Dodicesimo episodio della serie televisiva diretta da Josh Broecker e con protagonisti il duo formato da Mariele Millowitsch e Hinner Schoemann: l’episodio in questione è intitolato Marie Brand e la ragazza sul ring, datato 2013 e dalla durata classica della serie pari a novanta minuti, in onda alle 14 su Rai Due. Vediamo la trama. Tarik Demir è un pugile e psicologo che svolge un doppio compito: combatte sul ring ed allo stesso tempo aiuta coloro che sono usciti da carcere a iniziare una nuova vita, sfogando le loro frustrazioni sul ring. Il suo programma ha aiutato diversi giovani, e l’ultima di questi è una ragazza con un passato criminale, ovvero Sina, che sembra andare molto d’accordo col giovane pugile, anche se il fidanzato della ragazza non approva che i due si frequentino e passino molto tempo assieme. La ragazza sembra aver ritrovato la felicità e la tranquillità assieme al suo allenatore e medico, finché non accade un fatto sconvolgente: Tarik infatti viene trovato morto in un palazzetto dello sport, e precisamente in quello dove si doveva svolgere uno dei suo incontri di pugilato.
Ad occuparsi delle indagini è il duo formato da Marie Brand e dal suo fido compagno Simmels, che subito sospettano della ragazza, la quale da ancora segno di instabilità mentale e soprattutto di avere ancora nel sangue un comportamento criminale. La ragazza, dopo diverse fughe, viene interrogata dalle forze dell’ordine, le quali non riescono a trovare una prova schiacciante che possa incriminarla: inoltre, sembra che la ragazza nasconda un segreto che non vuole confessare per nessuna ragione al mondo. Per questo motivo i poliziotti decidono di interrogare il professore psicologo che l’aveva un cura prima di Demir, ovvero il professore Neu, il quale racconta un fatto importante. Secondo Neu, tra Sina e Demir vi era molta alchimia, tanto che il pugile provava un’attrazione di tipo sessuale, che dovrebbe essere evitata tra paziente e dottore, visto che questo potrebbe influire negativamente sull’esito della cura. Neu racconta anche che Demir era una persona violenta, disposta a tutto pur di ottenere quello che voleva, ed in questo caso voleva possedere la ragazza la quale, seppur addestrata nell’arte del pugilato, venne violentata da Demir. Questo ovviamente cambia il corso delle indagini: i due poliziotti credono dunque che la colpevole sia proprio la ragazza, la quale ha voluto vendicarsi per le atrocità che ha dovuto subire.
Vi è quindi il movente, ma purtroppo per Marie e Simmels, la ragazza è sparita dalla circolazione: per questo viene interrogato il fidanzato, il quale rimane sbalordito nell’apprendere quello che è accaduto a Sina, aggiungendo che la ragazza non aveva mai raccontato nulla di quanto accaduto. La sincerità nelle parole del giovane dunque gli permettono di essere rimosso dalla lista dei principali sospettati, visto che non poteva vendicarsi di un atto del genere in quanto ne era completamente all’oscuro. Le indagini vengono condotte con un ritmo forsennato: Marie e Simmels temono infatti che la ragazza, dopo la vendetta, possa togliersi la vita o compiere qualche altro atto criminale. Ed infatti è quello che compie Sina: la ragazza riesce a sequestrare un’auto della polizia, minacciando due agenti con una pistola, e si reca presso l’abitazione di Neu, il quale viene tenuto sotto scacco dalla ragazza. Entrambi si recano nel giardino, ed il professore viene fatto inginocchiare: Sina sembra pronto ad ucciderlo ma arrivano gli agenti assieme a Marie Brand.
L’investigatrice ha capito che ad aver ucciso il pugile è proprio Neu: l’uomo infatti è colui che ha violentato Sina durante una seduta e Demir, venendone a conoscenza grazie ad un video, aveva deciso di raccontare la verità, venendo però ucciso prima di poter compiere tale atto. Marie riesce ad evitare il peggio mostrando il video della seduta a Sina, che piangendo perde la pistola: il professore viene quindi arrestato per omicidio e violenza sessuale.