Quando uscì nel 2013 Sole a catinelle contribuì a confermare il talento di Checco Zalone che si era già fatto conoscere su Canale 5 grazie a Zelig e ai due film precedenti. Riguardo al terzo lavoro sul grande schermo, il comico parlò della lavorazione sul film in alcune interviste prima dell’uscita: “Mi piace lavorare su linguaggi nuovi, già al tempo delle tv locali mi divertivo a cambiare e sperimentare, e oggi mi piace fare film comici di un certo tipo, diversi da quelli a cui siamo abituati. Non mi prendo mai sul serio, faccio un lavoro che spero di non dover fare più in futuro. Il mio obiettivo, da sempre, è non fare niente nella vita, realizzare tutto il più presto possibile per ritirarmi e godermi in pace i miei soldi” aveva detto Zalone che anche nelle interviste non ha mai rinunciato a far ridere i lettori.
Questa sera alle 21.10 su Canale 5 va in onda ‘Sole a catinelle’, una commedia del 2013 interpretata dal celeberrimo comico italiano Checco Zalone insieme a Aurore Erguy. La storia parla di Checco, un commerciante porta a porta, poverissimo e separato che promette al figlioletto una vacanza da sogno se prenderà tutti 10 in pagella. Inaspettatamente il ragazzo raggiunge il massimo dei voti. Checco allora, pur di non deludere Nicolò, organizza un viaggio a basso costo dove approfittare anche per vendere qualche elettrodomestico. Ecco il trailer del film.
In una scena di Sole a Catinelle, il film in onda stasera su Canale 5 alle 21.10, vediamo Checco spiegare fase dopo fase la produzione di una mozzarella, scandita da tutti i vari processi così come vengono regolamentati dalla legge e come devono essere riportati sull’etichetta del prodotto. Un elenco lungo e molto dettagliato in cui Checco si dilunga per quasi mezzo minuto fino a riassumere tutto con un più coinciso e genuino invito da rivolgere al consumatore intenzionato a comprare la sua mozzarella: “Ma mangia la mozzarella, vaff…”. Clicca qui per vedere la video scena.
Sole a catinelle, film in onda oggi in prima serata su Canale 5, è il terzo film interpretato da Checco Zalone, un comico Pugliese diventato famoso in tutta Italia grazie al programma ‘Zelig’. Il film ha non solo incassato in soli 4 giorni più del doppio del budget investito, ma si è piazzato ben presto come il film con il maggior incasso del 2013. Nel giro di una ventina di giorni ‘Sole a catinelle’ ha venduto più di 6 milioni di biglietti e incassato quasi 44 milioni di euro, entrando nella storia come il film italiano con maggior successo di sempre ed il terzo miglior incasso di sempre. Nel film Checco Zalone cita se stesso ed il suo Cado nelle nubi. Subito dopo che figlio fa intendere di essere omosessuale infatti si sente in sottofondo la versione spagnola della canzone sugli omosessuali cantata da Checco nel precedente film.
Il film Sole a catinelle, in onda oggi alle 21.10 su Canale 5, è una e commedia uscita nel 2013, per la regia di Gennaro Nunziante. Interprete principale è il noto comico Checco Zalone, alla sua terza esperienza cinematografica. Al fianco del comico pugliese hanno lavorato Robert Dancs e Miriam Dalmazio. La trama. Il film narra la storia di Checco (Checco Zalone), un trentaseienne appassionato di alta finanza che lascia il suo lavoro di cameriere per fare il venditore porta a porta per conto di un’azienda di aspirapolveri. La fabbrica in cui lavora la moglie Daniela chiude i battenti ma la sua nuova attività va a gonfie vele. Checco riesce a vendere l’oggetto a tutti i suoi parenti e con il guadagno acquista a rate una serie di oggetti di lusso. Esaurita tutta la parentela, Checco non riesce a trovare nuovi clienti, non può pagare le ratee di conseguenza gli viene pignorato tutto. Daniela è furiosa e si trasferisce dai suoi genitori insieme al figlio Nicolò. Checco promette al figlio una magnifica vacanza se prenderà il massimo dei voti a scuola. Il ragazzo si impegna e stupisce il genitore con una media del dieci. Ogni promessa è debito per cui Checco, squattrinato, pensa di andare in vacanza da una parente che vive in Molise, sperando di soggiornare gratis da zia Ritella.
Le aspettative di Checco vengono deluse, la zia è molto avara e parenti disposti a comprare il suo prodotto non ce ne sono. Inoltre Nicolò vorrebbe andare a divertirsi insieme ai suoi amici ma per non dare un dispiacere al padre, decide di restare con lui. Durante una passeggiata in macchina col padre, Nicolò si accorge di un cartello che segnala la presenza di uno zoo e notano Lorenzo, un bambino affetto da mutismo, che stringe tra le braccia un coniglio. Checco riesce a fargli pronunciare qualche parola e la madre del ragazzino, Zoe, per gratitudine, li invita a restare qualche giorno nella sua villa. La donna è molto ricca e sta trattando l’acquisto della società finanziaria creditrice di Checco. Durante una riunione di affari organizzata da Zoe, Checco lascia intendere che la finanziaria in oggetto è a rischio fallimento, infatti la notizia di un reale crack della finanziaria appare su tutti i giornali. I colleghi in affari di Zoe cercano di entrare nelle grazie di Checco: gli offrono i sigari migliori, lo invitano al circolo sportivo e gli offrono di far parte del loro club. Uno dei soci, Vittorio Manieri, è invitato in un programma televisivo per discutere su quale sia lo spumante migliore e ci va insieme a Checco.
Questi scopre che Vittorio è il responsabile del licenziamento della moglie Daniela che, sconvolta per aver saputo dell’amicizia del marito con Vittorio, fa credere a Checco di avere un altro uomo. La notizia rattrista molto Checco che decide di tornare a casa per riconquistare l’amore della moglie. Nel frattempo, l’azienda di aspirapolveri lo licenzia perché non è più riuscito a concludere una vendita. Qualche mese dopo Zoe riprende la produzione nella ex-fabbrica di Daniela. Checco, nella veste di sindacalista, partecipa alla cerimonia di riapertura della fabbrica e, durante il suo discorso, racconta del suo grande desiderio di ritornare con la moglie. Daniela si rende conto della sincerità del marito e la famiglia torna a vivere insieme. Checco, che è diventato un grande manager, viene a sapere che zia Ritella ha avuto un malore dopo aver letto l’importo della bolletta per l’energia elettrica. In effetti, durante il suo soggiorno in casa della zia, Checco ha usato la stufa elettrica per scaldare l’ambiente in cui dormiva Nicolò. I medici intendono monitorare l’anziana donna con un macchinario elettrico ma Zia Ritella, che non vuole consumare troppa corrente, chiede a Checco di staccare la spina. Inaspettatamente, l’anziana donna si riprende anche senza l’ausilio del macchinario.