Savino Zaba, che sarà uno dei concorrenti del programma di Tale e Quale Show, è pronto a tornare in televisione dopo due anni d’assenza dagli schermi televisivi. La sua carriera inizia a soli sedici anni, quando comincia a fare lo speaker per una radio privata e grazie alla sua passione ed impegno, riesce a ritagliarsi molto spazio all’interno del mondo radiofonico. Nel 2002 è uno dei fondatori dell’emittente M2O: il debutto televisivo avviene invece nel 1995, quando conduce il programma televisivo Battiti, che lo vedrà protagonista per circa cinque anni. Dal 2006 lavora per la RAI: il debutto avviene col programma Music@ e, dopo diversi altri programmi minori, nel 2011 diviene prima inviato di Uno Mattina e successivamente è conduttore di Uno Mattina Storie Vere, che lo vede protagonista nel 2013.
Inviato anche per i Mondiali di Calcio nel 2010, Savino accumula tantissima esperienza, ma dal 2013 il conduttore televisivo e inviato sparisce dagli schermi televisivi. Il suo ritorno è previsto nel 2015, nel ruolo appunto di concorrente per il programma di Carlo Conti Tale e Quale Show. Recitazione ed imitazione: saranno sicuramente questi i punti di forza che Savino potrà mettere in mostra durante il programma di Carlo Conti, quando si troverà costretto ad imitare alcuni personaggi importanti della televisione e dello spettacolo. Ma anche ruoli drammatici potranno essere interpretati dallo stesso Zaba, il quale ha accumulato anni ed anni di esperienza al teatro, sua vera passione che gli ha permesso di poter diventare un buona attore in grado di interpretare diverse parti.
Altro punto di forza sulla quale potrà contare è la personalità seria, la quale nasce dall’esperienza di Storie Vere, e nel doppiare altri personaggi, visto che nella sua lunga carriera Savino Zaba è entrato a far parte anche del mondo dei doppiatori.Il tallone d’Achille invece è rappresentato proprio dal canto, quello che secondo lui lo penalizzò: lo stesso Savino sostenne di essere abbastanza stonato, e di avere delle difficoltà a interpretare anche i brani meno complessi e facilmente orecchiabili. Se si dovesse ballare, Savino potrebbe avere ulteriori difficoltà, visto che nei suoi spettacoli non ha mai danzato: potrebbe però riservare delle sorprese piacevoli, in quanto magari si è allenato non appena ha saputo di dover partecipare a questo programma, e lo stesso discorso potrebbe valere per il canto. Parole amare quelle espresse da Savino Zaba prima della partecipazione a Tale e Quale Show: durante una recente intervista, realizzata per il sito web Blogo.it, il conduttore e attore si è detto deluso dal fatto che la RAI si sia dimenticata momentaneamente di lui. Savino infatti, nel 2013, ha condotto diversi programmi per la rete televisiva, come il Concerto di Natale 2013 e Uno Mattina Storie Vere, con il quale ottenne un grande successo.
Savino ha ricordato inoltre che fu Carlo Conti a dipingerlo come suo probabile erede nel mondo televisivo, in quanto vedeva in lui del potenziale, teoria che fu confermata dallo stesso Conti quando ebbe il piacere di parlare con Savino. Poi accadde l’impensabile: dopo un anno di successi televisivi, i programmi ai quali partecipò il conduttore furono sempre meno e questo di fatto lo fece sparire dalla lista dei volti noti della televisione. Savino ha continuando raccontando che i piani prevedevano che lui fosse il conduttore del programma The Voice, ma che questi poi sfumarono: secondo il suo punto di vista, il suo modo di fare non piaceva a qualche direttore della RAI, che decise di non ricontattarlo. Fortunatamente, Savino ha raccontato di aver trovato nella radio la sua salvezza, ed è tornato a condurre programmi radiofonici, come agli esordi, seppur l’amarezza di esser stato messo da parte era sempre presente.
In merito alla partecipazione al programma di Tale e Quale Show, Savino ha sostenuto che questa è un’occasione rara che non può sprecare e che la sfrutterà al massimo per farsi conoscere anche come comico, visto che a teatro interpreta sempre ruoli di questo genere. Inoltre, ha sostenuto che potrà anche cantare durante il programma, spiegando che, secondo il suo punto di vista, fu proprio il canto a penalizzarlo, quando durante il concerto di Sanremo si mise ad intonare un brano storico con una tonalità stonata.
Per lui una buona prestazione al programma potrebbe permettergli di tornare in televisione in casa RAI, come accaduto in passato a personaggi del calibro di Amadeus e Fabrizio Frizzi, che ritornarono appunto in RAI grazie a Carlo Conti dopo tanti anni trascorsi fuori dai programmi televisivi delle reti principali italiane. Un conduttore di programmi seri non dovrebbe far queste cose: l’intervista si conclude con questo pensiero, visto che al periodo conduceva Storie Vere e probabilmente, i direttori RAI, avrebbero voluto che non uscisse dal suo ruolo di personaggio serio e professionale, anche se in altri contesti.