Torna oggi con una nuova puntata in cui conosceremo le sorti della piccola Mila adesso che Patrizia sta allungando la sua ombra anche su di lei. Charlotte dovrà darle la bambina? In attesa di scoprirlo, ecco cosa è successo ieri.

Sebastian ormai da molto tempo ha dato avvio a un processo di pentimento, se così vogliamo chiamarlo. Recentemente però ha commesso un passo falso, ovvero confessare alla folle Patrizia che aveva intenzione di raccontare nei minimi particolari agli inquirenti in che modo la vera Sophie Stahl era morta. Ovviamente la donna, temendo il carcere, ha fatto l’unica cosa che il suo istinto omicida le ha suggerito, armarsi e sparare a Sebastian. L’intento era quello di uccidere sia lui che Charlotte, ma soltanto il primo si è beccato un proiettile al petto, dato che Patrizia è stata in seguito costretta alla fuga. Ritenendo che il ragazzo morisse sul colpo, ha poi raccontato alla polizia che a sparare era stato Friedrich, tentando di incastrarlo per l’ennesima volta. Charlotte sente tutto ciò e, ancora una volta, dubita di lui, credendolo colpevole, non stanca di farsi prendere in giro da Patrizia, nonostante le tante menzogne, ultima delle quali quella della messinscena a letto col giovane. La situazione è drammatica, ed è subito chiaro che Sebastian abbia ben poche chance di farcela. Julia non ci pensa su due volte e si offre per donare del sangue, affermando d’avere lo stesso suo raro gruppo.



Michael accetta ovviamente di buon grado di operare la trasfusione, ma non capisce come faccia la ragazza, che anche lui reputa essere in realtà Sophie Stahl, a sapere tutto ciò. Ovviamente, nella tragicità del momento, questo particolare potrebbe aiutare a confermare, senza rischi di test del DNA falsati, che lei è in realtà Julia e non la figlia di Friedrich. Niklas scopre tutto questo e ovviamente s’insospettisce molto. Per la prima volta prende seriamente in considerazione l’idea che la ragazza non sia in realtà sua sorella, il che sarebbe anche un bel sollievo, dati i sentimenti che prova per lei. Michael ritiene che la verità potrà dirla soltanto lo stesso Sebastian che, dopo la trasfusione, pare iniziare a riprendersi. Si è lontani dal tornare a prendere coscienza, ma forse ora è fuori pericolo. Il tutto grazie al sangue di Julia, con Niklas che è sempre più convinto che lei abbia detto la verità fin da principio, e che dunque non sia folle. Il dubbio però è ancora forte dentro di lui, e così se la prende con Michael, accusandolo d’aver utilizzato un’altra sacca di sangue e non quella prelevata da sua sorella. Non riesce a credere d’aver sbagliato tutto per tanti mesi, d’aver fatto internare la donna che ama inutilmente, costringendola a torture mentali atroci.



Dovrebbe inoltre ammettere che sua sorella è ormai morta per sempre. Michael però decide di affrontarlo e di spiegargli come stanno le cose, chiarendo che il gruppo sanguigno riscontrato a Julia in occasione della trasfusione non è compatibile con quello delle analisi eseguite in precedenza. Dunque la giovane aveva ragione nel dire che qualcuno le aveva corrotte, e si fa sempre più forte la tesi che tutti abbiano sbagliato tranne la presunta pazza, incastrata a questo punto da Sebastian, che ha mentito per tutto il tempo, e qualcun’altro, che noi sappiamo essere Patrizia, ma che i protagonisti ignorano ancora. Friedrich intanto è finito in manette a causa della versione raccontata proprio da Patrizia, e lei, forte di questo, inoltra la richiesta per ottenere l’affidamento di Mila. Sebastian si risveglia e parla con la polizia, alla quale confessa che Patrizia ha architettato tutto, uccidendo Sophie e sparando a lui affinché non raccontasse la reale versione dei fatti. Gli agenti però non gli credono, ritenendo che vaneggi. Julia intanto, con Niklas che continua a non credere, scappa via, temendo di dover finire nuovamente in clinica, e stavolta per sempre. Natasha, dopo aver chiuso con Michael, rifiutando di fingere d’essere la sua compagna, torna sui propri passi, accettando la proposta, ammettendo di non potersi rilanciare come cantante senza di lui.