Questa sera alle 20.55 andrà in onda su Iris “Il postino”, il celebre film del 1994 ispirato al romanzo “il postino di Neruda”. La pellicola narra del rapporto tra Pablo Neruda e il postino Mario che quotidianamente consegna al poeta le sue lettere. Come tutti sappiamo tra i due nasce una spontanea e profonda amicizia che culmina nel giorno delle nozze del giovane, alle quali Neruda farà da testimone. Un must del cinema italiano e una grande interpretazione di Massimo Troisi che, appena dodici ore dopo la fine delle riprese, morì inaspettatamente. Ecco il trailer del film.
Questa sera, giovedì 9 luglio, sul canale Iris viene mandato in onda uno dei grandi capolavori cinematografici dellindimenticabile attore e regista napoletano Massimo Troisi, Il postino. Il film di genere drammatico, è stato prodotto in Italia nel 1994 per la regia di Michael Radford mentre il soggetto è stato basato sul romanzo intitolato Il postino di Pablo Neruda scritto da Antonio Skarmeta. Alla sceneggiatura di questo autentico capolavoro hanno partecipato oltre allo stesso regista anche Anna Pavignano, Furio Scarpelli, Giacomo Scarpelli ed ovviamente Massimo Troisi. La pellicola ha una durata di circa 1 ora e 48 minuti senza prendere in considerazione i vari spot pubblicitari, è stato prodotto da Mario e Vittorio Cecchi Gori insieme a Gaetano Daniele mentre fanno parte del cast oltre a Massimo Troisi, Philippe Noiret, Maria Grazia Cucinotta, Linda Moretti, Renato Scarpa, Mariano Rigillo e Anna Bonaiuto. Il Postino è uno dei film italiani che hanno ottenuto il maggior successo ai botteghini in tutto il mondo vincendo nel 1996 lOscar per la miglior colonna sonora affidata a Luis Bacalov oltre il quale ha raccolto altre quattro nomination e per la precisione come Migliore Film, Miglior Attore Protagonista a Massimo Troisi, per la Miglior Regia a Michael Radford e per la Miglior Sceneggiatura non originale. Il film non è stato girato interamente nella stessa isola e alcune scene sono state girate a Procica, nellisola di Salina e per la precisione nella zona di Pollara ed infine a Pantelleria. Per il ruolo di Beatrice inizialmente si era pensato a Mietta quindi Monica Bellucci e Manuela Arcuri per poi virare in maniera decisa su Maria Grazia Cucinotta. Infine, il film ha ottenuto tantissimi riconoscimenti dalla critica di tutto il mondo. Ecco la trama. Il film è ambientato nel 1952 in una non precisata isola italiana scelta dal famoso poeta nato in Cile e di ideologia spiccatamente comuniste, Pablo Neruda (Philippe Noiret), per passare il periodo di esilio insieme alla propria moglie, dopo che il Governo Cileno ha reso noto un ordine di arresto nei propri riguardi. Larrivo del poeta cileno sulla tranquilla isola formata soltanto da pescatori, cambia alcune abitudini. Per prima cosa viene previsto per la prima volta nella loro storia, un postino, viste le tante lettere che Neruda riceve da ammiratori, compagni e semplici appassionati dei proprie scritti. Infatti, il 99% della popolazione dellisola è analfabeta per cui nessuno aveva mai ricevuto una sola lettera. Ad assumere il ruolo di postino è Mario Ruoppolo (Massimo Troisi), un giovane figlio di pescatori che è quanto mai affascinato dallincarico che gli è stato assegnato. Mario è senza dubbio affascinato dalla figura di quel poeta conosciuto in tutto il mondo ed il fatto di poter entrare in contatto con lui praticamente tutti i giorni lo rendeva orgoglioso.
Molto presto tra i due nasce una profonda amicizia con Neruda che gli parla della propria terra, delle proprie idee comuniste e di tantissimo altro ancora. Neruda e Mario trascorrono tantissimo del loro tempo insieme, dividendosi tra passeggiate nelle suggestive spiagge dell’isola e discussioni di una certa rilevanza per quanto concerne il tema della politica. Un giorno Mario entra nell’unica locanda dell’isola e qui rimane completamente folgorato dalla bellezza di Beatrice (Maria Grazia Cucinotta), la nipote della proprietaria. Per Mario è un colpo di fulmine e nonostante questo non riesce a trovare il modo per corteggiarla e conquistarla. Non sapendo come fare il buon postino, ne parla con lo stesso Neruda al quale chiede aiuto, ben sapendo quanto lui sia abile nell’uso delle parole. Neruda si dice disponibile ad aiutarlo a patto di poter vedere chi sia la donna destinataria delle proprie attenzioni in maniera tale da avere una base per scrivere le poesie d’amore che devono essere dedicate a lei. Mario di giorno in giorno riceve le poesie scritte da Neruda per poi consegnarle alla propria amata, che naturalmente non rimane impassibile dinnanzi a tali parole d’amore. Un giorno una poesia piuttosto spinta per quelli che erano i tempi viene presa dalla zia di Beatrice che scandalizzata la porta al prete della parrocchia per farsi spiegare con precisione quale fosse il contenuto della stessa nei minimi particolari. Ritenendosi oltraggiata per la vicenda ed essendo sicura come in tutto questo vi fosse anche la mano del poeta, si reca da lui per invitarlo a non immischiarsi nella vicenda ed inoltre nel dire a Mario di non farsi mai più vedere nella locanda. A questo punto i due innamorati decidono di mettere in atto quella che era una prassi in questo genere di situazioni e nello specifico scappano per consumare il loro amore. Dopo questo si rende necessario il matrimonio riparatore con Pablo Neruda e la moglie che fanno da testimone di nozze. Non passerà tanto tempo che arriva una lettera tanto attesa dallo steso cileno e per nulla da Mario: Neruda può far ritorno nel proprio Paese da uomo libero. Il poeta ritornerà nell’isola soltanto cinque anni più tardi quando Mario è già morto per uno straziante e allo stesso tempo affascinante finale.