Sta per essere trasmesso su Rai 2 ‘Le quattro giornate di Napoli’, un film storico di Nanni Loy che racconta delle vicende accadute nel settembre del 1043 nella città di Napoli che, minacciata dai Nazisti, insorge e e combatte fino allo stremo per raggiungere la libertà. Il film racconta anche di Gennarino Capuozzo, un ragazzino di 10 anni che, morto in battaglia insieme ai suoi amici, venne successivamente insignito della medaglia d’oro al valor militare.  Nonostante la piena veridicità dei fatti trattati, alcune scene non sono girate a Napoli ma a Salerno. Vi ricordiamo che sarà possibile seguire ‘Le quattro giornate di Napoli’ su Rai 3 alle 21.00 oppure in diretta streaming sul sito di Rai TV cliccando qui.



Le quattro giornate di Napoli, in onda questa sera alle 21.00 su Rai 3, è un film storico per la regia di Nanni Loy. Firato nel 1962 ha una durata di 180′. Numerosi gli attori, fra principali e secondari, che hanno voluto onorare, anche in base alle loro origini napoletani, la bella Napoli. Con Raffaele Barbato (Ajello), Regina Bianchi (Concetta), Enzo Turco (Valente), Charles Belmont (marinaio), Luigi De Filippo (Cicillo), Enzo Cannavale (partigiano), Pupella Maggio (mamma di Arturo) e Gian Maria Volontè (capitano Stimolo).



Siamo nel 1943 a Napoli, una città presa di mira dagli eserciti nemici e alleati e minacciata dall’ira dei nazisti che deportano molti cittadini verso i lagher. L8 settembre di quell’anno la città, in attesa di essere liberata,  decide di insorgere e di non attendere più e pochi giorni dopo linizio dellassedio combatte scendendo in strada a difendere la propria terra e la propria vita. Il documentario ripercorre tutti i momenti in maniera dettagliata con un racconto che narra proprio lattimo in cui il popolo decide di armarsi e di scendere in campo. Tutti, nessuno escluso, intervengono nella rivolta. Napoli è sotto la mira dei bombardamenti ormai da anni, con linizio della seconda guerra mondiale, che la porterà poi a firmare una tregua nel 1943, dopo aver avuto migliaia di morti fra le sue fila. Le autorità tedesche continuano la loro minaccia promettendo che per ogni tedesco caduto verranno uccisi cento cittadini. Quasi ventimila persone vengono fermate e arrestate e i nazisti distruggono fabbriche e fanno esecuzioni, fra cui quella di un marinaio coinvolto nella resistenza che dà il via alla rivolta.



I napoletani decidono di reagire alzando delle barricate in ogni quartiere resistendo ad ogni tipo di attacco e costringendo alla fine i tedeschi ad arrendersi. Arrivata in loro soccorso lAmerica, inizia la ripresa ma i problemi non sono terminati con la vittoria: il Vesuvio erutta, il mercato nero prende piede come la prostituzione e il tifo sta mietendo ulteriori vittime. La malattia che verrà debellata grazie al contingente americano che deciderà per lirrorazione dellintera popolazione tramite luso di quintali di DDT. Il film, tratto da un evento storico realmente accaduto, è anche omaggio a Gennaro Capuozzo, detto Gennarino, un bambino di poco più di dieci anni ucciso mentre lottava a sua volta per impedire lavanzata degli invasori.