Scappo dalla città – La vita, lamore e le vacche, le curiosità: i premi a Jack Palance – Nel film in onda tra pochissimo su Rai 3 – dal titolo Scappo dalla città – La vita, lamore e le vacche – grazie alla sua brillante interpretazionelattore Jack Palance si è aggiudicato il Premio Oscar nell’edizione 1992, come Migliore attore non protagonista. Nello stesso anno il noto attore statunitense ha vinto anche un altro importante premio, il Golden Globe, sempre nella stessa categoria. Inoltre, sempre ai Golden Globe del 1992, sono arrivate le nomination per Miglior film commedia o musicale e Miglior attore in un film commedia o musicale a Billy Crystal. Questultimo è riuscito ad aggiudicarsi il premio di Miglior performance comica agli MTV Movie Awards.
Scappo dalla città – La vita, l’amore e le vacche, la trama del film – Scappo dalla città – La vita, l’amore e le vacche è il titolo di un film di genere avventura – commedia, in onda alle 16 su Rai 3, prodotto negli Stati Uniti nel 1991, per la regia di Ron Underwood. La pellicola, che dura circa 110 minuti, trova il suo sequel nel film del 1994 intitolato “Scappo dalla città 2”, del regista inglese Paul Weiland. Il cast vanta attore di grande talento come Billy Crystal, Bruno Kirby, Helen Slater, Daniel Stern e Jack Palance. Vediamo la trama. Tre vecchi amici, alla soglia dei quarant’anni, decidono di concedersi una vacanza che possa loro restituire la gioia di vivere. Non sono bastate a Phil Berquist (Daniel Stern) i brividi delle scappatelle extraconiugali, non è bastato a Mitch Robbins (Billy Crystal) il lungo soggiorno di piacere in Spagna e l’emozione vissuta al cruento spettacolo della corrida, non basta vivere con la bellissima modella Kim per soddisfare la quotidianità di Ed Furillo (Bruno Kirby). Ci vuole qualcosa di alternativo, qualcosa che possa allontanarli dalla frenesia della città, qualcosa che faccia loro riscoprire la bellezza di vivere vicino alla natura: in altre parole ci vuole un “cattle drive”.
I tre amici quindi decidono di partecipare ad una vacanza turistica organizzata per vivere due settimane alla maniera dei cowbays, quindi andare a cavallo, catturare le prede con il lazo, riunire le mandrie. Insieme a loro viaggiano due dentisti, due artigiani gelatai ebrei, una ragazza di nome Bonnie (Helen Slater) e un uomo di colore con il figlio. A guidare la carovana dei turisti c’è Curley (Jack Palance), un uomo anziano che si avvale dell’aiuto di due cowboys e di un cuciniere spesso ubriaco. Cavalcando fianco a fianco per giornate intere, nel gruppo nasce una certa familiarità che spesso sfocia in confidenze e racconti della propria vita. Durante il viaggio non mancano episodi incresciosi come la furia delle vacche in presenza di rumori insoliti o il deplorevole tentativo dei baldi cowboys di dare fastidio all’attraente Bonnie. Un infarto coglie di sorpresa Curley, che muore all’istante, inoltre, per colpa dell’inaffidabilità del cuoco il carro va perso. A questo punto la comitiva non ha più motivo di essere ma Ed convince i suoi due compagni a terminare il percorso e portare il bestiame a destinazione che, altrimenti, perirebbe.
Ha inizio un’avventura entusiasmante che unisce ancor di più i tre amici, sempre pronti a sostenersi l’un l’altro nei momenti di difficoltà. La mandria giunge a destinazione, con grande stupore ed ammirazione da parte degl organizzatori del viaggio vacanza che, addirittura, propongono ai tre coraggiosi amici il rimborso del danaro versato per poter partecipare all’esperienza turistica. L’esperienza vissuta, straordinria a livello umano, fa ritrovare ai tre vecchi amici il senso della vita: Mitch riscopre il piacere di stare in famiglia, Ed comincia ad accarezzare l’idea di avere un figlio da Kim, Phil invece progetta una vita futura insieme a Bonnie.