciallo e un brigadiere che si attivano immediatamente al fine di portare alla luce i maneggi di Pezzella. Sin dai primi passi, in effetti, l’esperto Topponi, che possiede una lunga esperienza in casi di questo genere, capisce come il suo interlocutore non sia esattamente un contribuente modello e decide quindi di andare ad osservare nel dettaglio e con il massimo scrupolo possibile tutte le attività di carattere fiscale che sono avvenute all’interno dell’esercizio commerciale. Sin dalla prima occhiata si rende conto dell’evidente manomissione dei dati contabili da parte di Pezzella e a stringere la rete intorno al commerciante infedele. Di fronte all’incombente pericolo, Pezzella cerca di mettere in opera i consigli del suo consulente fiscale, che ben presto, però, si rivelano assolutamente inefficaci, anche per la sua evidente imperizia. Quando è del tutto chiaro che non passerà molto tempo prima che le attività di elusione fiscale possano essere scoperte dai finanzieri, il commerciante cerca di corrompere il maresciallo Topponi, il quale si rivela però assolutamente inattaccabile dal punto di vista della moralità, tagliando ogni via di fuga all’avversario. I tentativi di Pezzella sono peraltro portati avanti con tale goffaggine che ben presto lo stesso Topponi si vede costretto a stendere un rapporto il quale non tarda a profilarsi come un vero e proprio disastro per il cavaliere. Il modo cialtronesco in cui è stato sino ad allora gestito il negozio è talmente lampante che il rapporto stilato dai finanzieri porterebbe Pezzella a dover corrispondere una multa di enorme importo, per sanare la sua traballante posizione verso lo Stato, tale da avviarlo verso un probabile fallimento. Di fronte a queste eventualità, il commerciante decide però di non darsi per vinto e di cercare infine la mossa della disperazione. Riesce infatti ad ideare uno stratagemma che alla fine gli consegna il risultato voluto, ovvero la borsa del maresciallo nella quale viene custodito il rapporto da lui scritto in relazione all’ispezione fiscale. Quando però Pezzella capisce che il suo avversario correrebbe un serio guaio dove si venisse a sapere dell’accaduto, decide di tornare sui suoi passi, anche grazie ad un consiglio fornitogli nel frattempo da un prete. La restituzione della borsa da parte sua, cambia però del tutto le carte in tavola. Topponi, infatti, inizia a guardare Pezzella sotto una nuova luce e in questo modo rimette a posto anche una situazione familiare che avrebbe potuto rivelarsi molto scabrosa. Nel corso della vicenda, infatti, i figli dei due avversari, Agostino Pezzella (Luciano Marin) e Laura Topponi (Cathia Caro) avevano iniziato a frequentarsi e ben presto avevano stretto il loro rapporto, sino a fidanzarsi. Alla fine, Pezzella e Topponi si ritrovano non solo del tutto riconciliati, ma anche consuoceri, avviando così la storia verso l’inevitabile lieto fine.

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