Venerdì scorso, 28 agosto 2015, Sky Atlantic ha trasmesso lultimo appuntamento con la terza stagione di Banshee: si tratta del decimo episodio, dal titolo Attacco alla base. Per chiunque se lo fosse perso, o in attesa di una quarta stagione (che è stata confermata come lultima, di 8 episodi) ecco il riassunto di quello che è successo. Sappiamo ormai che Lucas (Antony Starr) ha vissuto svariate vite, e in questo episodio assistiamo al flashback di una di queste, forse la più importante. Si torna al tempo in cui era un militare, ovvero prima di darsi alle rapine. E’ sempre stata una testa calda, e dunque lo vediamo cacciarsi nei guai ancora una volta. Ha picchiato il proprio sergente, e per questo è finito in una stanza in isolamento. Qui però fa la conoscenza di un uomo misterioso, ben vestito e con l’aria di chi è sempre in pieno controllo della situazione.
Ha visto in Lucas (che al tempo ovviamente non si faceva chiamare così) qualcosa che gli ha fatto sperare di poterlo plasmare nel tipo di soldato che desidera. Questi guida un gruppo speciale, ma i dettagli non vengono rivelati, e di certo saranno narrati nella prossima stagione. Prima di poter procedere col suo piano però intende farlo crollare e ammettere d’aver ucciso suo padre. Passano settimane prima che il processo possa dirsi completato, e alla fine Lucas viene ammesso in questo particolare corpo armato, probabilmente alla base delle sue capacità combattive al di sopra della media. Job (Hoon Lee) intanto si trova nelle mani del nemico a Camp Genoa. Qui c’è qualcuno che conosce alla perfezione il suo lavoro. Job infatti ha fatto di tutto per tenere segreta la propria identità nel corso degli anni, ma ovviamente il suo stile di lavoro risulta riconoscibile. Leo, l’esperto tecnologico del campo, lo ha studiato per anni, e dunque quando ha visto il tipo di lavoro fatto per rubare i soldi di Stowe, si è reso conto d’essere dinanzi al suo mito. Inizia a leggere il suo curriculum, mentre Job tenta invano di negare tutto. Dentro di sé però dà la colpa a Carrie (Ivana Milicevic), che ha legato con Stowe, creando una falla nel piano. Ora si ritrovano tutti imprigionati, sia lui, che lei che Sugar (Frankie Faison). Tutti pestati a turno, in attesa che Lucas si faccia vivo per consegnare i soldi. Ovviamente questa non è un’opzione conoscendolo, e dunque si andrà verso un bagno di sangue.
Ecco finalmente Lucas fare la propria comparsa. Non ha i soldi e non pare affatto pronto a uccidere tutti i soldati. Si tratta di una missione ricognitiva. Vuol guardarsi intorno e rendersi conto se i suoi amici sono ancora vivi. Dopo aver visto ciò che gli interessava, promette a Stowe di tornare col denaro, dicendogli che tutti e tre dovranno restare in vita. Ovviamente ciò non vieta all’uomo di divertirsi un po’ con loro pestandoli. Hood torna a casa e si prepara per la mossa finale. Si tratta di una missione suicida e lo sa bene, ma improvvisamente si ritrova un alleato dalla propria parte. Gordon (Rus Blackwell) decide a sorpresa di abbandonare il ruolo di bravo cittadino e padre, comprendendo che in alcune situazione occorre soltanto fare ciò che si deve, senza curarsi delle conseguenze. Lui è stato un soldato e in alcune occasioni ha dimostrato di sapersi ancora muovere come tale. Ha un fucile di precisione dalla sua, e insieme si preparano a salvare gli altri e a far fuori un po’ di soldati americani. Proctor (Ulrich Thomsen) è riuscito a salvarsi da Black Beards, e ora si confronta con Rebecca (Lili Simmons), che ha disobbedito ai suoi ordini, facendolo quasi morire. Ora però Kai si ritrova a dover stringere affari con Hector, il capo salvadoregno cui Rebecca aveva venduto della droga.
Gli offre un’antica spada samurai, ma soprattutto l’opportunità di usarla per uccidere Black Beards. Tutti e quattro, Burton compreso, viaggiano verso Philadelphia, dove fanno rapidamente fuori tutti gli uomini di Frazier. Questi viene infine decapitato da Hector. Bunker intanto ha deciso di smantellare il gruppo nazi di cui faceva parte. Va a parlare con suo fratello Calvin e lo minaccia. Questi ha un aspetto elegante, come uno ben inserito nella società. Non intende lasciarsi minacciare e gli dice di farsi da parte, altrimenti dovrà decidere di far del male a suo fratello, difendendo la propria fratellanza ariana. Gli propone anche di tornare tra loro, ma ormai la rottura è insanabile. Si va vicini all’esplosione finale, con Bunker che aggredisce degli ex compagni che iniziano a tormentarlo al di fuori di una tavola calda. Brock (Matt Servitto) lo ferma in tempo, ma quella notte il gruppo va a fargli visita in casa, tenendolo fermo a letto e rimuovendo a fuoco tutti i suoi tatuaggi. Lucas e Gordon intanto entrano con la forza a Camp Genoa, facendo fuori soldati dopo soldati. Gordon se la cava eccome e non sbaglia un colpo. Stowe si rende conto della situazione e prende Carrie come ostaggio, portandola via dagli altri due, che riescono a liberarsi e scappare.
Lucas si ritrova a vivere una situazione molto simile a quella di Siobhan. Stowe infatti riesce a tener ferma Carrie, dopo un’iniziale combattimento, e la usa come scudo. Lucas è terrorizzato, mentre Gordon mostra sangue freddo e spara alla mano dell’uomo, dando la possibilità a Carrie di muoversi e piantargli il suo coltello nello stomaco. Non va però tutto per il meglio, perché Gordon è stato ferito gravemente, e in pochi minuti muore tra le braccia di Carrie. Il resto del gruppo pare salvo, ma lei spara a Job e lo rapisce. Lucas non può far nulla, e vede volare l’amico in elicottero. Tornato a Banshee, consegna il suo distintivo a Brock.