Il film Chi si ferma è perduto è una produzione italiana di genere comico realizzata nel 1960 e firmata dal regista Sergio Corbucci. La pellicola è proposta questo pomeriggio da Rai 3. Il cast è notevole: oltre alla collaudata coppia formata da Totò e Peppino De Filippo, ci sono altri grandi nomi tra cui Aroldo Tieri, Lia Zoppelli, Alberto Lionello e Mario Castellani. Da ricordare la partecipazione di Renzo Palmer. Vediamo la trama. Presso la ditta di trasporti Pasquetti sono impiegati due ragionieri, si tratta di Antonio Guardalavecchia (Totò) e del collega Giuseppe Colabona (Peppino De Filippo). Entrambi sono spesso rimproverati dal capoufficio, il dottor Cesare Santoro (Luigi Pavese) che addirittura tenta di richiamarli all’ordine minacciando di spedirli alla filiale distaccata in Sardegna. Santoro muore improvvisamente e gli impiegati cominciano a contendersi il posto vacante. Tramite Napoleone (Enzo Petito), l’usciere della filiale, vengono a sapere che Santoro aveva preparato una relazione scritta relativa al rendimento di ogni suo impiegato.

Inoltre i due ragionieri ed il giovane collega Donato Cavallo (Luigi De Filippo) ricevono una lettera che annuncia loro l’arrivo di un ispettore, il dott. M.Rossi, che avrà potere decisionale in merito alla scelta del nuovo dirigente. Urge quindi, sia per Guardalavecchia che per Colabona, la necessità di distruggere la parte della relazione di Santoro che riguarda il loro profilo professionale, sicuramente poco gratificante. Distrutti gli scritti, i due cominciano a studiare un piano per entrare nelle grazie dell’ispettore generale. All’insaputa di Guardalavecchia, Colabona si reca alla stazione per accogliere il supervisore signor Rossi, Guardalavecchia a sua volta organizza una falsa aggressione rivolta alla persona dell’ispettore per poter intervenire in sua difesa, ottenendo così la sua riconoscenza. Sul treno però viaggiano due signor Rossi: il vero ispettore generale che risponde al nome di Matteo Rossi (Aroldo Tieri), ed un certo Mario Rossi (Alberto Lionello), un semplice ispettore della pubblica istruzione. Guardalavecchia, con l’aiuto di un complice, mette in pratica la finta aggressione ma ai danni dell’ispettore scolastico. Convinto si trattasse dell’ispettore atteso alla filiale, Guardalavecchia lo invita a casa sua, gli offre un lauto pranzo, gli presenta Iole (Angela Portaluri), sua figlia, e lo ospita per la notte.

Anche Colabona va alla stazione e, a differenza del collega, accoglie con cortesia e garbo il vero ispettore, ovvero Matteo Rossi. L’indomani l’ispettore generale si presenta alla filiale dell’azienda Pasquetti e, quando l’impiegato Guardalavecchia si accorge dell’equivoco, provvede immediatamente a cacciare da casa sua quel signor Rossi che credeva fosse l’ispettore generale. A questo punto Guardalavecchia, per ingraziarsi l’autentico signor Rossi, si mostra diligente e scrupoloso nel lavoro e tenta di mettere in cattiva luce il collega Colabona, etichettandolo con l’appellativo di iettatore. Anche questa volta Guardalavecchia non riesce nel suo intento: l’ispettore infatti teme il malocchio e Colabona approfitta della situazione. Guardalavecchia non si arrende e usa ogni mezzo per screditare il collega. Durante il ricevimento organizzato dalla ditta Pasquetti in occasione del cinquantenario della costituzione della filiale di Napoli, l’ispettore Rossi rivede Teresa (Jacqueline Pierreux), una sua vecchia fiamma che adesso è la moglie dell’impiegato Colabona. Pensando che il collega volesse accattivarsi l’ispettore sfruttando il fascino della moglie, Guardalavecchia pensa di conquistarsi la simpatia di Giulia Pasquetti (Lia Zoppelli), la sorella dell’attuale presidente della ditta. Convince la donna a incontrarsi in un piccolo albergo, lo stesso albergo in cui il signor Mario Rossi ha deciso di incontrarsi con Iole, e dove il signor Matteo Rossi ha un appuntamento segreto con Teresa.