Questa sera alle 21.00 Iris Trasmette “King Kong”, il celeberrimo film del 1976 diretto da John Guillermin ed interpretato da Jessica Lange e Jeff Bridges. La pellicola, remake de “il fantastico king King” del 1933, ha ottenuto il premio Oscar per gli allora spettacolari effetti speciali. Come tutti sappiamo, la trama racconta di Dwan, una giovane donna superstite di un disastroso naufragio che parte al seguito di una missione petrolifera in territorio indiano. La donna viene però rapita da un gruppi di indigeni che la vogliono sacrificare al loro dio, un enorme gorilla dal nome Kink Kong. Dwan viene salvata e King Kong catturato e portato a New York per farne un fenomeno da baraccone. Miracolosamente scampato alla prigionia americana, il gorilla cerca Dwan, alla quale si è affezionato, e tenta con lei una impossibile fuga che si conclude tragicamente presso le torri gemelle del World Trade Center. Un film interessante e passato alla storia per la sua vena dolce-amaro e per l’originalità con la quale sviluppa un tema caro al mondo del cinema: quello della bella e la bestia. Ecco il trailer del film.
Molti critici non hanno avuto parole lusinghiere per questo remake girato da Guillermin – King Kong, in onda stasera su Iris – regista che si era distinto in precedenza per titoli come L’inferno di cristallo (The towering inferno, 1974). La pellicola originale del 1933, dove King Kong si arrampicava sull’Empire State Building, viene considerata superiore. L’aspetto più notevole del film del 1976 è proprio King Kong: per metterlo in scena Rambaldi realizzò un pupazzo di 12 metri di altezza, completamente rivestito di crine di cavallo. Inoltre, realizzò molte maschere che ne riproducessero le varie espressioni, specie quando il gorilla è solo con la ragazza, e una tuta che fu indossata dall’attore Rick Baker per girare la maggior parte delle scene. Rambaldi vinse con King Kong il suo primo Oscar; il secondo arrivò nel 1983 per E.T. L’extraterrestre.
King Kong è uno dei film di fantascienza più noti e amati di tutti i tempi. Ad oggi ne sono state girate tre diverse versioni: la prima, l’originale, considerata ancora un capolavoro assoluto, risale al 1933. Nel 1976 fu realizzato un remake, diretto dal regista John Guillermin, passato alla storia del cinema soprattutto per gli effetti speciali realizzati dall’italiano Carlo Rambaldi. Il secondo remake è più recente, risale al 2005, ed è stato diretto dall’acclamato regista della trilogia de Il Signore degli Anelli Peter Jackson. King Kong del 1976 ha una durata complessiva di 135 minuti, e si rifà alla sceneggiatura originale del 1933, la quale era stata redatta dal noto romanziere britannico Edgar Wallace, considerato, insieme ad Arthur Conan Doyle ed Agatha Christie, uno dei più grandi scrittori di libri gialli di tutti i tempi.
Gli interpreti principali della pellicola sono Jeff Bridges e Jessic Lange, che in questo film è alla sua prima apparizione e che da qui in poi ebbe un enorme successo. King Kong fu proiettato nelle sale cinematografiche italiane per la prima volta il 26 dicembre del 1976 e fu un grandissimo successo, come anche nel resto del mondo. Al botteghino infatti realizzò oltre 90 milioni di dollari, risultando campione di incassi in Italia, e al settimo posto a livello internazionale. La pellicola vinse anche due premi prestigiosi: un Oscar che andò a Carlo Rambaldi per gli effetti speciali, e un Golden Globe all’attrice Jessica Lange. King Kong verrà riproposto in televisione stasera, martedì 28 luglio 2015, in prima serata, alle ore 21:10, sul canale 22 del digitale terrestre, Iris, per il ciclo C’era una volta al cinema.
Ecco la trama. La storia si apre con una spedizione finanziata da una grande compagnia petrolifera, la Petrox, la quale ha intenzione di esplorare una misteriosa isola che si trova nell’Oceano Indiano, sotto la quale si pensa ci sia un pozzo di petrolio non ancora sfruttato. La particolarità è che quest’isola è perennemente avvolta dalla nebbia, tanto che un antropologo, Jack Prescott, si imbarca come clandestino sulla nave della Petrox. Jack è convinto che quell’isola celi molto di più del petrolio. Durante il viaggio, in mare viene trovata una giovane e affascinante naufraga, Dwan, e tra lei e Jack nasce una tenera amicizia. Una volta che la spedizione giunge sull’isola, si scopre che essa è abitata da aborigeni che adorano una misteriosa divinità. Tale divinità in realtà è un gigantesco gorilla che viene chiamato Kong, e a cui gli indigeni offrono periodicamente sacrifici umani per tenerlo buono.
Vista Dwan, e ammiratane l’esotica bellezza, gli indigeni la rapiscono e la offrono a Kong. Il gorilla a sua volta resta affascinato dalla ragazza, e quando i suoi compagni cercano di salvarla, il gorilla reagisce con violenza. Nel frattempo si scopre che sull’isola non c’è petrolio, così il responsabile della spedizione, Charles Grodin, decide di catturare Kong per renderlo protagonista di uno spettacolo promozionale per la Petrox e ricavarne così ugualmente un guadagno. Nonostante Jack cerchi di opporsi, il gorilla viene catturato e condotto a New York. Durante lo spettacolo in cui viene esibito al pubblico, l’animale riesce a spezzare le catene che lo tengono avvinto, rapisce nuovamente Dwan e fugge per le vie della città, seminando panico e terrore. Alla fine giunge alle Twin Towers, che gli ricordano casa sua. Si arrampica fino in cima, e Jack cerca di convincere i militari che gli danno la caccia di risparmiargli la vita, narcotizzandolo senza ucciderlo. Ma nessuno gli dà retta.