In onda su Iris alle 21.00 “Un tranquillo weekend di paura”, un film d’avventura con Jon Voight e Burt Reynolds, tratto dal romanzo “dove porta il fiume”. Il film, candidato a tre premi Oscar nel ’73, è stato girato sul fiume Chagotta, in Georgia. La storia narra di quattro amici amanti della natura che, per una vacanza indimenticabile, decidono di scendere in canoe il fiume immaginario di Chahulawassee. Dovranno presto accorgersi però che la raversata non è semplice come si aspettavano e che lungo la loro strada, ad aspettarli, si nasconderanno aggressori che li costringeranno a scegliere tra la propria vita e la loro. Ecco il trailer del film.
Questa sera, venerdì 31 luglio 2015, viene trasmesso sul canale Iris il film di genere avventura – thriller, Un tranquillo weekend di paura (titolo originale in lingua inglese Deliverance), diretto dal regista John Boorman e basato su un soggetto tratto dal romanzo Dove porta il fiume scritto da James Dickey il quale si è preso anche in carico la stesura della sceneggiatura. La pellicola è stata prodotta dalla Warner Bros e vanta gli effetti speciali di Marcel Vercoutere, la scenografia di Fred Harpman ed il montaggio di Tom Priestley. La durata del film è pari ad 1 ora e 49 minuti mentre fanno parte del cast Jon Voigt, Burt Reynolds, Ned Beatty, Ronny Cox, Ed Ramey e Billy Redden.
Ecco la trama. Siamo ad Atlanta, quattro amici di nome Ed Gentry (Jon Voight), Drew Ballinger (Ronny Cox), Bobby Trippe (Ned Beatty) e Lewis Medlock (Burt Reynolds) decidono di allontanarsi per qualche giorno dalla quotidianità e trascorrere un weekend nei boschi dei monti Appalachi nei pressi di una zona in cui a breve verrà costruita una diga. Gli amici hanno abitudini e peculiarità differenti, Lewis, ad esempio, è da sempre avventuroso e molto convinto che bisogna imparare a sopravvivere a contatto con la natura anche quella incontaminata. Bobby invece è un tipo molto cinico e arrogante, Ed riesce ad essere pacato e tranquillo in ogni circostanza adattandosi ad essa, Drew invece è un tipo dai profondi valori etici e morali. Durante il tragitto che li porta a destinazione, si fermano in una stazione di servizio dove notano un ragazzo che sta suonando uno strumento, Drew suona la chitarra e insieme improvvisano una melodia.
Nel frattempo, Ed e Lewis riescono a trovare qualcuno disposto a portare le auto dei quattro amici in una cittadina mentre loro arriveranno in quel posto con una canoa. Si tratta di un meccanico di nome Griner (Seamon Glass) e di suo fratello. I quattro amici allora incominciano la loro discesa del fiume, i quattro dovranno affrontare alcune rapide finché arrivano in un luogo dove si fermeranno per la notte. All’indomani c’è fermento per la gita avventurosa, ma all’improvviso arrivano due loschi uomini che appaiono dal primo momento molto aggressivi, questi portano con sé un fucile da caccia e come prima cosa incominciano a tenere in ostaggio i quattro e a stuprarli, per fortuna Lewis però con il suo arco mira il petto dello stupratore e lo ferisce a morte, facendo fuggire l’altro. I quattro amici non sanno cosa fare, dopo varie discussioni e battibecchi si decide di seppellire l’uomo.
Ora Lewis, Drew, Ed e Bobby dovrebbero continuare il loro percorso, tutti indossano il salvagente tranne Drew che è ancora scosso per l’accaduto, mentre preparano le canoe Drew finisce in acqua colpito da un proiettile, anche gli altri finiscono in acqua, Drew sembra essere stato risucchiato dalla corrente, Lewis è ferito gravemente mentre gli altri sono illesi. Approdano a riva e pensano che a sparare sia stato l’altro stupratore scappato, Ed decide di andarlo a cercare durante la notte, ma dopo essere arrivato su in vetta si addormenta stremato, all’indomani vede un uomo armato e gli lancia una freccia, tra i due nasce una lotta che finisce con l’uccisione dell’uomo, che presto Ed si accorgerà non essere lo stupratore. Dopo aver buttato il suo cadavere nel fiume gli amici decidono di far risultare il tutto come un incidente. Finalmente arrivano a destinazione e trovano le loro auto, poi chiedono di essere soccorsi. Vengono curati nell’ospedale del luogo dove poi vengono anche interrogati dallo sceriffo su quanto successo nei boschi. I tre cominceranno a raccontare una versione completamente differente di quanto accaduto, lo sceriffo però non crederà alle loro storie ma in assenza di prove concrete deciderà di rilasciare i tre amici che ben presto torneranno alle loro case e alle loro vite ma avranno sempre nelle loro menti i terribili momenti del weekend.