Little Red Flowers è il titolo del film col quale la pellicola La Guerra dei Fiori Rossi è conosciuta in tutto il mondo: essa venne girata nel 2006, trasmessa alle 16 su Rai Tre, ed a modo suo racconta la ribellione di una piccola unità contro il sistema. Protagonisti sono il piccolo Dong Bowen e gli adulti Zhao Rui e Xiafeng Li, diretti dal regista Zhang Yuan. La pellicola è ambientata in un non precisato secolo del XX secolo, in Cina e precisamente a Pechino. In questa epoca, la famiglia affronta con grande difficoltà la vita di tutti i giorni: la povertà è sempre più presente all’interno della società, e per questo motivo i genitori sono sempre più impegnati in alcune attività lavorative che permettono ai genitori di poter avere una giusta quantità di denaro per poter mantenere la famiglia intera.



I genitori però, a causa del lavoro che diventa sempre più estenuante e faticoso, decidono di iscrivere i propri figli in un particolare asilo, dove le regole sono rigide ed i piccini educati al rispetto delle persone, soprattutto di quelle più grandi di loro. I genitori hanno adottato questa scelta in quanto, in questo modo, potranno dedicarsi con maggior ardore al lavoro nei campi e ad altre mansioni, che permettono loro di poter portare del denaro a casa, di cui una parte viene destinata al pagamento della tassa scolastica. I piccini, che mediamente hanno quattro anni, visto che si tratta di un asilo, oltre essere educati con dei metodi molto rigidi, rimangono a dormire anche nella scuola, lasciando riposare i genitori che, stanchi come non mai, riusciranno a recuperare le forze per poter lavorare il giorno dopo. I bambini però non sembrano essere molto felici di tale situazione, anche perché nella scuola vengono adottati dei metodi che risultano essere, per la maggior parte dei casi, abbastanza violenti e sconsigliati. Le percosse e gli insulti infatti non vengono a mancare, e questo per insegnare ai piccini il significato del rispetto e della forza di volontà.



Coloro che si distinguono in maniera positiva ottengono, come premio, dei fiori rossi di carta, realizzati con cura dalle insegnanti proprio per premiare i piccoli studenti. Nell’istituto questi fiori possono essere ottenuti in maniere differenti: il vestirsi da soli, fare la giusta quantità di bisogni fisici la mattina, essere ubbidienti e rispettosi, lavarsi le mani prima di mangiare e fare i compiti, sono solo alcune della azioni che permettono ai bambini di poter ottenere i fiori rossi di carta. Tra i bambini vi è un piccolo ribelle che, seppur abbia quattro anni, ha capito che ottenere i fiori rossi è complicato, ma perderli invece è molto semplice: basta infatti anche il più piccolo degli errori che i piccini, oltre essere colpiti ripetutamente, perderanno i fiori ottenuti con tanto sacrificio.



Per questo motivo il piccolo Fang decide di adottare un comportamento che va contro le regole: disubbidisce, combina marachelle e rende impossibile la vita ai suoi insegnanti, i quali non sanno come comportarsi con lui. Le maestre, seppur cerchino di comportarsi gentilmente, vengono respinte dal protagonista della pellicola, che peggiora giorno dopo giorno: piano piano anche gli altri bambini decidono gli occhi e capiscono che le maestre sono tutt’altro che brave. Per convincere tutti i bambini a ribellarsi, Fang racconta loro che le maestre di notte si trasformo in mostri e mangiano i bambini. Col passare del tempo i piccini diventano ingestibili e proprio per questo motivo verranno espulsi dall’asilo: per Fang si tratta di una grande vittoria, visto che ha distrutto le regole del sistema ed ha pensato con la sua testa. Tutti i bambini dunque tornano a casa dai loro genitori, e alla fine decidono di lavorare assieme a loro nei campi e in altri settori, pur di star loro vicini e non perdersi nemmeno un istante di vita da trascorrere con loro.