Stasera, venerdì 31 luglio 2015, torna su Sky Atlantic la terza stagione di Banshee in prima tv: verrà mandato in onda il sesto episodio, dal titolo Eravamo tutti qualcun altro. Prima di scoprire le anticipazioni, ecco dove siamo arrivati la settimana scorsa: Chayton (Geno Segers) è furioso per la morte di suo fratello, e ha finalmente deciso di fare la propria mossa, ovvero prendere di mira la centrale di polizia, che al momento pullula di suoi nemici. Hood (Antony Starr) ha arrestato Proctor (Ulrich Thomsen), anche se le sue intenzioni erano quelle di ucciderlo prima di lasciare per sempre Banshee. Soltanto l’intervento di Brock (Matt Servitto) lo ha fermato, e proprio questi gli ha messo le manette, portandolo dentro con una ridicola accusa d’aggressione a pubblico ufficiale, quando in realtà, ma lui lo ignora, Hood è entrato nel suo club con una pistola alla mano, pronto a farlo fuori.
Oltre Kai, che ha fatto uccidere Alex, anche se a farlo in prima persona è stata Rebecca, c’è Billy, il nuovo arrivato della squadra di polizia, giunto per sostituire il defunto Emmet. Questi, per salvare la vita di Siobhan (Trieste Kelly Dunn), ha sparato al fratello di Chayton, uccidendolo sul colpo. Ora il capo dei Redbones è a caccia di vendetta, e l’intero suo gruppo, armato fino ai denti, è schierato dinanzi la centrale, contro la quale inizia ad aprire il fuoco. All’interno si scatena il panico, e le cose sono ben peggiori, seppur simili all’apparenza, rispetto all’attacco massiccio di Rabbit e i suoi. Dopo la prima raffica di proiettili l’avvocato di Kai chiede ovviamente che il suo cliente venga liberato, dal momento che in una cella non ha modo di nascondersi e proteggersi, rischiando perciò la vita. Hood però non ci pensa neanche, anzi preferirebbe vederlo crepare per un proiettile vagante, così che la sua opera potrebbe dirsi finalmente conclusa. Intanto Siobhan, che sa tutta la verità su di lui, dalla rapina alla prigione, passando per la falsa identità, ha deciso di dargli quest’altra chance, dato il grave pericolo, ottenendo in cambio la promessa che andrà via per sempre.
Chayton offre un accordo a Hood, dicendogli che dovrà consegnargli sia Billy che Proctor, così da avere salva la vita. Lo sceriffo ci pensa per un attimo, almeno a dar via Kai, ma ovviamente rifiuta e si prepara al prossimo attacco. Viene staccata l’elettricità, e così il gruppo si divide. Qualcuno deve controllare la porta di servizio che si trova al piano inferiore, e inoltre tentare di avviare il generatore d’emergenza. Bunk è ferito e si toglie la camicia, restando in canottiera, il che rende chiara la presenza di molti tatuaggi nazisti. Ovviamente questo sconvolge la maggior parte dei presenti, eccezion fatta per chi già lo sapeva, come Hood ad esempio. Medding ne è disgustata ma deve scendere con lui ed altri. Ha un’arma e minaccia d’usarla in caso di comportamenti strani. Arriva un nuovo attacco e l’avvocato di Proctor, nel tentativo di aprire la cella, viene colpito alla testa. Kai riesce però ad afferrare le chiavi e liberarsi, mentre Medding si ritrova troppo vicina alla cella di un altro detenuto, che l’afferra e tenta di strangolarla. Kai la ignora e la lascia a morire, ma Brock interviene in tempo. Per riuscire a fronteggiare l’attacco Hood dà una pistola a Kai, il che scatena una lite furiosa con Brock, che non vuole il suo aiuto e rimarca come dall’arrivo del nuovo sceriffo Banshee sia diventata una cittadina da Far West.
Nel seminterrato Medding e Bunk iniziano a parlare. Lei gli racconta di suo padre, pestato da alcuni neo nazisti fino a ridurlo in coma. L’uomo si lasciò aggredire, nella speranza che lasciassero in pace sua figlia, ma lei confessa d’aver subito violenza. Bunk inizia allora a raccontare come si sia avviato a quello che è poi divenuto. Suo padre lo pestava ogni giorno e lui era un ragazzino molto chiuso. Nel quartiere però c’era questi tizio pieno di tatuaggi che incuteva timore a tutti. Era gentile con lui e un giorno, vedendolo col volto pesto, andò da suo padre e lo aggredì, intimandogli di non toccarlo più. L’uomo non lo fece, e da allora Bunk entrò nel branco, facendo tutto ciò che gli dicevano, dipingendosi il corpo a quel modo per far parte per la prima volta nella sua vita di una sorta di famiglia. Ora però è davvero cambiato, ma il processo di cancellazione dei tatuaggi è molto lento. Medding ovviamente non gli crede, ma poco dopo gli salverà la vita, quando alcuni uomini di Chayton riescono a entrare e per poco non uccidono Bunk.
Billy si sente responsabile e apre un varco nella protezione innalzata con fatica. Fronteggia Chayton, che lo colpisce al petto con una freccia. La seconda sarebbe stata mortale, ma Siobhan lo salva. Proprio lei parla con Hood e gli chiede se la loro storia sia mai stata reale. Lui la rassicura sui suoi sentimenti e le propone di andar via insieme, ripartendo da zero, ma senza più bugie. Lei pare accettare, ma vuol sapere tutto di lui, a partire dal suo vero nome, che Hood le sussurra all’orecchio. Kai si propone per una missione suicida. Vuol correre a casa da sua madre morente, e così esce allo scoperto da solo, promettendo di chiamare rinforzi. Riesce a farcela, ed è lui a salvare la giornata, ma non prima che Chayton e i suoi riuscissero a entrare, uccidendo Siobhan dinanzi agli occhi di un disperato Hood.
Nella puntata di Banshee in onda stasera, venerdì 31 luglio 2015, dal titolo Eravamo tutti qualcun altro, Chayton è ricercato da Stowe e dalla polizia federale. Fugge a New Orleans, dove Hood si dirige in una missione di vendetta personale per vendicare Siobhan: sembra però che lassassino che riceverà un aiuto del tutto inaspettato. Nel frattempo, a Banshee il rapporto tra Proctor e sua nipote Rebecca si incrina ancora di più. Infine, si sta preparando la rapina alla base di Stowe, ma Hood ha iniziato ad avere le allucinazioni e questo potrebbe rappresentare un problema considerevole