Questa sera alle 21.15 va in onda su Rete Quattro “Il momento di uccidere” (A time ti Kill”, un film del 1996 da Joel Schumacher ed interpretato dal cast d’eccezione Sandra Bullock, Matthew McConaghey, Saluel L. Jackson e Kevin Spacey. La pellicola, tratta dall’omonimo romanzo di Grisham, parla di Carl, un Afro-Americanobuon finisce in carcere perchè, incapace di trattenere il dolore , ammazza due giovanotti biancchi che hanno stuprato la figlioletta di dieci anni. Per la sua difesa assume Jake, un avvocato dalla fama mondiale che, dopo alcuni tentennamenti, accetta di essere assistito, nel caso, dalla giovane stagista Ellen. I due si buttano a capofitto nella difesa del padre di famiglia ma arrivano a rischiare la propria vita e quella delle proprie famiglie a motivo del simbolo che questo processo assume in quella piccola città del Mississipi: un vero e proprio scontro tra il popolo nero ed i seguaci del Ku Klux Klan. Ecco il trailer del film.
Il film è tratto da un romanzo di uno degli autori moderni di maggior successo in assoluto, John Grisham, le cui opere hanno avuto numerose trasposizioni sul grande schermo di successo. Anche ‘Il momento di uccidere‘, nel pieno della tradizione dei cosiddetti ‘legal thriller’ firmati da Grisham, propone una storia che è a tutti gli effetti divisa a metà tra la scena del delitto e le aule di tribunale. ‘Il momento di uccidere’ è una pellicola che tratta argomenti sociali e politici a dir poco bollenti nell’America degli anni Novanta. Innanzitutto la questione razziale, certo, ma anche quella della pena di morte, della quale il giovane avvocato Jake è un sostenitore fin quando non si trova a difendere la causa di Carl. Ci sono anche delle feroci critiche alle falle del sistema giudiziario americano, come si può evincere dal fatto che l’arringa finale di Jake parta dai presupposti della violenza subita dal figlio di Carl, episodio non agli atti nel processo. Tra le curiosità, va sottolineato come Joel Schumacher abbia puntato sull’allora giovane Matthew McConaughey, dopo aver vagliato una lunga serie di attori potenzialmente più blasonati per la parte di Jake. Tra di essi Brad Pitt, Val Kilmer, Robert Downey Jr. e soprattutto Kevin Costner, arrivato davvero ad un passo dall’ottenere il ruolo.
Nella prima serata televisiva di Rete 4 stasera, martedì 28 luglio 2015, un grande classico del cinema degli anni Novanta, diretto da un maestro come Joel Schumacher. Stiamo parlando de ‘Il momento di uccidere‘, pellicola del 1996 con un cast assolutamente stellare. Tra i protagonisti, solo per citarne alcuni, Matthew McConaughey, Kevin Spacey, Sandra Bullock, Donald Sutherland e Samuel L. Jackson. ‘Il momento di uccidere’ vede la sua trama svolgersi in una piccola cittadina americana nello stato del Mississipi. Una giovane ragazza afroamericana, Tania, è la figlia di un umile operaio della zona, Carl Lee (interpretato da Samuel L. Jackson). Tania viene brutalmente aggredita e violentata da Billy Ray Cobb (interpretato da Nicky Catt) e da James Louis Willard detto Pete (interpretato da Doug Hutchinson), particolarmente feroci nel compiere il delitto a causa delle loro idee di marcato stampo razzista.
Billy e James sono convinti, alla fine della loro aggressione, di aver ucciso Tania, e quindi prima di andarsene dal luogo del delitto si sbarazzano del corpo della ragazza, gettandolo giù da un ponte. Nonostante tutto Tania riesce però a sopravvivere, e dopo il suo ritrovamento Billy e James vengono arrestati. Carl, fuori di sé, contatta il suo amico avvocato Jake Brigance (interpretato da Matthew McConaughey), sostenitore della pena di morte per i crimini gravi, per sapere se ci siano i margini per una esemplare condanna per i due brutali aggressori. Quando Jake gli comunica il suo sincero parere, spiegandogli che a causa delle circostanze i due potrebbero cavarsela con una condanna estremamente mite in relazione al reato commesso, Carl perde completamente la testa. Si presenta armato il giorno della prima udienza, e inizia a sparare freddando sul colpo sia Billy che James, e ferendo per giunta accidentalmente anche una guardia carceraria.
Incriminato di duplice omicidio, Carl viene ovviamente arrestato e nomina proprio Jake come suo avvocato difensore, il quale si avvale dell’aiuto di una giovane e brillante praticamente, Ellen Roak (interpretata da Sandra Bullock), per provare a imbastire una convincente linea difensiva di fronte alle gravissime accuse alle quali Carl si troverà a dover rispondere. Jake punta immediatamente a far riconoscere a Carl l’infermità mentale e fargli dunque ottenere l’assoluzione, ma si scontrerà con il sistema giudiziario poco propenso a riconoscere le attenuanti ad un elemento della working class, per giunta afroamericano. L’inflessibilità del procuratore Buckley (interpretato da Kevin Spacey) rappresenterà senza ombra di dubbio l’ostacolo più duro per Jake, che inizia a vedere come una scalata difficilissima da completare l’ottenere l’assoluzione per l’amico.
E’ proprio la supposizione che sia la pelle nera di Carl a rendere pregiudizievole l’atteggiamento della corte, e a scatenare l’attenzione dei media sul caso. Nel Mississipi iniziano anche gli scontri tra gli esponenti razzisti del Ku Klux Klan ed i cittadini afroamericani, tanto che la Guardia Nazionale deve intervenire per far sfollare i facinorosi a margine delle udienze del processo. I razzisti arrivano anche a minacciare direttamente Jake, Ellen e tutto lo staff del giovane avvocato, reo di aver tradito la razza per difendere quello che da loro viene considerato solamente come un assassino dalla pelle nera. I continui pericoli corsi personalmente e dal suo staff, le minacce ricevute e l’ostracismo della corte e anche di molti colleghi avvocati, fanno cadere Jake in uno stato di prostrazione. La svolta arriverà grazie ad un colloquio con un decano degli avvocati, Lucien Wilbanks (interpretato da Donald Sutherland), che regalerà di nuovo al giovane legale la necessaria fiducia in se stesso. Con un’arringa finale coraggiosa, contro tutto e contro tutti, Jake riuscirà a far assolvere Carl, che potrà dunque tornare a casa con tutte le attenuanti riconosciute, grazie alla bravura del suo amico avvocato.