Secondo episodio della serie televisiva Big Man del regista Steno con protagonisti Bud Spencer (Jack Clementi), Danis Karvill (Simon Lequoc), Jacques Sernas (il Principe di Roccaferro) e Raymond Pellegrin (il commissario Caruso). Il film, in onda questo pomeriggio su Rete 4 e dal titolo La fanciulla che ride, dura 90′ ed è del genere giallo-poliziesco, 1987. Vediamo la trama. Jack Clementi indaga su un nuovo caso. Il detective sta trascorrendo la mattina nello splendido albergo della Costa Azzurra in cui risiede da diversi anni. Mentre il sole batte in quella giornata splendida, il professore sta godendo di un po’ di relax leggendo un noto giornale americano in cui è presente un articolo che parla della recente acquisizione di un museo statunitense di una famosa statua di origine etrusca: la fanciulla che ride. Il giornalista descrive la copia indicando che è attualmente presente al museo di proprietà del deceduto collezionista e miliardario Carlson e che la direzione avrebbe comprato l’oggetto grazie all’intermediazione di un personaggio italiano poco conosciuto.
Il detective è tuttavia a conoscenza che la Lloyd, la compagnia londinese presso cui lavora da tempo, ha assicurato anni prima al principe di Roccaferro la statua in questione per una somma ingente che, data la preziosità del manufatto, consisteva in svariate migliaia di sterline. Il feudatario Roccaferro è residente in un paese della provincia di Roma e possiede il prezioso oggetto di antiquariato da oltre due secoli, eredità della sua famiglia da molte generazioni e di cui è l’unico proprietario. Clementi decide quindi di recarsi in Italia per svolgere le sue indagini e scoprire che cosa si nasconda dietro questa notizia, aiutato dal noto assistente e autista Simon che non manca mai di accompagnarlo nelle sue numerose avventure. Arrivato sul luogo scopre che nel paese lavora una nota banda di falsari che tramite ripetuti inganni ai turisti, alletta gli interessi delle persone convincendoli ad acquistare opere darte famose dietro il pagamento di cifre esorbitanti.
Si tratta in realtà di copie difficilmente individuabili come copie non originali ma che la banda, grazie alla sua esperienza, riesce comunque a produrre. Il professore, chiamato così per le sue abilità di investigazione, mette in atto il suo piano e si traveste da turista per attirare lattenzione dei falsari. Nel giro di poco e grazie alla sua maestria come picchiatore riesce a risalire al capo dei contraffattori da cui viene avvicinato e preso di mira. Il suo astuto stratagemma viene infatti ben presto scoperto e si ritrova ad essere a sua volta vittima dei ricatti dei falsari. La banda tuttavia non riuscirà nel suo intento di corrompere Clementi che tramite un calzante scambio di battute con il capo falsario riuscirà a mettere fine alle sue azioni criminali.