Questa sera su Retequattro alle 21.15 va in onda ‘Braveheart – cuore impavido’, un film storico di e con Mel Gibson e Sophie Marceau. Ambientato nella Scozia del XII secolo, racconta la storia di William Wallace, un ragazzino che vede gli inglesi sterminare, uno dopo l’altro, tutti i suoi familiari. Una volta divenuto adulto, l’uomo, spinto dall’odio verso di loro, combatte gli Inglesi, convincendo il suo popolo ad insorgere contro Re Edoardo. Ecco il trailer del film:
In Bravehart – Cuore Impavido, film proposto oggi domenica 27 settembre su Rete 4, la storia è stata volutamente romanzata per renderla più spettacolare: da qui numerose inesattezze storiche. Innanzitutto, Wallace rimase orfano a 20 anni e non era un sostenitore di Robert Bruce. Tutta la storia d’amore tra Wallace e Isabella è inventata (Isabella non era in Inghilterra all’epoca), così come anche l’introduzione dello ius prime noctis. Edoardo morì 2 anni dopo Wallace. Inoltre, gli scozzesi del film indossano tutti il kilt: peccato che venne adottato secoli dopo.
Rete 4 trasmette oggi alle 21.15 Braveheart – Cuore Impavido, che narra la storia, un po’ romanzata, di William Wallace, patriota ed eroe nazionale scozzese che rivestì un ruolo fondamentale nella riconquista dell’indipendenza della Scozia nei primi anni del ‘300 dalla dominazione inglese. Diretto da Mel Gibson, che interpreta anche Wallace, ha vinto 5 Premi Oscar ed il Golden Globe per la regia. Il film è stato girato nel 1995 e vede come protagonisti, oltre a Gibson , Sophie Marceau nel ruolo della principessa Isabella (ha interpretato anche “Il fantastico mondo di Amelie” ed “Il codice da Vinci”), Brendan Gleeson e James Cosmo nelle parti dei più fidati collaboratori di Wallace. Il primo ha recitato in “Troy” e nella saga di Harry Potter (nel ruolo di Alastor Moody) ed il secondo sempre in “Troy” e in “Highlander”. Nel ruolo di Murron, la moglie di Wallace, c’è Catherine McCormack (soprattutto attrice di teatro), del re Edoardo Patrick McGoohan (morto nel 2009, ha recitato in “Fuga da Alcatraz”) e di Robert Bruce e voce narrante Angus Macfadyen (visto più di recente nella serie TV “Lie to me”).
Vediamo la trama: alla fine del Duecento la Scozia è stata conquistata da Edoardo I, re d’Inghilterra. Il padre ed il fratello maggiore di William (all’epoca soltanto un bambino) decidono di combattere gli inglesi, ma vengono uccisi nello scontro; a questo punto, William viene affidato allo zio, che lo porta con sé nei suoi viaggi e gli insegna a usare la spada e a leggere e a scrivere. Anni dopo, William, ormai adulto, torna a casa. Nel frattempo, Edoardo ha fatto sposare il figlio (notoriamente omosessuale) con la figlia del re di Francia, Isabella; inoltre, per pacificare la Scozia, il re invia lì alcuni suoi nobili e ripristina lo ius prime noctis. William assiste a uno di questi soprusi, ma, innamorato di Murron (l’unica che aveva cercato di consolarlo dopo la perdita dei suoi familiari), vuole solo vivere in pace con lei. Tuttavia, per proteggere la ragazza, i due si sposano di nascosto.
Un giorno Murron viene aggredita da un soldato inglese: William attira i soldati su di sé, ma la ragazza viene catturata e giustiziata. A questo punto, William, l’amico di infanzia Hamish e alcuni abitanti del villaggio prendono le armi contro gli inglesi. William diventa il capo della ribellione che non solo si estende a tutta la Scozia, ma minaccia anche l’Inghilterra. La principessa Isabella viene mandata a negoziare, ma non ottiene risultati; anzi, innamoratasi di Wallace, lo avverte che l’esercito inglese sta per prenderlo alle spalle. Tuttavia, il tradimento dei nobili scozzesi porta alla sconfitta gli scozzesi: William si salva solo grazie a Robert Bruce, nobile che aspira al trono scozzese: pentitosi del tradimento, lo fa fuggire.
Wallace continua la sua guerra contro gli inglesi, uccidendo alcuni dei nobili traditori; nuovamente tradito, è consegnato agli inglesi. Nonostante i tentativi di Robert Bruce e di Isabella di salvarlo è condannato a morte. Wallace viene torturato sul patibolo perché confessi il suo tradimento, ma invece riesce a gridare la parola “Libertà!” prima di essere decapitato. Prima di morire vede tra la folla Murron che lo sta aspettando. Anni dopo Robert Bruce sta per rendere omaggio agli inglesi per essere riconosciuto re di Scozia; tuttavia, memore di Wallace, riesce a spronare i suoi uomini a battersi. Vincitori a BannockBurn, gli scozzesi riacquistarono l’indipendenza.