Esiste un mondo a noi sconosciuto proprio sotto i nostri piedi? Le leggende riguardo a un’antica civiltà sottorranea si ritrovano presso molti popoli antichi. Popoli formica, popoli serpenti, civiltà immaginarie sono state create dalla fantasia di popoli e scrittori, tra cui Verne e persino Dante. Agarthi o Ade sono i nomi più frequenti che sono stati dati a questi mondi sotterranei. Ma potrebbe esserci qualcosa di vero tutti questi racconti? Roberto Giacobbo è andato a scoprirlo nel corso della nona puntata di Voyager – Ai confini della conoscenza, andata in onda in prime time ieri sera su Rai 2. Per cercare di scoprire qualcosa in più riguardo a questi mitici mondi sotterranei, il conduttore si è spostato dall’Italia alla Turchia, dall’Egitto alla Bosnia, inseguendo le leggende. La città sotterranera di Derinkuyu si trova in Cappadocia e attraverso una rete di tunnel chilometrici era collegata ad altre città sotterranee. Al suo interno si poteva sopravvivere perché non mancava nulla. Secondo gli archeologi fu costruita dai Frigi intorno all’800 a.c.



Altri credono che sia stata scavata invece centinaia di anni prima dagli Ittiti, ma forse risale ancora più indietro nel tempo. Gli accorgimenti architettonici sono molteplici, come quello che impedisce di aprire le porte dall’esterno. Ma era davvero sicuro rifugiarsi lì sotto? Qualcosa non torna, secondo Giacobbo. Quelle ritrovate in Turchia, inoltre, non sono le uniche tracce di una civiltà sotterranea. In Ecuador, ad esempio, esiste un’immensa grotta nel cuore della giungla. Sono venuti alla luce reperti risalenti a ben 3500 anni fa. Forse quella grotta era un’antica biblioteca? Gli studiosi stanno ancora cercando di capirlo. In Messico invece esiste una grotta che custodisce cristalli e che si trova a 300 metri di profondità. Poco tempo fa questa meraviglia sotterranea è stata esplorata da una spedizione italiana. Oggi tra l’altro questa cavità è diventata inaccessibile a causa dei lavori effettuati nella vicina miniera. Il documentario realizzato da quella spedizione è diventato così un documento unico. Ieri sera abbiamo avuto di guardarne alcuni spezzoni, ascoltando i commenti di chi lo ha realizzato. La grotta è gigantesca e i cristalli al suo interno sono davvero enormi. Le temperature più basse con cui la grotta sta entrando in contatto purtroppo la sta letteralmente distruggendo. Per dare delle risposte circa la sua esistenza resta dunque poco tempo.



La sua esistenza, in ogni caso, prova che sulla Terra vi sono diversi luoghi ancora da esplorare e che sono a noi totalmente sconosciuti. A Ischia esiste una leggenda, quella della terra della cava. Roberto Giacobbo è salito a cavallo in cima al monte Epomeo, che sormonta l’isola. Camminando, ecco che si incontra un esempio di cavità nel tufo, una vecchia abitazione scavata nella roccia. Il Monte Epomeo sarebbe un luogo di accesso al mondo sotterraneo? Quanto tempo ci vuole a passare dall’esterno della Piramide di Cheope fino alla stanza del re? Cosa si prova a salire lì dentro? Giacobbo ci andò qualche anno fa, spiegando le diverse caratteristiche di questo monumento. Qual è la relazione con Ischia? Semplice, anche riguardo a questa piramide una teoria vuole che sia servita per accedere a un mondo sotterraneo, quello di Agharta. Sono passati ormai dieci anni da quando Giacobbo realizzò quel filmato in cui si prefiggeva di mostrare non solo le camere in alto della piramide, ma anche le stanze sotterranee. A Visoko, in Bosnia, potrebbe essere stata scoperta la più grande piramide del mondo. La notizia deve essere ancora confermata, ma già nel 2007 le telecamere di Voyager ne documentarono il rinvenimento. In queste terre sono ancora visibili gli orrori lasciati dalla guerra e le tombe che si incontrano lungo il cammino narrano di un paese lacerato. Eppure ritrovamenti come questo fanno pensare che sia esistita qui in passato una civiltà importante. Semir Osmanagic ha spiegato che si è giunti ormai alla conclusione che le piramidi sono cinque.



Sulla cima della Piramide del Sole si è scoperto inoltre un raggio magnetico che la rende una grande macchina di energia. La troupe di Voyager è andata a scoprire tutti i dettagli della scoperta. Tutto ebbe inizio quando si capì che alcune colline avevano qui una forma troppo regolare. Esse hanno un orientamento ben definito le une con le altre e questo è un altro elemento che insospettiva. Così si è capito che non si trattava di colline naturali. La tecnica costruttiva è molto particolare perchè sarebbe stato usato una sorta di antico cemento. La Piramide del Sole è attraversata da una fitta rete di cunicoli. Anche a Napoli esite una città sotterranea fatta di cunicoli, catacombe e ambienti di diverso tipo. Roberto Giacobbo è sceso a vedere di persona i luoghi sotterranei che raccontano della Grande Guerra. I gradini da scendere sono tanti e ci si ritrova in quelle che per tanto tempo furono cave, poi utilizzate come cisterne d’acqua. Verso la fine dell”800 questi pozzi furono chiusi, perché l’acqua arrivava direttamente nelle case. Tali luoghi divennero però importantissimi nella Seconda Guerra Mondiale. Insomma, sotto di noi esiste un vero e proprio mondo nascosto e che siano vere o no le leggende riguardo all’esistenza di popoli che lo avrebbero abitato, sta di fatto che la scienza ancora non sa spiegarsi molte cose. L’esplorazione dell’uomo non ha superato i 12 chilometri di profondità e ancora molti ce ne sono prima di arrivare al cuore del nostro pianeta.

Replica Voyager – Ai confini della conoscenza, puntata 3 agosto 2015: come vederla in video streaming E possibile vedere o rivedere la puntata di Voyager – Ai confini della conoscenza grazie al servizio di video streaming disponibile su Rai.tv, cliccando qui