Episodio numero quattro della serie televisiva poliziesca Marie Brand – dal titolo L’amore che uccide – proposta nuovamente da Rai 2 nel periodo estivo, dopo il successo ottenuto lo scorso anno. Protagonisti della serie sono Marie Brand, interpretata da Marielle Millowitsch e Simmel, interpretato dall’attore Hinnerk Schonemann. Anche questo episodio, come gli altri, ha una durata di circa novanta minuti. Vediamo la trama. Altro caso intricato per Marie Brand, che dovrà recarsi in una clinica psichiatrica, dove un uomo, ovvero il medico Jens, è stato trovato morto dalla sua assistente Nicola. Dopo un’attenta analisi, la donna pensa che, a causare la morte del medico, sia stato un avvelenamento: la tesi viene confermata anche dal fatto che, sul corpo di Jens, non sono stati trovati segni di violenza, il che fa appunto pensare che l’uomo sia morto per avvelenamento.
I sospetti, almeno inizialmente, ricadono tutti su Nicola ma, ancora una volta, è il collega donnaiolo di Marie che cerca di portare i sospetti su altri individui, aggiungendo che la donna è troppo simpatica per poter essere una killer. Le indagini dunque proseguono, e Marie inizia a informarsi sul luogo di lavoro della vittima, interrogando un collega di Jens, ovvero il dottor Jacobsen. L’uomo sostiene che Jens stava lavorando con lui ad un particolare progetto, che aveva lo scopo di curare la demenza dei vari pazienti, ed altre malattie di tipo psicologico che ancora erano senza una cura ben delineata. Proseguendo nelle indagini, Marie ed il suo collega scoprono diverse informazioni sul passato del dottore Jens: in primo luogo, l’uomo aveva diversi problemi nel luogo di lavoro, in quanto il suo lavoro veniva tutt’altro che apprezzato da parte dei suoi colleghi, molti dei quali invidiosi del successo che lo stesso medico stava ottenendo.
Marie dunque prosegue nelle sue tante indagini, e decide di indagare anche nell’ambito famigliare, e anche in questo caso, le sorprese non vengono a mancare. Il medico deceduto infatti, in passato ha avuto problemi con l’alcol, ed è stato aiutato parecchio per poter smettere con questa sua dipendenza, che in passato gli costò quasi il posto di lavoro. Inoltre, Marie scopre che il medico aveva anche un conto in sospeso con una persona, che venne arrestata per causa sua, malgrado fosse innocente: il nome del sospettato è quello di Schmieder, il quale una volta uscito di galera, ha manifestato l’intenzione di vendicarsi del medico. Ma nei sospetti rientra anche Nicola, delusa della relazione avuta col medico, che ha messo il lavoro al primo posto, lasciando dunque la ragazza delusa.
Diversi sospetti che non fanno altro se non creare una grande confusione nella mente degli investigatori, che cercano di capire chi realmente abbia avuto la motivazione reale per uccidere il medico. Tre sospetti che inoltre cercheranno di collaborare il meno possibile, una volta che la pressione degli investigatori aumenta. Quello principale è l’ex carcerato, che si dimostra freddo e pieno di rimorsi nei confronti del medico, e per questo motivo Marie decide di puntare tutto su di lui, ovvero di incastrarlo. Ma una rivelazione sconvolgente cambia completamente lo scenario: Marie scopre che, diverso tempo prima dell’omicidio del medico, nella clinica sono morte due persone per mano del collega di Jens, il quale aveva utilizzato una tecnica sperimentale per curare le persone ricoverate nella clinica. Il medico, messo alle strette, decide di confessare: Jens lo aveva scoperto e rimproverato, ed allo stesso tempo aveva deciso di iniziare a ricattare il medico, minacciandolo di rivelare i suoi errori alla stampa. Per questo motivo il medico, stanco delle continue minacce, aveva deciso di avvelenare il medico Jens, il quale era diventato sobrio e si limitava a bere solo ed esclusivamente delle bevande alle verdure, per evitare di peggiorare la situazione. Il medico verrà dunque arrestato, ed il caso archiviato dalla coppia formata da Marie e Simmel.