Anche se non entusiasmò i critici come i primi capitoli, il quinto film della saga di Die Hard, in onda stasera su Italia 1, fu un buon successo al botteghino e segnò il ritorno di Willis nei panni di John McClane. A proposito della saga che lo lanciò come attore nei film d’azione, Willis ha detto in un’intervista per promuovere Die Hard – Un buon giorno per morire: “Gli eventi grazie ai quali ho girato la prima pellicola si sono svolti in maniera davvero sorprendente. Mi era stato chiesto più volte di interpretare il ruolo di McClane. Ma in quel periodo, la fine degli anni ’80, non potevo perché ero impegnato nelle riprese della serie televisiva, molto seguita dal pubblico, Moonlighting, in cui recitavo con Cybil Shepherd. Poi accadde che Cybil scoprì di essere incinta e, in concomitanza con l’ultimo periodo della gravidanza, il regista e produttore Glenn Carron decise di interrompere le riprese per undici settimane. stato proprio durante quel lasso di tempo che, essendo libero, ho potuto interpretare il primo Die Hard” ha spiegato Bruce Willis sul ruolo nel primo film della saga.



Oggi alle 21.10 Italia 1 trasmette ‘Die hard – un buon giorno per morire’, un film d’azione con Bruce Willis e Jai Courtney. La trama racconta di John McClane, un padre di famiglia che va a Mosca a cercare il figlio che non vede da anni. Quando lo trova scopre con enorme sorpresa che che il ragazzo è un agente della CIA assoldato per proteggere ‘Komarov’, un informatore del governo russo minacciato per le sue azioni dalla criminalità del luogo. Ecco il trailer del film.



Die Hard – Un buon giorno per morire, film onda oggi su Italia 1 in prima serata è famoso per le scene di azione ma presenta alcune incongruenze che rendono i conflitti poco credibili. Ad esempio – come riporta il sito specializzato bollire.it – quando McClane padre e figlio lasciano Mosca per raggiungere Cernobyl lo fanno in piena notte e quando arrivano a destinazione è ancora buio, come se fossero passate poche ore. In realtà fra Mosca e Cernobyl ci sono dodici ore di viaggio, quindi è praticamente impossibile che i due siano arrivati mentre era ancora notte.

Questa sera alle 21.10 va in onda su Italia 1 Die Hard – Un buon giorno per morire (titolo originale ‘A good day to die hard‘), una pellicola diretta da John Moore del 2013. La sceneggiatura è di Skip Woods e la durata è di circa 97 minuti. Il film è stato proiettato in anteprima in Italia a febbraio del 2013. Si tratta di una pellicola che fa parte di una serie – e precisamente la quinta del ciclo – che ha come protagonista Bruce Willis nei panni di un poliziotto duro e ostinato che “non fa mai prigionieri”. Fra gli altri protagonisti principali della pellicola ci sono Jai Courtney, Cole Hauser, Sebastian Koch, Yuliya Snigir, Radivoje Bukvic e Amaury Nolasco.



Il protagonista del film è il poliziotto John McClane, già personaggio principale di Trappola di cristallo del 1988, 58 minuti per morire – Die Harder del 1990, Die Hard – Duri a morire del 1995 e Die Hard – Vivere o morire del 2007. In questo episodio, l’ultimo della serie, McClane si reca in Russia per riuscire a liberare il figlio Jack che è stato misteriosamente arrestato dalla polizia locale con l’accusa di omicidio. Ma una volta arrivato a Mosca si rende presto conto che in realtà l’arresto del ragazzo nasconde un ingegnoso piano criminale: Jack, infatti, è un agente della CIA ed è in Russia da circa tre anni per sventare possibili attacchi criminali. Lo aiuta in questo piano un ex trafficante specializzato in contrabbando di uranio e armi che ha deciso di passare dalla parte degli Stati Uniti.

Il rapporto tra John e Jack è deteriorato ormai da tempo. I due non si parlano da anni e John non sapeva neanche che il figlio fosse in Russia ma le divergenze caratteriali vengono messe da parte non solo per salvare le proprie vite ma anche perché padre e figlio devono unire le loro forze per evitare che un oligarca violento e senza scrupoli riesca a prendere il potere nel paese degli zar, contro la volontà degli Stati Uniti. Ma questo non è l’unico pericolo. Sulle loro tracce, infatti, c’è anche la mafia russa che vuole eliminarli perché Jack è accusato di aver ucciso proprio un capofamiglia molto influente. Fra un inseguimento e un altro, non solo i due McClane salveranno il mondo dalla terza guerra mondiale ma sapranno anche recuperare il loro rapporto, mettere da parte i dissapori e far trionfare l’amore familiare.