Il Papa Buono è una serie televisiva che racconta l’intera vita di Papa Giovanni XXIII. Mandata in onda nel lontano 2003, questa fiction vede protagonista Edward Asner, nel ruolo di Angelo Roncalli, futuro Papa. Un episodio, in onda oggi su Canale 5, realizzato in maniera ottima, che ripercorre la giovinezza e la biografia del semplice vescovo Angelo Roncalli: una prima parte dedicata interamente alla sua vita prima di esser conosciuto come Papa Giovanni XXIII, con delle azioni che in pochissimi conoscevano prima del film che di fatto hanno reso ancor più amato il Papa. L’episodio si apre con Angelo Roncalli, divenuto vescovo e patrono di Venezia, che riceve una telefonata che lo sconvolge parecchio: l’uomo infatti viene a conoscenza del fatto che Papa Pio XII è passato a miglior vita e pertanto è stata indetta la riunione dei massimi esponenti della Chiesa. Il vescovo decide immediatamente di mettersi in viaggio, ed inizia a ripensare alla sua infanzia difficile.



Da piccolo infatti, Angelo viveva in una condizione misera assieme alla madre: l’unico suo amico era un vescovo, il quale cercava di confortare, con parole dolci e piacevoli da ascolta, le famiglie che vivevano nella stessa situazione nella quale viveva il futuro Papa. Durante il viaggio, il ricordo della madre è sempre presente nella mente di Angelo, il quale ricorda anche che, a causa della stima e ammirazione che provava per quel vescovo, che aveva deciso di vivere anche lui in una condizione di miseria assoluta, decise di studiare per divenire prete. Il viaggio termina e Angelo arriva a Roma: è il 9 ottobre del 1958, ed il conclave viene riunito. Angelo però non viene ben visto dagli altri vescovi, a causa del suo comportamento che ebbe nel 1903 a Venezia: nell’occasione, nella piazza principale della città, alcuni operai decisero di entrare in sciopero, in quanto non venivano ben pagati dalla ditta, e la loro condizione sociale era misera. Angelo, all’epoca ancora prete, si trovava in compagnia di un vescovo che, dopo essersi informato della situazione, decise di compiere un gesto che rimarrà segnato nella storia: diede il suo anello ai dipendenti che scioperavano, in maniera tale che questi potessero scioglierlo e potessero dividersi i soldi ed uscire da quella condizione di povertà estrema e poco piacevole da vivere. Angelo ed il vescovo dunque viene inquisito e visto come comunista, ma per sua fortuna, dopo un’attenta indagine, le accuse che gli vennero rivolte decadono.



Il futuro Papa, prima della riunione e dopo esser stato prosciolto da ogni accusa, ricorda gli orrori della prima guerra mondiale, alla quale partecipò come cappellano militare, e successivamente ripensa al 1925, quando venne mandato in missione in Bulgaria. Angelo regalerà il cibo e denaro alla popolazione del villaggio bulgaro, in maniera tale che questi possano ricostruire il villaggio andato distrutto a causa di un terremoto. Angelo ricorderà anche quando salvò la vita a tantissime persone ebree durante la seconda guerra mondiale, e quando a Parigi farà da mediatore affinché trenta vescovi non vengano espulsi dall’ordine ecclesiastico, malgrado loro abbiano deciso di aderire al regime nazista. Roncalli ricorderà anche quando diede il suo anello ad un usuraio greco, per evitare che la chiesa di Sofia sia privata dei suoi beni. Dopo questa serie di flashback sulla vita del Papa, si torna al conclave, che elegge Papa proprio Roncalli, per tutte le opere che l’uomo ha compiuto in passato per la gente e per la Chiesa. Pochissimi interrogativi restano aperti sulla fiction, che proseguirà il 30 agosto: uno di questi consiste nello scoprire la seconda parte della vita del Papa, ovvero le opere ed azioni che compirà una volta che Roncalli rivestirà i panni di Papa Giovanni XXIII ed il perché è stato uno dei Pontefici più amato di sempre.

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