Questa sera Rai Quattro trasmette alle 21.10 “Hero”, un film storico diretto da Zhang Ymou. La pellicola è ambientata nel 227 a.c. quando Spada Spezzata, Neve Volante e Cielo, tre guerrieri tentarono di uccidere il primo imperatore della Cina. Senzanome, in un vivido flaskbeck, racconta al re Quin, futuro Imperatore, come tanti anni prima riuscì, battaglia dopo battaglia, a sgominare l’attacco. Il film, oltre che per la trama, è famoso per l’attenzione estrema che il regista ha posto in ogni minimo particolare. Ogni battaglia ha infatti un suo tema e un colore dominante, gli scenari di fondo sono surreali e quasi favolistici e i combattimenti spietati appaiono all’occhio dello spettatore come una danza regale. Ecco il trailer del film.



Tra scene spettacolari di lotta, effetti speciali ed atmosfere suggestive, ‘Hero‘ resta una perla del cinema orientale dello scorso decennio. Una grande quantità di attori asiatici doveva partecipare al progetto: tra di essi anche Jackie Chan, autentica icona mondiale dei film di arti marziali, la cui collaborazione è sfumata all’ultimo momento. Le scene di lotta, molto ricche di elementi di danza moderna, sono state curate da uno dei più grandi coreografi cinesi, Tung Wei. Il film ha riscosso un ottimo successo di critica, anche se alcuni hanno criticato gli elementi troppo favorevoli all’imperialismo cinese. La pellicola è stata comunque candidata come miglior film straniero sia ai Golden Globe che ai Premi Oscar. Un appuntamento di grande interesse, soprattutto per i fans del genere, nella prima serata di Rai 4, oggi lunedì 20 luglio alle ore 21.10.



Azione, adrenalina ma anche elementi classici del grande cinema orientale: sono questi gli ingredienti offerti da ‘Hero‘, pellicola del 2002 diretta dal regista cinese Zhang Yimou, che animerà la prima serata televisiva di Rai 4, stasera lunedì 20 luglio 2015 alle ore 21.10. Un film che ha rappresentato un caposaldo al momento della sua uscita nelle sale cinematografiche, in quanto è stata la pellicola più costosa mai prodotta in Cina fino a quel tempo. ‘Hero’ unisce gli elementi dei film di lotta ed arti marziali moderni, con sofisticate tecniche di regia ed effetti speciali, all’ambientazione storica dei tempi della Cina imperiale, particolarmente affascinante per gli appassionati. ‘Hero’ si è rivelato essere dunque la prima vera super produzione asiatica made in China, con la partecipazione di alcune grandi star internazionali del mercato orientale, su tutti il protagonista Jet Li. Decisivo è stato il ‘patrocinio’ del grande Quentin Tarantino, che ha svolto un ruolo cruciale, anche se solo come appoggio esterno, per l’avvio della produzione. Vediamo la trama.



La trama del film affonda le sue radici ai tempi del 227 avanti Cristo, e alla leggenda di quello che fu il tentativo di eliminare colui che viene ricordato come il primo imperatore della Cina, Qin Shi Huang. Qin è infatti uno dei sette regni in cui la Cina è divisa all’epoca, e soprattutto è il più aggressivo e con mire espansionistiche fra di essi. Per questa sua smisurata ambizione e pericolosità, il re di Qin è oggetto di continue minacce, pericoli e attentati. Per difendersi da tutto questo, la legge del suo regno stabilisce che nessuno possa avvicinarsi a più di cento passi da lui. Tutto cambia quando il re viene avvicinato da un misterioso sconosciuto senza nome (interpretato da Jet Li), un guerriero che racconta come sia riuscito ad uccidere tutti coloro che si erano mostrati ostili nei suoi confronti. Tra di essi i guerrieri Cielo, Neve che Vola e Spada Spezzata.

E’ soprattutto l’omicidio di Cielo, considerato uno dei più temibili guerrieri del regno, con una fama quasi da invincibile, a impressionare il re, che decide di approfondire a tutti i costi la conoscenza col misterioso straniero, consentendogli quindi di avvicinarsi fino a venti passi di distanza da lui. Lo sconosciuto racconta dunque al re le sue imprese, e considerando che i guerrieri uccisi avevano provato tutti ad attentare alla vita del sovrano, gli viene permesso di sedersi fino a dieci passi di distanza. E’ a questo punto che il re si fa sospettoso, visto che alcuni particolari dei racconti del guerriero senza nome non combaciano con la conoscenza che aveva dei guerrieri uccisi. Il re di Qin capisce dunque che il piano del misterioso straniero era quello di utilizzare la morte dei grandi guerrieri assassinati per portare a compimento il loro piano: come Cielo, Neve che Vola e Spada Spezzata anche lui è intenzionato ad assassinare il sovrano. Lo sconosciuto svela così la sua identità: si tratta di un guerriero del Regno di Zhao, arrivato fin lì per vendicare la morte della sua famiglia, causata dall’esercito al servizio del re di Qin. Il quale scopre che i guerrieri uccisi da Senza Nome sono in realtà tutti ancora in vita, proprio nel piano previsto per eliminare il re.

Spada Spezzata però ha messo in guardia senza nome sul fatto che il re di Qin possa essere finalmente il sovrano in grado di unire tutti i regni della Cina sotto un unico cielo. Il re getta verso Senza Nome la sua spada, ma il guerriero, comprendendo la più alta causa dell’unificazione dei regni della Cina, decide di rinunciare al suo intento. Il più acerrimo nemico del re, Spada Spezzata, diventa così il suo più grande alleato, per la causa comune della volontà di unire tutti i sette regni. Nonostante abbia compreso la volontà di Spada Spezzata, Senza Nome va comunque incontro alla morte per mano delle guardie del re, anche se le sue doti di guerriero lo avrebbero potuto far scampare dalla sua sorte. La resa dei conti finale è quella tra Neve che Vola, furiosa per il fallimento dell’attentato, e Spada Spezzata. I due guerrieri sono però legati da un forte sentimento d’amore: per Spada Spezzata sarebbe semplicissimo riuscire ad avere la meglio sulla sua amata, ma è proprio la grande passione che lo lega a lei a fargli decidere di non rispondere agli attacchi. Neve che Vola però, esaurita la sua furia, è disperata per il sacrificio di Spada Spezzata, e decide così di seguirlo in maniera inesorabile nel suo destino di morte. Il grande piano di Spada Spezzata andrà però a compimento, perché scampato agli attentati, il re di Qin riuscirà finalmente ad unire per sempre i sette regni della Cina, che diventerà il più grande impero del mondo.