Questa sera alle 21.00 va in onda su Iris ‘L’ultima missione’, un film poliziesco con Daniel Auteuil diretto da Oliver Marchal. La storia racconta di Louis Schneider, un poliziotto alcolizzato che si trova ad indagare su un serial killer che minaccia le strade di tutta Marsiglia. L’uomo viene però sospeso dalle indagini e relegato al lavoro d’ufficio per aver puntato la pistola, ubriaco, al’autista di un pullman. Nonostante questo Louis non si arrende e porta avanti le indagini in segreto, riuscendo, alla fine, a venire a capo del mistero. Ecco il trailer del film.
L’ultima missione, in onda questa sera in prima serata su Iris, è basato su una storia realmente accaduta il cui titolo originale era ‘MR 73’, che stava ad indicare il revolver Manhurin MR73, l’arma in dotazione presso il distretto di polizia francese negli anni ’70. La pellicola ha segnato, inoltre, la seconda collaborazione tra Oliver Marchal e Daniel Auteuil, preceduta da quella nel famosissimo ”36 Quai des Orfèvres. Curioso notare come nel film il protagonista guida un’auto di gran valore: una Volvo Amazon P 120 degli anni ’60, in ottimo stato e dotata di volante da corsa.
L’ultima missione, in onda oggi, comenica 30 agosto, alle 21.00 su Iris, è il titolo del film noir – drammatico – thriller del 2008 diretto dal regista francese Olivier Marchal che ha firmato anche il soggetto e la sceneggiatura. La pellicola è uscita in Francia con il titolo MR 73, in riferimento ad un modello di pistola che si dava in dotazione alle forze dell’ordine francesi qualche decennio fa. Gli attori protagonisti sono Daniel Auteuil, Olivia Bonamy, Francis Renaud e Catherine Marchal. La storia si svolge a Marsiglia.
Protagonista principale è il poliziotto Louis Schneider, un uomo a cui la vita non ha risparmiato disgrazie e dolori. Quando la moglie e la figlia vengono coinvolti in un grave incidente stradale, la ragazza muore e la donna resta paralizzata. Louis, che non riesce a superare la perdita della figlia e non sopporta l’idea di sapere sua moglie immobile in un letto d’ospedale, comincia a bere sempre di più fino a dipendere completamente dall’alcol. A Louis, considerato da sempre un bravo investigatore, è stato affidato il compito di indagare su un pericoloso serial killer. Accade che, al termine di una lunga giornata di lavoro, l’uomo, che si ritrova completamente ubriaco, sale su un autobus e intima l’autista, con la pistola in pugno, di deviare il solito percorso per farsi lasciare sotto casa. Alla centrale di polizia il poliziotto gode di grande stima e tutti sanno quanto sia grave la sua situazione. Quando i superiori vengono informati circa il suo deplorevole comportamento, decidono di non denunciarlo ma sono costretti a ritirare la sua pistola d’ordinanza, ad affidare il caso del serial killer ad un altro investigatore e a relegare Louis al lavoro d’ufficio. Nei pochi momenti di lucidità, Schneider non accetta la sua nuova collocazione e va avanti in segreto con le indagini. Riesce a risolvere il caso, il serial killer è in trappola ma Louis sa bene di non poter procedere all’arresto in quanto sospeso dall’indagine. Chiede quindi ad un suo collega di portare a termine la fase dell’arresto ma, sfortunatamente, questi viene colpito durante l’operazione e muore. L’inchiesta sull’accaduto viene messa a tacere perché c’è di mezzo un’alta personalità dello stato. Schneider, grazie all’aiuto della poliziotta Marie (Catherine Marchal), un tempo sua amante, vuole costruire prove false per poter assicurare alla giustizia il vero omicida del collega. Purtroppo Kowalski (Francis Renaud), il compagno di Marie e nemico da sempre di Schneider, scopre le sue intenzioni e i due si affrontano.
La collera di Schneider è tale da farlo rinchiudere in un carcere psichiatrico. Scontata la pena, Louis viene rimesso in libertà. Viene avvicinato da Justine (Olivia Bonamy), una giovane donna incinta che, circa venticinque anni prima, era rimasta orfana di entrambi genitori, ammazzati da un pericoloso assassino. All’arresto del feroce criminale aveva partecipato anche Schneider, ora quell’uomo è ritornato libero e l’ostinato poliziotto vuole assolvere ad un ultimo compito. Uccide Kowalski, riesce a procurarsi la pistola che aveva sparato al collega, trova il recapito dell’attempato killer e lo ammazza. A questo punto Schneider va in ospedale dalla moglie, che intanto si è aggravata ed è in coma, le spara e poi si suicida, lasciandosi cadere sul corpo esanime della donna. Intanto Justine dà alla luce un bel bambino che battezzerà Louis, in ricordo del poliziotto.